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Torrenti in piena: occasioni da non perdere!



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MessaggioInviato: 11/11/2012, 15:09 
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Nome: Violi Michele
Stamattina mi sveglio e mio padre, appena tornato dal supermercato, mi dice che c'è l'Enza in piena (qui, come immagino in gran parte d'Italia, è piovuto forte tutta notte) e mi chiede se voglio andare a vederla. Un po' di malavoglia mi vesto, mi metto gli stivali e con scetticismo prendo un flacone, che non si sa mai :D
Arrivati sul ponte c'è un panorama spettacolare e allo stesso tempo pauroso, non avevo mai visto l'Enza così estesa, un'immensa distesa d'acqua fangosa, che travolge tutto ciò che incontra, tronchi che viaggiano a velocità impressionanti! :o :shock:

P1450553.jpg



P1450554.JPG



Sotto al ponte che collega Montecchio con Montechiarugolo (Reggio-Parma)
P1450557.jpg



P1450558.jpg



Vista dal ponte, con il castello medievale di Montechiarugolo sulla sponda destra
P1450571.jpg



Parcheggiamo all'ippodromo (dalla parte parmigiana) che c'è sull'Enza e andiamo ad esplorare. Io salgo su un'isolotto formato da tronchi e altri detriti che si sono fermati intorno a un gruppo di piccoli salici.

L'isolotto di detriti in questione
P1450565.jpg



Poi mi viene in mente un passaggio del libro "Matto per gli insetti" di Curletti quando durante l'alluvione del '74 trovò tantissimi insetti solo "pescandoli" nell'acqua e come naufraghi sui detriti. Così mi abbasso e guardo meglio il detrito su cui stavo camminando. Infatti brulicava di vita! Tantissimi ragni e insetti, prevalentemente ripari, come stafilinidi (Stenus, Paederus, Paederidus...), carabidi (molti Asaphidion, Bembidion, Ocydromus e un Trechus, stranamente nessun Microlestes), curculionidi (Apion frumentarium, altri Apionidae, un bellissimo Cleonino crisomelidi (soprattutto tantissime piccole Chrysolina e altri piccoli crisomelidi, presi e messi in alcool per il DNA-barcoding), anticidi, forficule, grillidi e tutto ciò che si può trovare sotto i sassi del greto, con la sola differenza che io non ho dovuto muovere un dito, solo chinarmi appostarmi e raccogliere! C'erano insetti anche sotto la corteccia dei pochi tronchi spiaggiati che l'avevano. Sotto una corteccia ho pure trovato il mio primo Laemostenus complanatus! :hp:

Unica foto della situazione entomologica, ero troppo preso dal raccogliere! Si vede un'Anthelephila, un Asaphidion che sbuca dall'ascella del ramo e l'addome di un Paederidus
P1450561.jpg



Il cleonino, magari si può avanzare una proposta di identificazione...
P1450578.jpg



Lo stesso in tanatosi
P1450580.jpg



Purtroppo per l'Izzilo si sono salvate anche tantissime coccinelle sui detriti, ma che, giuro, non ho neppure toccato! :mrgreen: C'erano insetti dappertutto, anche sui fusti dei piccoli salici. Me ne sono trovati anche nei capelli dopo aver cercato fra questi salici! Insomma, d'ora in poi non mi lascerò più sfuggire nessun'altra piena, alluvione o inondazione! :mrgreen: :p
Non vedo l'ora di tornarci quando sarà calata l'acqua per raccogliere un po' di detrito, chissà cosa ne uscirà! Come mi consigliate di procedere?

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MessaggioInviato: 11/11/2012, 16:12 
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Nome: maurizio pavesi
ciao miki

intanto, se piove di nuovo e il livello si alza ancora, ti converrebbe munirti di un colino e un sacchetto di tela, raccogliere quanto puoi del detrito galleggiante con in mezzo gli insettuzzi, portarlo a casa, oops in laboratorio :mrgreen: , e una volta asciutto (ossia, non più grondante) setacciarlo per eliminare le parti più grossolane e guardartelo con calma

p.s. Laemostenus complanatus :o ? come località mi sembra curioso :roll: ... sicuro che non è un venustus?

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MessaggioInviato: 11/11/2012, 16:21 
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Nome: Violi Michele
Grazie Maurizio, farò così! Dopo averlo esaminato, metterlo su un selezionatore servirebbe a qualcosa? Magari per cercare i "pallinidi" più piccoli?

gomphus ha scritto:
p.s. Laemostenus complanatus :o ? come località mi sembra curioso :roll: ... sicuro che non è un venustus?
Molto probabile che sia un'altra specie, dalla fretta ho scritto la prima specie che mi veniva in mente del genere :devil: :x :ohno

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MessaggioInviato: 11/11/2012, 17:13 
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Nome: maurizio pavesi
Mikiphasmide ha scritto:
Grazie Maurizio, farò così! Dopo averlo esaminato, metterlo su un selezionatore servirebbe a qualcosa? Magari per cercare i "pallinidi" più piccoli?...

altroché se servirebbe ;) anzi lo scopo è proprio quello :D , e non solo per i pallinidi più piccoli, insetti un po' più grossi, come Acalles e simili, color terra, a movimenti lenti e che disturbati si immobilizzano, a vista in mezzo ai grumi di detrito ti ci voglio a trovarli

p.s. quando invece vagli il terriccio e lavi il risultato... ricordati sempre ;) , qualche ora dopo il lavaggio quando il detrito non gocciola più o quasi, di sbriciolare accuratamente con le dita i grumi che si sono formati, in modo di liberare gli insetti impastati all'interno, e rimetterlo a finire di scolare, prima di sistemarlo sul berlese

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MessaggioInviato: 11/11/2012, 18:40 
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Nome: Violi Michele
Bene! Oggi però non sono riuscito a tornarci (magari domani posso provare....), in compenso ho fatto un uscita a scortecciare in campagna :D
gomphus ha scritto:
p.s. quando invece vagli il terriccio e lavi il risultato... ricordati sempre ;) , qualche ora dopo il lavaggio quando il detrito non gocciola più o quasi, di sbriciolare accuratamente con le dita i grumi che si sono formati, in modo di liberare gli insetti impastati all'interno, e rimetterlo a finire di scolare, prima di sistemarlo sul berlese
Questo lo faccio, l'anno scorso mi ero letto attentamente il lavoro di Pace sugli endogei dove spiega come fare.

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MessaggioInviato: 11/11/2012, 20:34 
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Nome: Maurizio Gigli
Michele, le raccolte nelle zone allagate sono veramente "occasioni da non perdere"! Solo ricorda che se lasci passare troppo tempo non ci trovi più niente, almeno non a vista. Un po' perchè alcuni insetti riescono a trovare riparo, altri non ci riescono e annegano, anche perchè con l'acqua fredda molti sono molto rallentati, e molti altri finiscono per essere mangiati. In particolare molti uccelli sanno benissimo che in queste situazioni c'è da mangiare, e accorro a frotte! In media un anno si e uno no esonda l'Aniene di fronte a casa mia. Dopo qualche ora sul margine dell'area allagata e sulle piante e oggetti vari emergenti dall'acqua bassa è tutto un brulicare di insetti. Subito dopo cominciano ad arrivare cornacchie e gabbiani. Il giorno dopo ci si sono radunati tutti i gabbiani dei dintorni di Roma, ed il giorno dopo ancora è sparito tutto. Purtroppo capita quasi sempre che il giorno buono sia impegnato per qualche motivo, ma quando riesco ad andarci al momento giusto ci sono sempre belle sorprese.

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MessaggioInviato: 11/11/2012, 20:54 
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Nome: Violi Michele
:ok: Non ho mai visto una tale quantità di insetti in così poco spazio! La cosa impressionante è che c'è sì molta biodiversità, ma c'è sempre qualche specie molto più numerosa delle altre, in particolare: decine e decine di piccole Chrysolina, Asaphidion, Paederidus e...... coccinelle! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Visto che l'Enza è in piena da qualche giorno (ma mai come oggi) forse riesco a trovare qualcosa anche domani. In ogni caso, domani ci ritorno.

PS: Maurizio, cosa devo guardare per confermare che sia C. venustus?

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MessaggioInviato: 12/11/2012, 13:53 
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Mikiphasmide ha scritto:
... PS: Maurizio, cosa devo guardare per confermare che sia L. venustus?

tegumenti generalmente blu brillanti, ma non lucidi, piuttosto sericei; strie elitrali distintamente punteggiate; e soprattutto capo distintamente rugoso-punteggiato (nel complanatus tegumenti nero bluastri piuttosto lucidi, strie indistintamente o niente affatto punteggiate, capo liscio)

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MessaggioInviato: 12/11/2012, 15:57 
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Nome: Violi Michele
gomphus ha scritto:
Mikiphasmide ha scritto:
... PS: Maurizio, cosa devo guardare per confermare che sia L. venustus?

tegumenti generalmente blu brillanti, ma non lucidi, piuttosto sericei; strie elitrali distintamente punteggiate; e soprattutto capo distintamente rugoso-punteggiato (nel complanatus tegumenti nero bluastri piuttosto lucidi, strie indistintamente o niente affatto punteggiate, capo liscio)
Sono andato a controllare i caratteri, solo che mentre li guardavo mi sono soffermato sul pronoto, e penso che non assomiglia affatto a quello di Laemostenus! Vado a controllare in collezione e infatti si dimostra un Limodromus sp :oops: :oops: :oops: Vabbè, sempre nuova specie per me (magra consolazione....) :cry: :( :twisted:

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Nome: Violi Michele
Oggi sono tornato sul posto. Il corso dell'acqua e molto diminuito, circa di un metro (la normale portata d'acqua invernale del torrente) lasciando uno strato di limo sulle rive. Come si poteva intuire c'erano molti meno insetti di ieri. Tuttavia si trovavano in giro ancora qualche stafilino, Asaphidion, Paederus, Chrysolina e coccinelle, ma soprattutto molte formiche. Mi sposto in un altro deposito di detriti, ancora circondato da rigagnoli d'acqua e inizio a cercare. Qui sembra che si trovi più roba! Inizio a scortecciare qualche tronco arenato e trovo parecchia roba anche interessante per me perchè la prima volta che vedo: Diaperis boleti, Drypta dentata, Rhyssemus, Phosphuga atrata, vari staphylinidae, elateridi (come Drasterius, Zorochros e un bel Athous), vari piccoli carabidi (Ocydromus e Asaphidion), Nalassus dryadophilus, Uleiota planata e Dorytomus longimanus. Insomma in un'oretta ho portato a casa un bel gruzzolo! :hp:


L'attuale corso del fiume
P1450603.JPG

Il deposito esplorato
P1450606.JPG


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Se nei prossimi giorni ci torni, esamina bene gli ammassi di detrito più fine, vagliane un po' e portati il risultato a casa. Ci potrebbero essere parecchie bestioline interessanti, che potrai poi guardarti bene quando avrai il microscopio.

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Julodis ha scritto:
Se nei prossimi giorni ci torni, esamina bene gli ammassi di detrito più fine, vagliane un po' e portati il risultato a casa. Ci potrebbero essere parecchie bestioline interessanti, che potrai poi guardarti bene quando avrai il microscopio.

vagliare direttamente del detrito fradicio e impastato di fango :? ? :no: ... piccolo trucco: prendi gli ammassi di detriti ammucchiati al bordo delle pozze residue, butta il tutto in acqua (anche la parte a ridosso del terreno, insieme con i primi strati del terreno stesso), cacciandolo sotto la superficie e rimestando (va bene la zappetta, usata alternativamente da una parte e dall'altra), e tira su col colino le freguglie che vengono a galla insieme coi bacarozzi, attento che alcuni ci mettono anche parecchi minuti a mollare la presa da sott'acqua e venire a galla

per il seguito, vai al msg precedente :mrgreen: ...

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Grazie ragazzi, domani ho il pomeriggio libero e ti ritorno :hp: Comunque si trovava davvero tanta roba sotto la corteccia dei tronchi, che sorpresa quando vi ho trovato il Diaperis e la Drypta! :o Domani, se riesco a raggiungerli, voglio andare a dare un'occhiata a quegli ammassi di detriti che si vedono nella foto, più a valle, e magari vagliare quello che c'è :p Vi farò sapere!

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se non ci sono pozze d'acqua ferma... se ce l'hai, prendi un retino da acquatici e tienilo fermo, mezzo fuori dall'acqua, a valle del punto dove via via butti il detrito grossolano

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gomphus ha scritto:
se non ci sono pozze d'acqua ferma... se ce l'hai, prendi un retino da acquatici e tienilo fermo, mezzo fuori dall'acqua, a valle del punto dove via via butti il detrito grossolano

Questo è lo stesso sistema che uso per prendere gli insetti acquatici nei torrenti e fossi con acqua piuttosto veloce.

gomphus ha scritto:
vagliare direttamente del detrito fradicio e impastato di fango :? ? :no:

Infatti avevo detto fra qualche giorno, quando il detrito forse non sarà più fradicio, ma solo umido. La vagliata sul posto serve solo, in questo caso, a togliere i pezzi più grossolani, per non portarsi a casa troppa roba (e va fatta con un vaglio a maglie piuttosto grandi). Certo, se cè una pozza d'acqua ferma si può fare come dicevi.
Invece se c'è solo acqua corrente potrebbe essere un problema: se il retino è a maglie molto fini, in un attimo si copre di uno strato di detrito fine e tende ad offrire troppa resistenza alla corrente, e si rischia che esca molto di quel che c'è, o che si pieghi il retino, se non è abbastanza robusto. Se è a maglie più grandi, bestioline come pselafidi, scidmenidi, ecc. possono passare tra le maglie.

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