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marco villa
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Inviato: 25/04/2016, 21:15 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5570 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Tra la Valle della Canna e la pineta di San Vitale, qualche chilometro a nord di Ravenna e subito dopo la sponda settentrionale del fiume Lamone, si trova il più vasto prato umide dell'intero Adriatico settentrionale: la bassura del Bardello. Ammetto di esserci stato solo due volte, una in inverno e una in primavera, oggi. In effetti sembra una zona molto promettente poiché unisce caratteristiche del bosco (sono presenti "isolette" di vegetazione composta da salici, pioppi, querce, eccetera), della palude (nel mezzo vi è una zona quasi perennemente allagata con un vasto fragmiteto) e del prato xerico, con le parti più alte delle dune sabbiose che appaiono molto aride. Oggi purtroppo ho visitato l'area per appena un'oretta poiché aveva iniziato a piovere. Non appena sono arrivato alla macchina, puntualmente, è tornato il sole . In compenso ho trovato tanta roba a me nuova e sono riuscito a piazzare due trappole nelle porzioni più umide. Vista dell'area. Giovane pianta di Rhamnus frangula (= Frangula alnus) con le sue foglie caratteristiche. Tra qualche settimana, con un po di fortuna, spero di trovare qualche Oberea pedemontana su quei cespugli. Un fenomeno descritto da Pezzi (1996) e che ho potuto osservare anche oggi è la presenza di giovanissimi esemplari di Salix purpurea in mezzo al prato e che ogni anno vengono puntualmente sfalciati. In mezzo al prato ogni tanto vi sono alcune piccole "isolette" di vegetazione, con pioppi, querce, lecci, olmi, salici, eccetera. Abbondano tra gli alberi i caprifogli con le loro tipiche foglie. Lycaenidae su Orchis morio (det. Stagioni P.). Altro scorcio della vegetazione. Ogni tanto si incontrano queste specie di fossi con una ricca vegetazione acquatica. Sono in realtà le aree umide che si formano nell'intervallo tra una duna e l'altra. Vista dell'immenso prato. Orchis morio (det. Stagioni P.). Area impaludata con vasto fragmiteto. Sullo sfondo il settore nord della pineta di San Vitale. Domani le foto degli insetti.
_________________ “La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]
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gabrif
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Inviato: 25/04/2016, 21:20 |
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Iscritto il: 14/03/2009, 12:59 Messaggi: 3105 Località: Milano
Nome: Gabriele Franzini
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Falciare, falciare. Sai quante cose troveresti dentro al retino...
Ciao G.
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Lucanus tetraodon
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Inviato: 25/04/2016, 22:06 |
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Iscritto il: 30/12/2010, 11:51 Messaggi: 4471 Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
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Davvero un bel posto!
_________________ "L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere" Sir Robert Baden Powell
Giovanni Altadonna
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Julodis
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Inviato: 26/04/2016, 6:20 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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marco villa ha scritto: Altro scorcio della vegetazione. Su quegli scirpi ci potresti trovare qualche Aphanisticus. Invece sul caprifoglio potrebbe esserci l' Agrilus cyanescens.
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marco villa
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Inviato: 26/04/2016, 18:49 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5570 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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gabrif ha scritto: Falciare, falciare. Sai quante cose troveresti dentro al retino...
Ciao G. Dopo queste piogge ho preferito evitare. Però sono convinto anch'io che ci siano molte specie che pattugliano quelle Phragmites. Lucanus tetraodon ha scritto: Davvero un bel posto! Julodis ha scritto: marco villa ha scritto: Altro scorcio della vegetazione. Su quegli scirpi ci potresti trovare qualche Aphanisticus. Invece sul caprifoglio potrebbe esserci l' Agrilus cyanescens. Proverò a cercarli. Il periodo è idoneo?
_________________ “La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]
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marco villa
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Inviato: 26/04/2016, 19:17 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5570 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Come promesso, qualche foto delle specie. Vista d'insieme. Una Amara diversa dalle solite aenea. Ha le antenne completamente nere e le zampe bruno-rossastre. 5 mm ca. La mia prima Demetrias monostigma . Uno Stenolophus piccolino e dallo strano disegno. 5 mm ca. Questo mi sembra proprio un Anisodactylus poeciloides . I due Anthracus di seguito sembrano molto diversi esteriormente. Si sono però rivelati essere i soliti quarnerensis in quanto hanno 4-5 punti sulla III interstria. Speravo di trovare qualche Brachinus diverso dal solito ed invece mi sono capitati sempre il plagiatus (2) e nigricornis (8) . Solito Pterostichus (Pseudomaeseus) anthracinus hespericus? 15 mm ca. Dytiscidae (credo sia neosfarfallato, ma spero che almeno il colore sia piuttosto definitivo). 11 mm ca. Tasgius (Rayachelia) sp. Platydracus fulvipes .
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Julodis
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Inviato: 26/04/2016, 21:13 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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marco villa ha scritto: Julodis ha scritto: marco villa ha scritto: Altro scorcio della vegetazione. Su quegli scirpi ci potresti trovare qualche Aphanisticus. Invece sul caprifoglio potrebbe esserci l' Agrilus cyanescens. Proverò a cercarli. Il periodo è idoneo? Per gli Aphanisticus si, per gli Agrilus è ancora presto.
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marco villa
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Inviato: 26/04/2016, 21:16 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5570 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Julodis ha scritto: Per gli Aphanisticus si, per gli Agrilus è ancora presto. Ok, quando torno per ritirare le trappole proverò a sfalciare quelle erbe e il caprifoglio.
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gabrif
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Inviato: 26/04/2016, 21:57 |
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Iscritto il: 14/03/2009, 12:59 Messaggi: 3105 Località: Milano
Nome: Gabriele Franzini
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Ciao Marco, Lo "Stenolophus" è un Acupalpus elegans; e quello che somiglia un po' a un'Amara è un Pogonus, altro genere in cui per la specie lascio molto volentieri la parola ad altri... G.
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gomphus
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Inviato: 26/04/2016, 22:31 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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ciao marco gabrif ha scritto: ... quello che somiglia un po' a un'Amara è un Pogonus, altro genere in cui per la specie lascio molto volentieri la parola ad altri... pronti il Pogonus ha il pronoto molto largo alla base, poco meno della larghezza max (così da somigliare a un' Amara ) onde per cui Pogonus (Pogonus) riparius Dejean, 1828e il ditiscide non è immaturo, è fatto così... una specie tipica degli ambienti costieri salmastri Eretes sticticus (Linnaeus, 1767)
_________________ ***************** maurizio
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marco villa
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Inviato: 27/04/2016, 14:34 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5570 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Grazie ad entrambi per le identificazioni Si può confermare l'Anisodactylus?
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gabrif
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Inviato: 27/04/2016, 22:05 |
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Iscritto il: 14/03/2009, 12:59 Messaggi: 3105 Località: Milano
Nome: Gabriele Franzini
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Cita: Si può confermare l'Anisodactylus? Lì metallico c'è solo quello, non puoi sbagliare... Ciao G.
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marco villa
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Inviato: 28/04/2016, 15:24 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5570 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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gabrif ha scritto: Cita: Si può confermare l'Anisodactylus? Lì metallico c'è solo quello, non puoi sbagliare... Ciao G. Grazie
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marco villa
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Inviato: 11/08/2016, 13:43 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5570 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Domenica scorsa io, Nicola Cuffiani, Giorgio (Chalybion) e Bendazzi I. ci siamo recati presso l'argine del Lamone vicino al Bardello dove uno di noi aveva dei parenti disposti ad ospitarci per mezza giornata nel suo padellone. Il pomeriggio l'abbiamo passato a sfalciare, trovando molti interessanti ortotteri e qualche giovane Bacillus rossius, la sera invece abbiamo fatto una cacca al lume ricca di sorprese che si è protratta fino all'una circa. Ecco quanto raccolto. Un po' di cosette le abbiamo prese insomma Una delle bestie più interessanti è stata la Saperda carcharias, che cercavo da alcuni anni ma che non avevo mai incontrato. Ben 4 esemplari (uno ce l'ha Nicola) erano vaganti intorno alla tenda. Uno mi si era addirittura posato sui calzoni. Altra specie poco comune, almeno al nord: Arachnocephalus vestitus. Raccolto sfalciando. Il raro Epacromius coerulipes coerulipes! Seconda segnalazione per l'Emilia-Romagna di questa splendida specie legata ai salicornieti Al telo vi era una quantità impressionante di Hydrophilidi e Dytiscidi che formavano uno strato di alcuni centimetri sul terreno. Avremmo potuto raccoglierne alcune sporte piene! Nicola si è riempito non so quante provette, così io lo schernivo: finirai di prepararli di tra 10 anni, e di identificarli tra 50! Probabilmente non lo vedremo per un po' Io invece mi sono limitato a prendere i Dytiscidi, con 5-6 specie di varie dimensioni. Mi ha fatto piacere trovare qualche Agonum diverso dai soliti. Questi mi ricordano il throeyi. Ci siamo divertiti e gli obbiettivi sono stati tutti raggiunti e superati largamente Speriamo di ripetere l'esperienza, magari con qualche altro partecipante.
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Nicola
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Inviato: 11/08/2016, 14:20 |
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Iscritto il: 24/11/2015, 19:04 Messaggi: 986 Località: Marina Romea (RA)
Nome: Nicola Cuffiani
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Purtroppo Marco mi si è rovesviata la vaschetta in casa e ci sono andato con l'aspirapolvere x non farmi scoprire dai miei… Ma sono riuscito a recuperare qualcosa tra cui una decina di carabidini da 2/3 mm che so che ti piacciono .
_________________ Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita... (Inferno canto I)
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