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Mycterus curculioides (Fabricius, 1781) - Mycteridae

7.VI.2020 - ITALIA - Sardegna - OT, Monte Limbara


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 08/06/2020, 12:04 
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Iscritto il: 20/07/2009, 16:32
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Località: Sassari (SS)
Nome: Mauro Doneddu
Questo Mycteridae mi sembra diverso dal comune Mycterus umbellatarum, in particolare il rostro mi pare più lungo. Anche se non risulta segnalato per la Sardegna, potrebbe essere Mycterus curculioides?
Dato che si discostava dai soliti umbellatarum che vedo ovunque l'ho preso, quindi potrei controllare eventuali particolari utili.
Limbara currad7gi20 009mod.jpg


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Mauro


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MessaggioInviato: 08/06/2020, 21:58 
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21
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Nome: Andrea Liberto
Dovrebbe essere senz'altro curculioides, vista la capsula cranica prolungata e rostriforme. Se maschio, primo sternite visibile con un "nodulo" centrale tondeggiante e pubescente.

(Xavier Vazquez 1993, Fauna Iberica vol. 5, Col. Oedemeridae, Pyrochroidae, Pythidae, Mycteridae. CSIO, Madrid, 181 pp)

Ciao, A.


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MessaggioInviato: 09/06/2020, 9:14 
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Iscritto il: 20/07/2009, 16:32
Messaggi: 5803
Località: Sassari (SS)
Nome: Mauro Doneddu
E si, ... è proprio lui.
Mi sa che è il "First record of Mycterus curculioides (Fabricius, 1781) (Coleoptera: Mycteridae) for Sardinia".
Qualcuno (non mi ricordo più chi, mi scusi, ma non sia mai che mi attribuisca sentenze altrui senza averne merito), mi disse una volta che ogni specie è assente da una regione (provincia, nazione, continente, isola, penisola, quartiere, condominio, fate un po' voi) solo sino a quando non la si trova.
Solo per i dintorni di Tempio e il massiccio del Monte Limbara saranno ormai una dozzina di specie che in Sardegna non dovevano esserci, ma è solo perché in zona pochi avevano cercato. I perditempo come noi dopo tutto, non sono poi tanti.

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Mauro


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MessaggioInviato: 09/06/2020, 23:40 
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21
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Nome: Andrea Liberto
Però occhio alle fonti antiche, che ogni tanto spuntano "canute" citazioni tralasciate da quegli autori successivi che pratichiamo di più, in primis Porta e Luigioni che nelle loro opere monumentali hanno inevitabilmente tralasciato qualcosa.

Ad esempio, Buprestis douei era stato citato di Sardegna (sub hilaris) già da Bargagli.

Ciao, A.


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MessaggioInviato: 10/06/2020, 8:27 
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Nome: Mauro Doneddu
E' vero. Sono un entusiasta e meticoloso spulciatore delle fonti antiche (in altro campo della zoologia, dove ho maggiore competenza), talvolta con risultati molto interessanti. Non solo a volte si scopre che una specie che si crede assente da una zona in realtà è stata già citata in un passato talvolta lontano, ma anche il contrario: specie che si danno per presenti, riportando acriticamente vecchie citazioni, a consultare con attenzione le suddette vecchie citazioni si scopre che si trattava di tutt'altro, e la specie è quindi da depennare dalla fauna di quella zona.
Per tornare all'imitatore di curchi, molto strano il fatto che l'ho ritrovato a distanza di 7 giorni a 200 km di distanza, anche se in questo caso ho preso una cantonata di splendore faraonico, scambiandolo per un curco (vedi: viewtopic.php?f=11&t=90632 ). Mi sa che quest'anno c'è stata qualche condizione che l'abbia favorito. Prevedo quindi altri ritrovamenti in Sardegna da parte dei "colleghi" corregionali.

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Mauro


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MessaggioInviato: 10/06/2020, 22:26 
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21
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Nome: Andrea Liberto
Alors…. Essendo felice detentore di una buona copia completa del Saint-Claire Deville, fauna di Corsica, completa dei supplementi, sono andato a curiosare e già nel lontano non so che (il catalogo è stato pubblicato tra il 1906 e il 1911, a blocchi, e da qualche parte ho la scansione esatta secondo il numero di pagina ma che in questo momento non ho sottomano; comunque la pagina incriminata è la 320), per la Corsica vi è citato unicamente Mycterus umbellatarum.

Ma la cosa divertente è che già lì il monografo della fauna della "belle ile" scrive: "On remarquera la rareté des Mycterus en Corse, et l'absence dans l'ile de M. curculionoides (sic), si commun dans le Midi de la France"

E questa è la prima.

La seconda è che mi avanza una pulce e te la consegno senza indugi. Fanne ciò che vuoi, magari dàlle temporaneo alloggio nell'orecchio e forniscila di citofono….. Trattandosi dei primi reperti sicuri per la Sardegna, salvo imprevisti bibliografici, io darei loro una tripla occhiata. Non ti sarà difficile reperire materiale di confronto. Sebbene la presenza di M. curculioides in Sardegna non sorprenda troppo, visto il corotipo della specie.

Buona serata, A.


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MessaggioInviato: 10/06/2020, 22:42 
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21
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Nome: Andrea Liberto
Cita:
…...purtroppo questo l'ho scambiato per un curco è quindi l'ho lasciato a pascolare tranquillo. Mi pare di ricordare che erano diversi esemplari


Cito dal precedente tuo post cui tu stesso mi hai indirizzato. Non è per trarne una morale, ma meglio insaccare oggi che trovarsi nel sacco (del tempo a disposizione, de tempo inteso come meteo, ecc.) domani.

Magari adesso scongelavi una bella serietta da sbattere sotto lo stereo e confrontarla con esemplari "continentali"….

Come coltello da rigirare nella piaga, scelgo un buon arburese panciuto, di quelli da scuoiare :birra:

Un buon bicchiere e passa. A.


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MessaggioInviato: 12/06/2020, 7:44 
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Iscritto il: 20/07/2009, 16:32
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Località: Sassari (SS)
Nome: Mauro Doneddu
Purtroppo il coltello tipico di Tempio, la lametta gallurese, è senza punta, il che lo rende ineluttabilmente inadatto a ogni uso harakiresco. :dead:
L'opzione 2, quella di un buon bicchiere, sembrerebbe invece facilmente applicabile.

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Mauro


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MessaggioInviato: 12/06/2020, 18:58 
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Nome: Mauro Doneddu
Sono tornato in loco (Limbara) giusto qualche ora fa, e ombrellando le ombrellifere ho recuperato altri due esemplari. Magro bottino, ma se una rondine non fa primavera, tre la fanno quantomeno sospettare con ragionevole certezza. Non ho mai visto dal vero un curculioides continentale, ma da quanto trovo in letteratura non mi pare ci siano differenze.
Tornare a Laconi in tempi brevi non se ne parla, ma nel complesso direi che la presenza in Sardegna di Mycterus curculioides possa essere presa in considerazione. Attendo fiducioso segnalazioni ulteriori da parte di altri entomologi sardi.

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Mauro


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