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Rossi P., Fauna Etrusca 1790 e Mantissa Insectorum 1792-94



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MessaggioInviato: 03/04/2009, 19:23 
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Pietro Rossi (1738-1804)

Fauna Etrusca 1790
Mantissa Insectorum (1792-1794)





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Pietro Rossi, nato a Firenze nell'anno 1738, si laurea a Pisa nel 1759 in filosofia e medicina.
Egli detiene un primato: fu il primo professore universitario di entomologia del mondo!
Infatti, dopo essere stato, dal 1762 al 1800, professore di Logica all’Università di Pisa, nel 1801 la stessa Università gli assegnò una Cattedra d'Istoria Naturale, coll'ordine che "si occupi particolarmente dell'Insettologia".
La Cattedra sarebbe stata in seguito abolita dopo la sua morte, avvenuta nel 1804.
Pietro Rossi può dunque a buon ragione essere considerato il primo entomologo moderno e certamente uno dei più grandi sistematici italiani.
Credo che a ciascuno di noi sia capitato, prima o poi, di imbattersi nel suo nome fra le specie del gruppo prescelto, avendo Egli descritto poco meno di 500 taxa, fra aracnidi ed insetti di ogni ordine.
Ho provato a cercarlo, sfogliando la checklist italiana è il suo nome mi è apparso di continuo accanto alle diverse specie :o
Solo a titolo di esempio, ne elenco qui alcune delle più note e a noi familiari.

ORTHOPTERA
Ephippiger perforatus Rossi, 1790; Pezotettix giornai (Rossi, 1794)

MANTODEA
Ameles spallanzania (Rossi, 1792)

ISOPTERA
Reticulitermes lucifugus (Rossi, 1792)

PHASMATODEA
Bacillus rossius (Rossi, 1788)

HETEROPTERA
Patapius spinosus (Rossi, 1790); Prostemma (Prostemma) sanguineum (Rossi, 1790); Adelphocoris vandalicus (Rossi, 1790); Coranus griseus (Rossi, 1790); Oncocephalus squalidus (Rossi, 1790); Micrelytra fossularum (Rossi, 1790); Geocoris (Geocoris) megacephalus (Rossi, 1790); Odontotarsus purpureolineatus (Rossi, 1790)....

NEUROPTERA
Italochrysa italica (Rossi, 1790); Megistopus flavicornis (Rossi, 1790);

DIPTERA
Toxophora maculata (Rossi, 1790); Usia aenea (Rossi, 1794); Bombylius elongatus Rossi, 1794; Desmatoneura nivea (Rossi, 1790)....

HYMENOPTERA
Corynis crassicornis (Rossi, 1790); Perithous divinator (Rossi, 1790); Hedychridium roseum (Rossi, 1790); Chrysis splendidula Rossi, 1790; Meria tripunctata (Rossi, 1790); Trogaspidia catanensis (Rossi, 1792); Isodontia paludosa (Rossi, 1790).......

STREPSIPTERA
Xenos vesparum Rossi, 1793

COLEOPTERA
Nebria psammodes (Rossi, 1792); Apotomus rufus (Rossi, 1790); Percus paykulli (Rossi, 1790); Carterus (Carterus) dama (Rossi, 1792); Ditomus clypeatus (Rossi, 1790); Licinus silphoides (Rossi, 1790); Chlaenius (Chlaenites) spoliatus (Rossi, 1790); Polistichus fasciolatus (Rossi, 1790); Zuphium olens (Rossi, 1790); Drypta dentata (Rossi, 1790); Brachinus (Cnecostolus) exhalans (Rossi, 1792); Hydaticus (Guignotites) leander (Rossi, 1790); Ocypus cupreus (Rossi, 1790); Trox hispidus niger Rossi, 1792; Chironitis irroratus (Rossi, 1790); Chironitis furcifer (Rossi, 1792); Hoplia dubia (Rossi, 1790); Agriotes litigiosus (Rossi, 1792); Cebrio dubius Rossi, 1790; Acmaeodera quadrifasciata (Rossi, 1790); Dermestes (Dermestes) fuliginosus Rossi, 1792; Ptinus (Gynopterus) variegatus Rossi, 1792; Nitidula flavomaculata Rossi, 1790; Henosepilachna elaterii (Rossi, 1794); Meloe (Coelomeloe) tuccius Rossi, 1792; Notoxus trifasciatus Rossi, 1792; Formicomus pedestris (Rossi, 1790); Vesperus luridus (Rossi, 1794); Trichoferus holosericeum (Rossi, 1790); Dorcadion etruscum (Rossi, 1790); Parmena unifasciata (Rossi, 1790); Calamobius filum (Rossi, 1790); Otiorhynchus (Otiorhynchus) armadillo (Rossi, 1792); Anisorhynchus barbatus (Rossi, 1792)........

LEPIDOPTERA
Semiaspilates ochrearius (Rossi, 1794); Phalacropterix apiformis (Rossi, 1790)

E questo è solo un elenco rappresentativo!!!



La celebrità in campo entomologico Pietro Rossi la ottenne attraverso due principali opere.

Nel 1790 pubblicò in due volumi la "Fauna Etrusca", in cui descrisse gli artropodi terrestri da lui raccolti in Toscana. Due anni dopo nuove specie comparvero nel primo volume della sua "Mantissa Insectorum", seguito dal secondo nel 1794. Queste opere divennero famose in tutta Europa, rappresentando il primo esempio di un ampio studio faunistico regionale contenente la descrizione di centinaia di nuove specie in gran parte valide ancor oggi.
La Biblioteca di Biologia animale dell’Università di Firenze conserva ancora i manoscritti originali.

ImmagineImmagine
Cliccare sulle immagini per accedere alle copie digitalizzate sul web


Purtroppo della sua collezione non è rimasta nessuna traccia, ma ci restano i suoi scritti e le sue descrizioni, accompagnate e integrate da tavole accuratamente dipinte.

Sul web non è stato ancora digitalizzato il secondo Volume della “Fauna Etrusca”, che era quello contenente le 10 Tavole a colori.

Sono riuscito, non senza fatica, a trovare quattro di queste tavole in altri siti, anche se presenti a bassa risoluzione, soprattutto la terza.
Ve le propongo ugualmente.



FAUNA ETRUSCA - 1790


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Dedica a Pietro Leopoldo, re di Ungheria e Boemia





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Tavola I




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Tavola III




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Tavola VIII




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Tavola IX





Le otto Tavole contenute nel secondo Volume di “Mantissa Insectorum” (1794) sono invece tutte consultabili a buona risoluzione.
Eccole, qui di seguito.




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cliccare sull'immagine per accedere alla copia digitalizzata sul web



Tavola I

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Tavola II

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Tavola III

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Tavola IV

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Tavola V

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Tavola VI

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Tavola VII

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Tavola VIII

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BACCETTI B., POGGI R. 2001 - Pietro Rossi, naturalista toscano del ’700. pp. 7-38. In: Accademici e qualche precursore - uno sguardo retrospettivo sull’entomologia italiana. Accademia Nazionale Italiana di Entomologia, Firenze, 554 pp.

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MessaggioInviato: 03/04/2009, 19:52 
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Beh, la tavola 10 della "Fauna Etrusca" la posso aggiungere io! E non proviene dal Web.
20-Rossi2.jpg



Il lavoro di Baccetti e Poggi (2001) non lo conoscevo e :devil: :x :sick: non conoscevo neanche il volume. Lo devo assolutamente cercare.

Roberto :to:

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MessaggioInviato: 03/04/2009, 20:03 
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Hemerobius ha scritto:
Beh, la tavola 10 della "Fauna Etrusca" la posso aggiungere io! E non proviene dal Web.
Il lavoro di Baccetti e Poggi (2001) non lo conoscevo e :devil: :x :sick: non conoscevo neanche il volume. Lo devo assolutamente cercare.

Roberto :to:


Grande Roberto :ok:
In effetti nenach'io possiedo il volume citato e speravo potessi avercelo tu :(
Se trovi il modo per procurarselo, fammi un fischio, interesserebbe molto anche a me ;)

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MessaggioInviato: 15/05/2009, 11:23 
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Mentre altrove, in questo stesso forum, si discute sulla paternità da attribuire ad alcune delle specie riportate da Gené nel suo "De quibusdam insectis Sardiniae", desidero sottoporvi un caso a mio avviso emblematico, di cui sono venuto a conoscenza da pochissimo e da cui possono trarsi una serie di considerazioni, che mi piacerebbe discutere con voi.
Veniamo ai fatti. ;)
Prima di partire, alla volta di EntoModena, ho telefonato al carissimo Roberto Poggi, (scocciandolo ;) ) pregandolo ancora una volta, di soddisfare le mie curiosità e di portare per me a Modena un estratto del suo lavoro, pubblicato insieme a Baccio Baccetti, sulla figura e le opere di Pietro Rossi (vedi più su citazione bibliografica).
Roberto ha pazientemente fotocopiato il lavoro e me lo ha passato sabato scorso a Modena: non posso che ringraziarlo pubblicamente ancora una volta :)
Ho letto con interesse le attente e puntuali osservazioni di Roberto, che ha passato al setaccio le opere di Pietro Rossi e che fornisce alla fine un elenco dei taxa ancora validi delle specie da lui descritte (in totale Rossi descrisse 554 specie nuove, di cui 194 sono ritenute valide ancora oggi).
In particolare ha attirato la mia attenzione una nota a piè pagina (pag. 25) di Roberto.
Si parla di una specie notissima a tutti gli entomologi (e non solo) e attribuita a Pietro Rossi: l'omottero Cercopis vulnerata.
Tanto famosa da avere (caso raro) anche un nome in italiano: sputacchina!
Se la cercate nella checklist o in faunaeur o (quasi) ovunque, troverete: Cercopis vulnerata Rossi, 1807.
Che c'è di strano?, direte voi. Beh, qualcosa di strano c'è, visto che tutte le specie di Rossi sono del 1788, 1790, 1792, 1793 e 1794, anni di pubblicazione dei suoi lavori più importanti e soprattutto che nel 1807 il "nostro" Rossi (1738-1804) era alquanto defunto e nessuna opera postuma fu mai pubblicata :roll:
La spiegazione a questi strani fatti ce la danno prima Baccio Baccetti a pag.16, dove scrive:
"...la dimostrazione maggiore dell'interesse che la "fauna etrusca" suscitò nel mondo scientifico d'Europa fino dal suo comparire è data dal fatto che cinque anni dopo, e cioè nel 1795, Hellwig e illiger ne iniziavano una nuova edizione che, peraltro, per le numerose aggiunte apportate dagli editori senza chiare indicazioni di località di cattura, non risulta minimamente migliorata rispetto a quella livornese del 1790, curata dal Rossi stesso..."

Lo stesso Illiger, da solo, curò, nel 1807, l'edizione del secondo volume della Fauna Etrusca:

Illiger, J. C. W. 1807: Fauna Etrusca sistens Insecta quae in provinciis Florentina et Pisana praesertim collegit Petrus Rossius. Tomus II cum IX Tab. iterum edita et annotatis perpetuis aucta a D. Carolo Illiger. - Helmstadii, C. G. Fleckeisen 2 : VIII+511 p., col. Taf. I-XI

Ecco allora cosa scrive Roberto Poggi nella sua nota:

"Per quanto riguarda la specie di Homoptera Cercopis vulnerata, attribuita da molti a "Rossi, 1807", essa non risulta descritta nè nella Fauna etrusca né nei due volumi della Mantissa Insectorum ed è quindi da attribuire ad Illiger, autore del secondo volume della versione "tedesca" di Fauna e Mantissa, pubblicato giusto nel 1807, tre anni dopo la morte di Rossi"

Ecco svelato l'arcano ;)

Da questi fatti vengono fuori:

Una riflessione. Spesso tutti noi siamo portati a ricopiare pedissequamente un dato senza sottoporlo ad una nostra minima revisione critica (a nessuno mai, fra gli specialisti del gruppo e non solo, era saltata all'occhio, questa data, 1807, totalmente lontana da quelle classiche di Rossi?)

Una considerazione. La maggior parte dei contributi specialistici, checklist, cataloghi e quant'altro pubblicati dopo il 2001 (cioè dopo che Poggi ha reso noto questo errore di attribuzione) continuano a portare Rossi come Autore, ignorando di fatto questa fondamentale informazione. Sono probabilmente giustificati dal fatto che non è facile venirne a conoscenza, essendo contenuta in una nota di un lavoro pubblicato su un Volume pochissimo noto.
Si sente perciò, a mio avviso, l'esigenza di un organismo ufficiale, una fonte continuamente aggiornata (cosa possibile solo sul web) da consultare e a cui comunicare i risultati delle proprie indagini nomenclatoriali, affinchè, come in questo caso, vengano facilmente a conoscenza di tutta la comunità scientifica e non restino relegate fra le migliaia di pagine (e di note) che ogni anno vedono la luce in campo entomologico!
A dire il vero qualcuno riporta la specie col corretto Autore, primo fra tutti l' ION (Index to Organism Names), ma regna comunque un gran ca...os.
Per esempio, in questo sito, viene riportato: Cercopis vulnerata Illiger in Rossi, 1807. Secondo voi è corretto? Personalmente scriverei solo: Cercopis vulnerata Illiger, 1807.

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MessaggioInviato: 15/05/2009, 22:26 
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:gh: Lo dico sempre io che molte cose vengono determinate dalla pigrizia!

Comunque Illiger è l'editore di un'opera di Rossi che rimane l'autore di Fauna Etrusca.
Molte edizione del Systema Naturae di Linneo hanno un editore, ma l'autore rimane Linneo!
Io userei preferenzialmente Illiger in Rossi, in subordine Illiger, certo non Rossi!
Secondo me infatti il caso rientra in questo (da "Authorship of Scientific (Latin) Names of Animals" di I. M. Kerzhner):
Cita:
Principal and subsidiary authors. If the authorship is specified in the title of the publication as “Ivanov (with participation of Petrov),” only Ivanov can be considered the author; the citation of authorship of names will thus be made simpler.
Example. The title of the paper by Becker (1913) reads “Th. Becker (unter Mitwirkung von P. Stein).” If we assume that the author of the publication is Becker names established in it will be cited as Becker or Stein in Becker (but not Becker in Becker et Stein; Stein in Becker et Stein).


Ciao Roberto :to:

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MessaggioInviato: 22/09/2010, 21:31 
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Sul sito Animalbase è stata da qualche giorno (17 settembre) resa disponibile la copia digitalizzata del secondo Volume della "Fauna Etrusca", contenente ben 10 Tavole a colori :hp:
Ecco il collegamento:

Rossi, P. 1790. Fauna Etrusca sistens insecta quae in povinciis Florentina et Pisana praesertim collegit Petrus Rossius. Tomus secundus. - pp. [1], 1-348, Tab. I-X [= 1-10]. Liburni. (Masi).

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MessaggioInviato: 20/05/2013, 8:49 
 
esiste da qualche parte la digitalizzazione dell'edizione di Illiger del primo volume?


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Una novità ed un appello (al nostro caro Velvet Ant):
- in rete sono disponibili anche i due volumi della Fauna Etrusca editati da Illiger nel 1807, il primo grazie a Google Book, il secondo grazie alla Bayerische Staats Bibliothek.
- Marcello, non è possibile mettere a disposizione la scannerizzazione del lavoro di Poggi e Baccetti? Io non sono riuscito ad averlo e se entrassi in possesso delle fotocopie molto volentieri ne farei il pdf (oppure molto volentieri scaricherei il pdf :gh: ).

Roberto :to:

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Hemerobius ha scritto:
Una novità ed un appello (al nostro caro Velvet Ant):
....Marcello, non è possibile mettere a disposizione la scannerizzazione del lavoro di Poggi e Baccetti? Io non sono riuscito ad averlo e se entrassi in possesso delle fotocopie molto volentieri ne farei il pdf (oppure molto volentieri scaricherei il pdf :gh: ).

Roberto :to:


Posso, tempo permettendo (sono 32 pagine), provare a fare io stesso il pdf.
Pensi poi che si possa rendere pubblicamente disponibile senza...problemi?

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MessaggioInviato: 04/08/2013, 21:20 
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In queste cose un margine di dubbio rimane sempre, per sicurezza diciamo di no.

Roberto :to:

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