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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Neotipo
MessaggioInviato: 18/03/2009, 23:02 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31
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Località: milano
Nome: maurizio pavesi
Nota - L'intervento di Maurizio qui proposto faceva parte originariamente di questa discussione. Ho preferito scinderlo in un nuovo argomento. ;)




ciao claudio

più o meno è giusto... salvo la parte che riguarda il neotypus, che come ti avevo detto è un po' più complessa

Cita:
"neotypus" = Viene designato quando il "lectotypus" viene distrutto o perduto. Tale operazione si rende necessaria perchè i "paralectotypi" rimasti non sono più utilizzabili per selezionare fra di essi un nuovo "lectotypus", praticamente è come se andasse perduto un "holotypus"

allora, vediamo

il neotypus viene designato quando il tipo porta-nome precedente (cioè a seconda del caso, holotypus, lectotypus, intera serie sintipica... o al limite neotypus precedentemente designato) risulta distrutto o perduto, e il taxon risulta implicato in un problema zoologico complesso che non può essere risolto con il solo ausilio della descrizione originale; il codice stabilisce espressamente che le designazioni di neotypi non devono essere un fatto di routine museologica, da effettuarsi tutte le volte che si constata che il tipo porta-nome di qualcosa non esiste più, in altre parole, se risulta distrutto o perduto il tipo porta-nome di un taxon sulla cui identità non vi sono incertezze (poniamo, Calosoma sycophanta), non vi è motivo di designare un neotypus; in pratica di regola la designazione viene effettuata nell'ambito di una revisione critica di un gruppo di specie

ad ogni modo, il codice prescrive che la designazione di un neotypus è valida solo se accompagnata da alcune precisazioni (vado a memoria, quindi potrei dimenticarmene una...)

- i motivi che inducono l'autore a ritenere necessaria la designazione di un neotypus

- i motivi che lo inducono a ritenere che il precedente tipo porta-nome sia andato distrutto o perduto, e i passi effettuati per tentare di rintracciarlo

- la prova che il neotypus scelto è coerente con tutto ciò che si conosce, attraverso la letteratura, del precedente tipo porta-nome; tuttavia un neotypus può appartenere a un sesso o uno stadio di sviluppo differente da quello del precedente tipo, se ciò appare necessario o desiderabile ai fini della stabilità nomenclatoriale

- la prova che il neotypus proviene da una località (o nel caso dei fossili, da un orizzonte stratigrafico) quanto più possibile vicina a quella del tipo precedente

- la dichiarazione che il neotypus è, o è diventato dal momento della sua designazione, proprietà di un istituto scientifico pubblico che mantiene una collezione di studio e la rende accessibile agli studiosi; invece l'holotypus di una nuova specie è raccomandato che venga depositato in una collezione pubblica, ma al momento secondo il codice non è obbligatorio

un neotypus che non sia stato designato in accordo con le precedenti disposizioni, secondo il codice non ha alcuna validità, e gli studiosi non sono tenuti a riconoscerlo

infine, vi sono due casi in cui il neotypus può venire designato dalla commissione internazionale di nomenclatura, su richiesta di uno studioso, non in caso di distruzione o perdita del precedente tipo, ma previa soppressione di quest'ultimo da parte della commissione stessa nell'esercizio dei propri pieni poteri:

- se si constata che il tipo porta-nome esistente non è tassonomicamente in accordo con il senso comunemente attribuito al taxon, cosicché la stabilità e l'universalità della nomenclatura ne siano minacciate (esempio: si scopre che il tipo di Coccinella septempunctata, specie tipo del genere Coccinella, genere tipo della famiglia Coccinellidae, in realtà è un crisomelide)

- se si constata che il tipo porta-nome esistente è inadeguato a rappresentare il taxon a cui si riferisce (esempio: esemplare danneggiato in modo sostanziale, mutilato o conservato inappropriatamente a secco invece che in alcool; ma anche, poniamo, esemplare femmina, con località imprecisa, di un gruppo in cui solo i maschi sono determinabili con sicurezza)

concludo ricordando che l'eventuale riscoperta del precedente tipo porta-nome, presunto distrutto o perduto, successivamente alla designazione del neotypus, spiazza automaticamente quest'ultimo; in caso di discordanza, se un autore ritiene che la conservazione del tipo riscoperto costituisca pregiudizio alla stabilità nomenclatoriale, deve presentare un ricorso alla commissione per chiedere la soppressione del tipo indesiderabile e la conferma del neotypus

p.s. per chi fosse interessato, ho letto tutto il codice e non ho trovato niente che vieti di scrivere "ho la certezza che il precedente tipo è andato distrutto :to: , avendo proceduto personalmente a ridurlo in frammenti infinitesimali :gh: e a gettare i medesimi nella cloaca :lol1: "

_________________
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