Forum Entomologi Italiani

E' da qualche giorno che stavo pensando di aprire questa discussione riguardante le golene del Reno, idea venutami anche grazie al post sulle golene del Po (spero non dispiaccia a Daniele se copio il suo modello).

Passo ad una breve descrizione dell'ambiente che intendo indagare.
Si tratta delle sponde del fiume Reno nel suo tratto romagnolo ed in particolare presso l'area di Alfonsine (ma non solo). Il fiume ha alti argini che in alcuni tratti sono splendidamente conservati e tenuti a prato piuttosto basso permettendo la vita di molte entità fitofaghe. Per il resto in queste aree sopraelevate non è presente vegetazione arborea (eccetto qualche vecchio albero, in genere di pioppo o quercia, piantato tra l'argine ed i coltivi). A contrario, in prossimità del fiume stesso, per uno spessore variabile compreso tra gli 0 e i 30 metri, vi è una fascia boscata a prevalenza di pioppo (Populus alba, Populus canescens, Populus nigra) e salice bianco (Salix alba) come piante ad alto fusto, seguite da sambuco (Sambucus nigra) e ailanto (Alanthus altissima). Presso alcuni tratti si vanno a formare delle basse impaludate che in genere corrispondono all'incontro con il corso di un canale o di un torrente. Attorno al Reno sono inoltre presenti alcune aree boscate più estese come il Canale dei Mulini (a Taglio Corelli di Alfonsine) ed il boschetto golenale e l'adiacente Casa del Diavolo (in romagnolo Ca' de Geval, nota anche come Casa dell'Agnese) ove il Senio si congiunge al Reno.

A breve inserisco qualche foto delle specie più interessanti raccolte in questi ambienti.

Aggiungo una lista delle specie fino ad ora censite (la aggiornerò man mano).

COLEOPTERA

Carabidae

Carabus cancellatus
Limodromus assimilis
Harpalus dimidiatus
Harpalus pygmaeus
Harpalus distinguendus distinguendus
Harpalus oblitus
Harpalus serripes
Harpalus sp. 1
Harpalus sp. 2
Gynandromorphus etruscum
Parophonus mendax
Parophonus hirsutulus
Pseudoophonus griseus
Ophonus azureus
Ophonus ardosiacus
Pangus scaritides
Acinopus picipes
Dinodes decipiens
Pterostichus niger
Pterostichus melas italicus
Pterostichus sp.
Poecilus cupreus
Poecilus puncticollis
Amara aenea
Calathus sp.
Calathus fuscipes graecus
Brachinus scolpeta
Leistus ferrugineus
Microlestes corticalis
Anchomenus dorsalis
Zuphium olens
Lebia cyanocephala
Brachinus sclopeta
Nebria sp.

Silphidae

Ablattaria laevigata
Phosphuga atrata atrata

Cerambycidae

Phytoecia vulneris
Phytoecia icterica
Phytoecia virgula
Saperda populnea
Dorcadion arenarium marsicanum
Dorcadion etruscum

Trogossitidae

Tenebroides fuscus/mauritanicus

Staphylinidae

Astenus lyonessus
Drusilla canaliculata
Ocypus (Matidus) nitens
Ocypus (Ocypus) olens
Astrapaeus ulmi
Quedius sp. 1
Quedius sp. 2
Paederus (Paederomorphus) gr. littoralis
Paederus (Paederus) gr. balcanicus
Paederidus ruficollis
Bolitobius cingulatus

Tenebrionidae

Nalassus dermestoides
Scaphidema metallicum
Asida sabulosa

Sericidae

Maladera holosericea

Rutelidae

Anisoplia monticola

Dynastidae

Pentodon bidens punctatus

Cetoniidae

Tropinota hirta
Oxythirea funesta
Cetonia aurata pisana
Protaetia (Netocia) cuprea cuprea

Curculionidae

Aulacobaris sp.
Larinus sp.
Othyorrhincus sp.

Brachyceridae

Brachycerus undatus

Anthicidae

Pseudotomoderus compressicollis
Cyclodinus constrictus
Anthelephila pedestris

DERMAPTERA

Anisolabidae

Euborellia moesta
Euborellia annulipes

Forficulidae

Apterygida albipennis
Forficula decipiens
Forficula auricularia
Guanchia pubescens

ORTHOPTERA

Gryllidae

Eumodicogryllus bordigalensis
Melanogryllus desertus
Nemobius sylvestris

Gryllotalpidae

Gryllotalpa gryllotalpa

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“La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]

Partiamo con l'uscita di oggi. Ho visitato un piccolo boschetto golenale impaludato formatosi nella confluenza tra il Canale dei Mulini ed il Reno. Dopo aver ottenuto pessimi risultati scortecciando un grosso pioppo nero, mi dirigo sulla sponda e vedo un tronco che dall'acqua si appoggia sulla terra umida. Subito lo vedo come una sorta di ponte per i coleotteri che, caduti in acqua, cercano di risalire sulla terraferma. La mia supposizione era giusta, tanto che trovo molti coleotteri a me nuovi sotto le cortecce di quel tronco.

Partiamo con una rarità: Leistus ferrugineus. E' il primo esemplare di questa specie che raccolgo .


Finalmente uno Pterostichus che non sia il solito melas. Qualcuno conosce la specie?
Intorno ai 22 mm.


A destra, una delle specie più comuni in questo ambiente: Parophonus mendax. A sinistra un Hapralino non ancora identificato. Chi lo conosce?


Sotto le cortecce di altri alberi prendo il mio primo Brachinus. Sono veramente colpito dal rumore e dalla nuvoletta biancastra che questo insetto produce
Penso non ci siano dubbi sull'identità dell'esemplare: Brachinus scolopeta.


Ciao

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“La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]

Complimenti Marco, il tuo entusiasmo è coinvolgente

Ciao, l'harpalino non ancora identificato dovrebbe essere Harpalus pygmaeus, e il Pterostichus diverso dal solito melas è -sfortunatamente- l'altrettanto solito niger.

G.

Grazie
In entrambi i casi si tratta di specie a me nuove, quindi, mi accontento!

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“La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]

Bravo anche da parte mia Marco.
Leggo questo tipo di interventi sempre molto volentieri, e mi sento un po' come se fossi anche io nel posto che viene descritto.

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AleP

Grazie. Infatti mi piace fare resoconti per suscitare negli altri le emozioni che provo quando leggo io quelli scritti da altri. Purtroppo però non sono in molti, almeno in tempi recenti, a scrivere nella sezione ambienti.

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bravo Marco...
se puoi metti anche foto degli ambienti
ciao
Cesare

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sono l'asociale più socievole che conosca...

Subito

Area golenale del Reno sulla sua sponda destra. Sullo sfondo il Canale dei Mulini.


Presto altre foto.

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No riesco ad andare fuori in cerca d'insetti da tre mesi. Aspetta che riesca a riprendere l'attività e ti accontento.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Grazie Maurizio, non vedo l'ora!

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Intanto aggiungo questo Calathus, insolitamente uscito dalle profonde gallerie scavate nel legno completamente marcio di un ceppo di pioppo.
Mi ricorda molto Calathus ambiguus.

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Sempre che non sia il C. cinctus. Mi accorgo solo ora dell'esistenza di una forma a protorace scuro.

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Aggiungo per completezza le foto di specie già postate nella sezione sistematica.

Harpalus serripes (det. Degiovanni A.)


Pangus scaritides


Limodromus assimilis


Inserisco anche il solito Harpalus distinguendus.


Ciao

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Oggi ho fatto una splendida uscita sul Reno vicino al Canale dei Mulini (Taglio Corelli di Alfonsine), raccogliendo un sacco di specie interessanti

Iniziamo con le foto dell'ambiente.
Appena arrivo decido di cercare nel terreno qualche cerabide nella propria celletta. In realtà speravo di trovare altri Pangus scaritides, che però non si sono fatti vedere. Immagino siano già entrati in attività vagando sul terreno e riparandosi tra le sterpaglie in rifugi occasionali. Mi dovrò accontentare di due esemplari fino al prossimo inverno
Però ho messo due trappole nei punti più aridi, quindi magari me li ritrovo lì


Tra le poche specie che ancora sono nelle loro cellette vi sono gli onnipresenti Acinopus picipes che si incontrano anche a diversi centimetri di profondità. Subito sotto la cotica erbosa ci sono invece diversi Paederus e Calathus.


Vista dell'argine esterno destro del Reno in un punto piuttosto arido e coperto da euforbie.


Tana di tasso (?)


All'ingresso della tana trovo i resti di molti coleotteri. Soprattutto carabidi e Ocypus.


Dopo essermi liberato delle trappole decido di spostarmi sulla sponda per scortecciare qualche salice e pioppo.


Gli alberi inquisiti sono dei pioppi morti ma ancora in piedi e posti a pochi metri dalla riva.


Nel legno rinvengo il mio primo Gryllotalpa gryllotalpa
Trattandosi di un sub-adulto non l'ho raccolto, ma in primavera cercherò di raccoglierne al telo.



Per le restanti due ora mi sono messo a cercare in un enorme tronco caduto di salice, così ricco di specie che mi sono dimenticato di fare le foto

Domani però vi mostro quanto raccolto

Ciao

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