Forum Entomologi Italiani

Fiume Ciane nello specifico fonte Ciane e testa pisina Km 5 da svincolo Siracusa superstrada CT-SR , area fluviale perenne riserva incentrata sulla protezione dell'aviofauna e del papiro impiantato dai romani che ne fecero una via fluviale navigabbile. Questa riserva assediata perimetralmente da colture agrarie varie, che si snoda lungo il corso del fiume fino alla foce nella baia di Siracusa , ha avuto i suoi fasti negli anni 90 pultroppo causa crisi condincenze economiche attuali, e' in stato di quasi totale abbandono e cure... forse dal punto di vista della fauna non e' propio un male, ma da quello escursionistico e paesaggistico la perdita e' grave dato che i turisti desistono ai primi metri, dall'avventurarsi su predisposti sentieri dalla veggentazione modello Borneo... Tuttavia un breve scorcio (meteo inclemente permettendo) sono riuscito a rubarlo da sottolineare che questo fiume che nelle sue sorgive ha una profondità di circa m 8 (parola di sub) conserva un patrimonio entomologico fluviale interessante, e non solo ,basta pensare che la sua richezza floristica lussureggiante delle sue acque conservava una spece ittica a pochi conosciuta e forse neanche determinata ,un raro pesce ago d'acqua dolce della famiglia dei Syngnathidae (cavallucci marini) che fino a qualche decennio fa era facile osservare nonostante le sue abbilita' mimetiche nel confondersi fra le piante acquatiche, ma credo oggi estinto, visto che in altre occasioni recenti non ho potuto piu' riscontrarlo...(ma come dico sempre... questa e' un'altra storia).

Un paradiso sempreverde per libbellule, coleotteri acquatici e ragni, di cui non sono a conoscenza.

Qualche altro particolare botanico e lepidotterologico, scatto rubato fra un acquazzone e uno scorcio di sole di fine settembre.

Però, che posto! Per caso lungo la costa o intorno alla risorgiva c'è qualche zona a tamerici? Nel caso, qualche ricerca entomologica potrebbe dare scoperte interessanti.

Per quanto riguarda il pesce ago, l'unico Syngnanthidae italiano che, per quanto ne so, vive nelle lagune salmastre e foci dei fiumi è Syngnathus abaster Risso, 1827, noto di varie zone costiere d'Italia (c'è pure qui nel Lazio).
Ti riferisci a questa specie?

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Maurizio Gigli
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Posto meraviglioso !!!!!
il microlepidottero è un Pyralidae : Oncocera semirubella ( Scopoli, 1763)
Ciao Lucio

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A VOLTE E' MEGLIO TACERE E SEMBRARE STUPIDI CHE APRIR BOCCA E TOGLIERE OGNI DUBBIO Oscar Wilde

Questo, di sicuro, è un paradiso per pselafidi
....peccato che non sia proprio a due passi da casa mia

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Loris

No Maurzio niente tamerici in zona queste sono presenti solo sulla foce del fiume che riversa le sue acque in baia insieme all'Anapo, ma tieni presente che la foce e molto antropizzata distante e sconvolta da bonifiche, edilizia , agricoltura intensiva, piccole rimesse di barche, l'area della baia ha un alto tasso d'inquinamento dovuto agli scarichi cittadini (vanno solo i mitili) Riguardo quel pesce ago non so dirti con precisione di cosa di trattasse fatti risalgono a 25 anni fa. Comunque la qualita' dell'acqua di sorgiva e' tuttaltro che salmastra e dalla T° mediamente bassa anche in estate, vivono piante acquatiche del genere Potamogenon che esigono acque limpide dolci e fredde e comunque quando facevo immersione nei fiumi e laghi siciliani di questo pesce ago variopinto di circa 8 cm non ne ho mai avuta traccia in altri siti.
P.S visto alcune foto della spece sygnanthus... potrebbe anche essere dopo 25 anni come fai a esserne sicuro... anche se ricordo bene una colorazione rossicia ricorrente e comunque in Sicilia ritengo sia tuttaltro che comune nelle acque interne, per non parlare di quelle costiere sottoassedio.

Ho visto la zona su Google Earth, e in effetti è assediata da costruzioni, aree industriali, coltivazioni, ecc. Però non si può mai sapere. Qualche Buprestide interessante potrebbe esserci (se resistono le piante ospiti, la qualità del resto dell'ambiente per loro non è determinante, anzi, se le piante sono sofferenti, per loro è pure meglio).

Credo anche io che il famoso pesce ago non sia così comune nelle nostre acque dolci o salmastre, malgrado ciò che ho letto poco fa (viene definito comune in tutta l'Italia lungo le coste, ma non ci credo). Io credo di averlo visto solo una volta nei primi anni '80 in un canale di collegamento tra il Lago di Fondi e il mare (Prov. di Latina), in un ambiente non troppo diverso da quello di questo argomento, salvo i papiri, che qui, (fortunatamente, visto quanto sono invadenti) non ci sono.

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Maurizio Gigli
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