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Andricus hartigi - Cynipidae - Casalecchio di Reno (BO) http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=555&t=3858 |
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Autore: | Loriscola [ 29/11/2009, 23:05 ] |
Oggetto del messaggio: | Andricus hartigi - Cynipidae - Casalecchio di Reno (BO) |
...smosso dal post di Salvo, partecipo anche io nell'arricchire la sezione di Cynipedi, maestri indiscussi nella creazione delle galle. Questo proviene dalle colline sopra Casalecchio di Reno (BO), su Quercus sp. e dovrebbe essere: Andricus hartigi A (Hartig, 1843) Si tratta di una specie che se ben ricordo non è così facile da incontrare....lo trovai il 22/XII/2008. Saluti, Loris |
Autore: | salvo [ 30/11/2009, 1:09 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
Ovviamente confermo la determinazione di questa bellissima galla che manca nella mia collezione... Mi sa tanto che dovrò fare un giro dalle parti di Casalecchio... Posso soltanto aggiungere a quanto già detto da Loriscola che il cinipide (gen. agamica) emerge in marzo ("Le più comuni galle della Flora italiana" di G.Pellizzari Scaltriti) e suppongo sia tuttora ignota la generazione sessuata. Dalle mie parti si trova una specie simile ma di dimensioni minori:Andricus truncicola (Giraud,1859) che spero presto presentare in un post. Grazie Loris... Salvatore ![]() |
Autore: | hutia [ 30/11/2009, 11:11 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
solo per dire che poi non dovrebbe essere cosi rara, si trovano spesso isolate, e solo a volte ma raramente una decina su tronco e rami |
Autore: | Loriscola [ 30/11/2009, 11:29 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
..visto l'interesse, se riesco provo a cercarne qualcuna. Qualche anno fa, con il pargolo appena nato, mi ero buttato sulle galle che richiedevano "spostamenti a km 0".....preparai anche delle belle scatole biologiche, poi diedi via tutto a Modena. Ma ancora mi ricordo qualche cosa..... ![]() ![]() P.s: vi saprò dire se le riesco a trovare....confermo l'osservazione di Hutia: l'albero "giusto" solitamente presenta numerosi esemplari, ma ne trovi uno o due (di alberi giusti) nell'intero bosco !! |
Autore: | salvo [ 02/12/2009, 23:17 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
Anch'io ho tratto molte soddisfazioni con i galligeni praticamente sotto casa. E questo è un gran vantaggio soprattutto per seguire negli anni le fluttuazioni delle popolazioni di cinipidi. Brevemente quando una specie viene introdotta in un sito nuovo - magari con la pianta aspite piantumata - se le codizioni climatiche sono favorevoli si assiste in una o due generazioni a una vera esplosione demografica di quella specie. Ma dura poco perchè i parassitoidi - solitamente calcidoidei - seguono l'onda e ben presto accade che gran parte delle galle raccolte (in gran numero) non genereranno cinipidi. Il flusso si ripete fino all'instaurarsi di un equilibrio dinamico tra specie costruttore, parassitoidi e inquilini. E in annate sfavorevoli le galle di tal specie letteralmente scompaiono.... Un altro aspetto interessante a mio avviso è la "ricettività" della singola pianta a mantenere i galligeni.Parto da una osservazione: due farnie vicine anzi contigue, una è sommersa dalla presenza di Andricus kollari, l'altra sostiene una decina di galle in tutto! Perchè? Si possono avanzare varie ipotesi: - i cinipidi selezionano la pianta in funzione di alcuni parametri da essi percepiti - le piante in funzione del loro stato di salute sono più o meno vulnerabili all'attacco di cinipidi - la "permeabilità" nella deposizione delle loro uova potrebbe essere legata alla presenza di acuni ceppi virali o batterici. Un fatto mi pare consolidato anche dalle vostre osservazioni: ci sono piante che ospitano tante galle in numero e in specie mentre altre sono deserte ![]() Ringraziandovi per l'interessamento, posso sperare di osservare quache galla nuova ![]() Salvatore ![]() |
Autore: | Hemerobius [ 02/12/2009, 23:31 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
salvo ha scritto: ... Questa ipotesi si basa su qualche elemento concreto?- la "permeabilità" nella deposizione delle loro uova potrebbe essere legata alla presenza di acuni ceppi virali o batterici. ... Sono interessato perché, anche se non io direttamente, ci stiamo occupando di Cinipide del Castagno (Dryocosmus kuriphilus). Gli attacchi di questo insetto sono fortemente influenzati dalla cultivar (tra le piante coltivate) o, presumibilmente, dal genoma individuale (tra quelle "selvatiche"), od almeno così sembra ... ma non mi risulta che nessuno abbia preso in considerazione l'ipotesi che riporti tu (e a cui si potrebbe aggiungere i miceti endofiti). Roberto ![]() |
Autore: | salvo [ 07/12/2009, 18:33 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
queste ipotesi sono frutto di asservazioni personali raccolte sul campo, ma per acquisire una valenza scientifica accorrerebbe verificarle con prove sperimentali a quantomeno raccogliere un numero elevato di casi.La mia formazione scolastica di agrotecnico mi ha aiutato a notare le piante indebolite da possibili virosi o da micosi come ben suggerisci tu, ma questa non è una prova certa. In letteratura non ho avuto riscontro alcuno di questa possibilità, ma in diversi lavori sui Cyinipidae si ipotizza nel loro ciclo l'intervento di virus o batteri e soprattutto del Wolbachia.Se dovessi cambiare mestiere mi piacerebbe molto indagare la faccenda con appropriate prove di laboratorio ![]() Per quanto riguarda il Drycosmus kuriphilus, premesso che non sono aggiornato sugli sviluppi recenti, penso che le infestazioni di questo cinipide siano sovrastimate e troppe le attenzioni (e le risorse) rivolte per cercare di contenene la diffusione. Parlo di studi sull'efficacia di insetticidi che si sono rivelati vani, e dell'introduzione di parassitoidi (Torymus sinensis) indicati come specifici ma che in realtà come le specie (numerosissime) europee sono molto poco selettive nella scelta dei loro ospiti!! Penso che molto presto le popolazioni locali di parassitoidi e inquilini (Synergus) stabilizzeranno le popolazioni di questo cinipide che giustamento ha allarmato i produttori di castagne! Io invece non ho mai sentito lamentarsi nessun produttore di ghiande nonostante aver osservato molte querce a primavera "degemmate" da massicce infestazioni di Neuroterus aprilinus e da Andricus quercuscalicis. Forse che i produttori di ghiande sono meno influenti! ![]() A presto Salvatore ![]() P.S. avevo già risposto a questo stimolante discussione, ma al momento dell'invio mi è stato richiesto login perdendo tutto quanto scritto ![]() Forse sono stato troppo tempo su quelle righe?? Grazie per le informazioni |
Autore: | Hemerobius [ 07/12/2009, 19:03 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
salvo ha scritto: ... Per quanto riguarda il Drycosmus kuriphilus, premesso che non sono aggiornato sugli sviluppi recenti, penso che le infestazioni di questo cinipide siano sovrastimate e troppe le attenzioni (e le risorse) rivolte per cercare di contenene la diffusione. Parlo di studi sull'efficacia di insetticidi che si sono rivelati vani, e dell'introduzione di parassitoidi (Torymus sinensis) indicati come specifici ma che in realtà come le specie (numerosissime) europee sono molto poco selettive nella scelta dei loro ospiti!! Penso che molto presto le popolazioni locali di parassitoidi e inquilini (Synergus) stabilizzeranno le popolazioni di questo cinipide che giustamento ha allarmato i produttori di castagne! Sono in realtà d'accordo con te. I parassitoidi autoctoni agiscono prontamente sul Dryocosmus se i castagneti sono circondati da un numero adeguato di querceti. Quanto alle troppe risorse, anche se puoi aver ragione, sii clemente. Pensa che ormai gli istituti di ricerca non hanno più NESSUNA seria fonte di finanziamento e se, ogni tanto, non sorgesse qualche allarmismo, potrebbero chiudere bottega. Tra le tante cose sbagliate del nostro Paese questa dei finanziamenti per ricerche "inutili" è sicuramente il male minore.Roberto ![]() PS: hai qualche notizia sulla fenologia dei parassitoidi di galle? cosa avviene di quegli imenotteri che sfarfallano dalle galle in giugno? ne parassitizzano altre? e se si, rimangono in diapausa dentro queste seconde sino alla primavera successiva o sfarfallano e passano l'inverno come adulti? Non so se mi sono spiegato ![]() |
Autore: | salvo [ 07/12/2009, 20:56 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
Assolutamente d'accordo con il problema dei finanziamenti degli istituti di ricerca fitosanitaria nel nostro Paese che sono ridicoli. E certamente non volevo criticare gli studiosi che si sono dedicati all'argomento. Tornando alle galle e d'intorni in 5 lustri di raccolta e allevamento ho collezionato quasi più parassitoidi, in pravalenza Chalcidoidei e Synergini che non Cynipini. Ma gran parte di questo materiale è da determinare a livello spacifico e quindi le osservazioni raccolte, seppur puntuali, mancano di nome e cognome del colpevole! Posso affermare che in ogni stagione sui cecidi si osservano parassitoidi che cercano di inoculare le proprie uova all'interno delle galle. E' altrettanto confermato che il loro sviluppo è condizionato dalla temperatura (le galle in frigo "ritardano") e quindi l'andamento stagionale condiziona il numero di cicli compiuti e se sopraggiunge l'inverno qualsiasi stadio è buono per riposarsi al punto che si trovano esemplari allo stadio larvale, così come allo stadio di pupa, e perfino adulti. Il riprende dello sviluppo è condizionato dalla temperatura infatti è sufficiente portare le galle in abitazione per accelerarne lo sviluppo. Ora devo interrompere, mi aspetta un piatto speciale.... La "Cuccìa".. a dopo Salvatore ![]() |
Autore: | salvo [ 08/12/2009, 0:57 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
riprendendo l'argomento, circa i parassitoidi dei galligeni si può affermare che possiedono una fenologia molto variegata in funzione della specie, dell'ospite, dalle condizioni termiche ecc. ma anche una resistenza alle avversità microambientali ( carenza o eccesso di umidità, sbalzi termici, attacchi da miceti) decisamente maggiore ai Cynipidae. Ne è prova la facilità con cui si riescono a seguire le fasi di sviluppo in ambiente extragalligeno come in capsula Petri, in "loculi" artificiali, o in altre galle disponibili. Altra storia sono le fasi a "vita libera" ,(quando non sono dendro la galla o "sopra" per la deposizione) penso che non si sappia molto e a parte le catture con varie trappole per imenotteri quello che fanno non è noto. Suppongo però che non sia moltissimo il tempo a vita libera di questi insetti, (almeno per gran parte di essi) ma potrebbe essere profonda ignoranza. Salvatore ![]() |
Autore: | Velvet Ant [ 08/12/2009, 10:11 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
Immagino che già la conoscerai, caro Salvo, ma in ogni caso ti segnalo una corposa pubblicazione (574 pp.) che è possibile scaricare dal web e nella quale mi sono imbattuto qualche giorno fa. Mi pare, nel suo insieme, assai ben fatta e ricca di immagini ottimamente realizzate (specialmente le larve al microscopio a scansione). Si tratta della tesi di dottorato di José Francisco Gómez Sánchez (2008), dal titolo: Morfología larval, filogenia, biología y ecología de las redes tróficas de inquilinos y parasitoides (Hymenoptera, chalcidoidea, Cynipoidea) en agallas inducidas por Cynipidae en plantas distintas de "Quercus" Si può scaricare da questa pagina (36 MB!). |
Autore: | salvo [ 08/12/2009, 23:48 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
Grazie Marcello, impagabile il tuo messaggio come al solito! La pubblicazione mi risulta nuova e da una rapida sfogliata l'ho trovata molto interessante e ricca di informazioni importanti per chi gironzola attorno agli imenotteri galligeni e alle comunità che in questi microambienti si sviluppano.Del resto con una "guida" come J.L.Nieves-Aldrey di cui conosco la monografia della Fauna Iberica sui Cynipidae... Il neodottore ha svolto un lavoro notevole! |
Autore: | Loriscola [ 09/11/2010, 13:24 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipedae |
Passeggiando per le colline di Casalecchio, sopra Vizzano, ho finalmente avuto la fortuna di incontrare nuovamente queste particolari galle. Purtroppo erano molto "vecchie" e pesantemente deteriorate. La cella con l'ospite era ugualmente integra e aprendone una per un controllo, ho trovato l'adulto perfettamente formato. La foto è davvero pietosa, lo so, ma almeno abbiamo una prima immagine di questo strano Cynipede...poi, vedrò di migliorare ![]() Casalecchio di Reno (BO) - Vizzano, novembre 2010 |
Autore: | salvo [ 10/11/2010, 22:52 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Andricus hartigi - Cynipidae - Casalecchio di Reno (BO) |
Bel colpo Loris, Non si sfornano tutti i giorni insetti con questo nome, tra l'altro confermando un dato circa lo sfarfallamento in febbraio-marzo, e che la femmina è gia matura in autunno. ![]() |
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