Sono anni che ricevo materiale dallo stesso fornitore, e non ho quasi mai* avuto problemi di rigidità degli esemplari. Personalmente li rimuovo dalle bustine, e li lascio a bagno con acqua per 5-6 ore. Se mi serve un pò più di ammorbidimento, passo tutto in un siringone da 60cc e decomprimo, aspirando con lo stantuffo ma tenendo tappato il foro. In 30 secondi è tutto ben imbibito d'acqua e preparabile.
*In realtà qualche rara volta gli esemplari sono un pò più rigidi ed elastici. In questi casi passo alle maniere forti per prepararli: bloccati sul cartellino con un filo elastico teso tra pronoto ed elitre, zampe posizionate con le pinzette, e poi tenute in sede con dei triangolino di plastica trasparente spillati.
Bisogna considerare che le condizioni degli esemplari dipendono dal metodo di uccisione, che ipotizzo possa variare a secondo del cacciatore, e della sua esperienza. In genere credo che vengano istruiti ad uccidere gli esemplari tramite immersione in acqua calda (quindi non immediatamente dopo la cattura perchè l'acqua calda in foresta non è disponibile), ma so che alcune volte vengono soppressi durante la caccia immergendoli in una bottiglia con acqua e alcool (presumo scarti di distillazione, come ho visto fare ai cacciatori ecuadoriani). Probabilmente sono questi i casi in cui gli esemplari possono essere più rigidi, visto che la concentrazione alcoolica non è sempre la stessa.
Per quanto riguarda la foto, concordo con Silvano
Apoderus ha scritto: Forse dovresti schermare di più le fonti di illuminazione per attenuare le ombre
Sarebbe bastato un bicchierino di plastica senza fondo come diffusore per attenuare le ombre e i riflessi, e migliorare immediatamente il risalto dell'esemplare. Meglio ancora un cilindretto di plastica opalina. Io uso i vecchi portanegativi bianchi a cui ho tolto il fondo, e che vanno bene con esemplari fino a circa 2 cm
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