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Julodis
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Inviato: 01/04/2011, 19:40 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Queste bestioline, che in natura passano inosservate, nell'acqua, di solito sul fondo, coperte di sedimento e incrostazioni, una volta preparate fanno la loro figura. Lazio, Roma, San Vittorino, 22.III.2011, in una pozzanghera sulla strada sterrata, M. Gigli legit 7 mm
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Davide Cillo
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Inviato: 01/04/2011, 20:14 |
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Iscritto il: 09/02/2010, 12:50 Messaggi: 212
Nome: Davide Cillo
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ciao Maurizio, con queste dimensioni il campo si restringe a tre sole specie.
H. (Megalelophorus) acquaticus H. (Megalelophorus) liguricus H. (Megalelophorus) grandis maritimus
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Loriscola
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Inviato: 01/04/2011, 21:42 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25 Messaggi: 4894 Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
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Splendido ! Ma come lo hai pulito ? Nei miei le incrostazioni sono cementate con degli strani fili (alghe ? funghi ?) che rendono quasi impossibile una pulizia così ben riuscita... Per quello che può valere, una delle specie che avevo trovato (molto simile) ed estratto, l'avevo determinato come H. grandis maritimus 
_________________ Loris
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Julodis
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Inviato: 01/04/2011, 22:35 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Grazie davide e Loris. Mi piacerebbe trovare qualche lavoro per determinare le specie di questa famiglia, di cui non so nulla, se non che sono quasi onnipresenti dove c'è anche una piccolissima raccolta d'acqua. Questa credo sia la terza o quarta specie che invio al Forum, e dovrei averne altre ancora da preparare.
Loris, per pulire queste bestiole io le tengo per un po' in etanolo/ammoniaca in parti circa uguali, poi le pulisco con la punta di uno spillo facendolo scorrere lungo le scanalature di protorace, elitre e testa. Si stacca quasi tutto. Li immergo di nuovo nel liquido e poi li preparo. Una volta secchi, se rimane qualche pezzetto di incrostazione si stacca subito sempre con la punta di uno spillo, e poi si spolvera con un pennellino.
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Loriscola
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Inviato: 04/04/2011, 8:25 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25 Messaggi: 4894 Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
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Grazie per le dritte ! Ti consiglio l'acquisto dell'ottimo libretto: Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane. 13. Palpicorni ..., CNR, 1981 Ci sono le chiavi di determinazione di di tutti gli Hydrophiloidea acquatici italiani....Helophoridi compresi. Su altro post Hemerobius divceva che: "...E se la cerchi all'ufficio vendita pubblicazioni del CNR di Roma forse la trovi ad un ottimo prezzo". 
_________________ Loris
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Julodis
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Inviato: 04/04/2011, 22:15 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Loriscola ha scritto: Ti consiglio l'acquisto dell'ottimo libretto: Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane. 13. Palpicorni ..., CNR, 1981
Ci sono le chiavi di determinazione di di tutti gli Hydrophiloidea acquatici italiani....Helophoridi compresi. Su altro post Hemerobius divceva che: "...E se la cerchi all'ufficio vendita pubblicazioni del CNR di Roma forse la trovi ad un ottimo prezzo".
Grazie Loris. Quelle guide le conosco. le usavo al tempo della tesi in idrobiologia, ma quella sui Palpicorni non era ancora uscita (mi sono laureato nel 1981). Se ben ricordo, le altre riguardanti altri gruppi di insetti erano per la maggior parte sufficienti al massimo per capire il gruppo di appartenenza, non certo per arrivare alla specie. Erano fatte meglio quelle su altri gruppi animali. Alla prima occasione chiederò al CNR.
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halobates
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Inviato: 04/04/2011, 22:49 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:15 Messaggi: 1463 Località: Vigevano PV
Nome: Danilo Mario Piccolino
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 Per quel poco che ne so il lavoro di Pirisinu sui Palpicorni adesso può servire solo per un primo inquadramento ma con gli Helophorus bisogna andarci cauti e non si può fare a meno di estrarre. Lo specialista Angus ha fatto un lavoro nella collana "Subwasserfauna von Mitteleuropa" anche se tratta prevalentemente la fauna centroeuropea è sicuramente molto più aggiornato sul Genere Helophorus Il riferimento è questo: ANGUS, Insecta: Coleoptera: Hydrophilidae, Helophorinae. Band 20/10-2. ISBN 3-437-30643-X 
_________________ Danilo
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Julodis
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Inviato: 04/04/2011, 23:06 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Grazie Danilo. Per ora quel lavoro l'ho trovato ad un minimo di 50 $ (su Amazon). In pdf ho trovato lavori sugli Emirati Arabi, Turchia, Uzbekistan, ecc., ma niente di più vicino a noi.
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halobates
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Inviato: 04/04/2011, 23:19 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:15 Messaggi: 1463 Località: Vigevano PV
Nome: Danilo Mario Piccolino
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 Mi dimenticavo, si può controllare anche sulla rivista Koleopterologische Rundschau di Vienna (se non ricordo male) hanno moltissimi lavori che trattano gli acquatici. Non penso però che ci siano in giro molti pdf di questa rivista. 
_________________ Danilo
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Loriscola
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Inviato: 05/04/2011, 10:10 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25 Messaggi: 4894 Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
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Il librettino del CNR permette di arrivare sino alla specie......o almeno permetterebbe  io onestamente mi perdo spesso a livello di sottogenere ...e le chiavi non si limitano ai soli Helophoridi, ma trattano anche gli altri (spesso ignorati) coleotteri acquatici come Hydraene, Ochtebius, Laccobius e compagnia bella. Ovvio che per un non addetto, le "barriere alla comprensione" sono alte....oppure sono io ad essere "testone" 
_________________ Loris
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halobates
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Inviato: 06/04/2011, 23:05 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:15 Messaggi: 1463 Località: Vigevano PV
Nome: Danilo Mario Piccolino
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Loriscola ha scritto: Il librettino del CNR permette di arrivare sino alla specie......o almeno permetterebbe  io onestamente mi perdo spesso a livello di sottogenere ...e le chiavi non si limitano ai soli Helophoridi, ma trattano anche gli altri (spesso ignorati) coleotteri acquatici come Hydraene, Ochtebius, Laccobius e compagnia bella. Ovvio che per un non addetto, le "barriere alla comprensione" sono alte....oppure sono io ad essere "testone"   Non sei l'unico a.....perdersi io non sono da meno, come hai giustamente fatto osservare il merito del libretto del CNR è quello di condensare in modo agile anche la trattazione degli altri idrofilidi acquatici, per cui è sicuramente una manna per tutti, però su alcuni gruppi o generi molto è cambiato in questi anni e diverse revisioni sono state fatte, ora io mi sono perso l'aggiornamento della bibliografia specifica occupandomi ultimamente di altri insetti che con i coleotteri hanno poco da spartire  ma chi deve intraprendere ad esempio lo studio degli idrenidi e degli eloforidi non può non tenerne conto. 
_________________ Danilo
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