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Ontaneti cacuminali del Gennargentu



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Ontaneti cacuminali del Gennargentu
MessaggioInviato: 25/03/2009, 10:24 
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Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Vi propongo un ambiente ripario assolutamente particolare.
Siamo subito sotto il Bruncu Spina, tra i 1500 ed i 1650 metri sul livello del mare. La montagna, possente ma morbida, consente l'accesso alle normali autovetture e troviamo due rifugi, quello di Fonni (anche se poi non è sito nel territorio comunale di Fonni) ad est e quello di Desulo ad ovest. Per un gioco di creste e pendenze, nonostante i due versanti l'esposizione di entrambi è pressapoco nord-est.
Rifugi.jpg



A queste quote non salgono gli alberi. Arbusti prostrati di ginepro nano dominano il paesaggio. Ma, dove i torrentelli di quota hanno scavato dei canaloni, l'ontano nero risale e risale lungo i corsi d'acqua, nelle gole, arrivando appunto sui 1700 m slm e strisciando di verde un territorio altrimenti brullo.
Versante di Fonni. Nella devastazione delle piste da sci (sic !) si riconoscono le "righe" verdi egli ontaneti.
Panoramica Fonni.JPG


Versante di Fonni. Alla germogliazione.
Ontaneto2 Fonni.JPG



Interessante è la variazione di vegetazione tra la primavera e l'estate. Prima della germogliazione una cotica verde d'erba ricopre le pendici, d'estate solo l'ontano rimane rigoglioso mentre lontano dall'acqua resistono solo gli arbusti.
Facies primaverile
Ontaneti Fonni.JPG


Facies estiva
Ontaneto1 Fonni.JPG



Il microclima ed il microhabitat è assolutamente particolare. Come si può intuire da questa immagine.
Ontaneto 1 Desulo.JPG



D'estate i ruscelletti possono sparire (ma l'acqua scorre in profondità) ma in primavera sono ben presenti.
Ontaneto2 Desulo.jpg



Anche qui abbiamo fatto catture per un anno con diversi tipi di trappole. Chiederò il vostro aiuto per l'identificazione dei materiali. Naturalmente le trappole restituiscono molto meno di quello che uno specialista potrebbe trovare, ma danno una buonissima indicazione delle specie più frequenti.

Roberto :to:

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MessaggioInviato: 25/03/2009, 16:55 
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Nome: Augusto Franzini
Hai additato uno degli habitat più intriganti possibili.
Qui si trova la Agelea fulva Gené (il mio avatar!). E' l'unico posto al mondo in cui sta, tanto per dire....
Solo per i Carabidi, c'è la Typhloreicheia sardoa, il Leistus danieli, la Nebria genei, il Peryphus lafertei e via così.
Posso accorrere?
Augusto (aug)
PS Lì dove c'è la freccia del rif. Fonni, metro più, metro meno, ho beccato lo Urocerus franzinii C. e F. Pesarini.

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Augusto (aug)
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MessaggioInviato: 25/03/2009, 17:05 
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Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
aug ha scritto:
...
Qui si trova la Agelea fulva Gené (il mio avatar!). E' l'unico posto al mondo in cui sta, tanto per dire....

Una l'abbiamo raccolta, una sola ma con le trappole !
E poi c'è la Lebia descritta da Gené (come si chiama nigricollis ?) e mai più ritrovata.

Roberto :to:

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MessaggioInviato: 25/03/2009, 17:30 
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Località: Garbagnate Milanese
Nome: Augusto Franzini
Quella Lebia credo sia una leggenda...Nessuno la ha mai più beccata, né lì, né altrove.
Ciao
aug

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MessaggioInviato: 25/03/2009, 19:20 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
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Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Credo ci sia il tipo a Torino, e poi vedrai come la ribeccheremo :D !

Roberto :to:

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MessaggioInviato: 25/03/2009, 19:54 
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Nome: Augusto Franzini
Le Lebia sono di carattere difficilino, ho tutta una serie di storielle su di loro, alcune coivolgono anche l'amico Gomphus.
Un posto dove cercarle quando non c'è vento (non c'è mai sul Bruncu Spina...) sono i fiori ad ombrella di Composite, come Daucus e Heracleum, sui quali qui in "Continente" si trova la Lebia crux-minor, che è la parente più stretta, probabilmente.
In stagione fredda, sotto le cortecce morte ci sono buone probabilità, ma lì alberi adatti non so se si trovano. Magari un po' più in basso. A proposito di Carabidi corticicoli, lì si trova anche il Calodromius spilotus championi Bedel!
Nei rigagnoli, avete mai beccato il Notiophilus marginatus Gené?
Ciao
Augusto (aug)

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MessaggioInviato: 25/03/2009, 20:05 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
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Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
TUTTI i Carabidi raccolti saranno postati in questo forum (e confido in voi per le determinazioni). Ma non è che abbiamo raccolto moltissimo.

Roberto :to:


PS: la Lebia di Gené non dovrebbe vivere sull'ontano! Il sistema delle fasce trappola, usato, è efficiente per questi insetti, ne abbiamo catturati diversi sulle alberature urbani a Sassari (determinati da Achille Casale).

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MessaggioInviato: 25/03/2009, 21:04 
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Forum "Carabidologi" Italiani... :lol:

Secondo me di questo passo almeno la checklist aggiornata dei carabidi ci si riesce a farla...

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MessaggioInviato: 25/03/2009, 22:49 
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Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
I metodi di cattura sono stati tre:
Fasce trappola

Normalmente disposte come in foto, una in un tronco principale ed una in una branca. Due alberi per ontaneto, due ontaneti per versante.
Desulo.jpg



Trappole a vino

Ad un'altezza di 2-3 metri dal suolo. Due trappole per ontaneto, due ontaneti per versante.
Trappola vino.jpg



Trappole a caduta

Posizionate con qualche problema, quella in foto non è infatti ben interrata. Due trappole prossime agli ontani, due tra i ginepri, come al solito ripetute per ciascuno dei due ontaneti dei due versanti.
Trappola caduta.jpg



Roberto :to:

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MessaggioInviato: 26/03/2009, 10:08 
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Nome: Enzo GATTI
Ciao Roberto

una domanda: puoi dirmi che cosa avete usato per fare le fasce trappola?

Grazie
Enzo :) :)


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MessaggioInviato: 26/03/2009, 21:31 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Enzo,
le ho descritte qui :) .

Ciao Roberto :to:

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MessaggioInviato: 27/03/2009, 9:22 
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Iscritto il: 27/02/2009, 19:34
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Nome: Enzo GATTI
Ops, scusa Roberto
il tuo post mi era sfuggito :o

Grazie, la descrizione è molto chiara!

Enzo :) :)


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MessaggioInviato: 27/03/2009, 15:52 
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Nome: maurizio pavesi
ciao roberto

premesso che la Lebia nigricollis di Gené è stata raccolta nella prima metà del'ottocento in condizioni climatiche un filino diverse dalle attuali... la descrizione originale dice più o meno (cito a memoria) "un esemplare unico sui monti del gennargentu, trovato morto per il freddo su un nevaio all'inizio di luglio"; andate, andate sul gennargentu all'inizio di luglio a cercare nevai residui, e magari ci trovate la Lebia :mrgreen:

scherzi a parte, in primavera l'osservazione delle chiazze residue di neve nelle belle giornate di sole fornisce spesso eccellenti risultati; coleotteri e imenotteri anche di specie del tutto insolite vi si posano sopra attirati dal biancore, dopodiché restano paralizzati per il freddo e (se non passa prima un entomologo) vi muoiono lì, in genere per essere poi divorati da qualcosa (sulle alpi, ad es. da varie specie di Nebria ed Oreonebria)

la L. nigricollis è sicuramente legata agli ontani, dato che le Lebia del tipo cruxminor sono arboricole, e quindi alle alte quote del gennargentu non vedo su cos'altro potrebbero stare; il fatto è che sono anche diurne, e quindi credo che le fasce trappola non servano granché, a meno di non esaminarle in giornatacce fredde e magari ventose in cui non gira nulla (soprattutto le persone con un minimo di buon senso :gh: ), ed escludo che possano finire nelle trappole se non per puro caso; la ricerca da effettuare sarebbe quella con l'ombrello entomologico

cmq personalmente penso che sia o una specie valida, o una ssp. sarda di L. nigripes; il fatto è che è difficile giudicare sulla variabilità, dato che a quanto ne so in sardegna non è mai più stata trovata non solo quella, ma nemmeno una Lebia purchessia...

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MessaggioInviato: 27/03/2009, 17:01 
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Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Lebia purchessia sì, trovata da me su alberature urbane (tigli) in Sassari in fasce trappola (det. Achille Casale).

Ciao Roberto :to:

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MessaggioInviato: 27/03/2009, 17:22 
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Località: milano
Nome: maurizio pavesi
allora aspetto al + presto la ridescrizione della Lebia nigricollis con discussione della sua posizione sistematica :to:

e portati l'ombrello... alla peggio ti può servire se si mette a piovere :mrgreen:

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