Il cervo volante (
Lucanus cervus), conosciuto in Europa sin dall’antichità, ha da sempre affascinato generazioni di artisti e acceso la loro immaginazione.
Questa specie è già menzionata in alcuni testi che risalgono alla Grecia antica e la sua popolarità è da ricondursi alle svariate leggende mitologiche che lo hanno da sempre accompagnato e ai suoi presunti poteri magici (vedi:
Sprecher-Uebersax E., 2008. The Stag beetle Lucanus cervus (Coleoptera, Lucanidae) in Art and Mythology)
Nel corso del tempo il cervo volante si è lentamente sbarazzato dei vari significati simbolici che gli erano stati assegnati, per assumere una funzione descrittiva e decorativa, divenendo uno dei soggetti animali più favoriti da parte di numerosi artisti.
In molti quadri è così possibile scorgere qualche piccola immagine del nostro
Lucanus cervus.
Ma si deve al grande artista
Albrecht Dürer (Norimberga, 1471-1528) la prima realizzazione di un’opera d’arte davvero senza precedenti: un acquerello interamente dedicato ad un superbo maschio di questa specie.
Dürer fu un'artista decisivo nel portare avanti temi considerati minori al centro della rappresentazione, in un periodo in cui i suoi contemporanei consideravano gli insetti come le più infime creature viventi.
Il suo interesse prescientifico per la natura, storicamente paragonato a quello di Leonardo, lo portò a dedicarsi alla copia di soggetti vegetali e animali.
Scriveva: “L'arte è onnipresente in natura, e il vero artista è colui che riesce a portarla fuori”.
Abbandonando qualsiasi simbolismo, Egli riprodusse con una fedeltà davvero sorprendente per l’epoca (siamo nel 1505

) questo coleottero.
Questo quadro di Dürer rappresenterà per generazioni di artisti successivi un modello primario cui ispirarsi e un prototipo spesso copiato.
Il quadro è oggi conservato al
Getty Museum di Los Angeles.
Stag BeetleDürer, Albrecht
German, 1505