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Lea Grandi Fioresi



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 Oggetto del messaggio: Lea Grandi Fioresi
MessaggioInviato: 21/10/2011, 14:41 
 

Iscritto il: 14/04/2011, 12:21
Messaggi: 875
Nome: Rinaldo Nicoli Aldini
Il mio esordio nel ‘Forum degli Entomologi italiani’ è per ricordare una persona che ha dato un contributo di pregio all’iconografia entomologica, anche se in modo molto - anzi, troppo - discreto, pressoché completamente anonimo, sicché, per lo meno in questo campo, la sua opera rischia di passare ingiustamente sotto silenzio. Mi riferisco alla prof.ssa Lea Grandi Fioresi, scomparsa la settimana scorsa. Non la conoscevo personalmente, ma solo di fama. Probabilmente pochi dei frequentatori del ‘Forum’ e più in generale degli entomologi italiani viventi, professionisti o amatori, hanno sentito parlare di lei. Era sorella della prof.ssa Marta Grandi (che fu nota studiosa di Efemerodei, libera docente in Entomologia e insegnante di materie scientifiche nelle scuole superiori) e figlia del rinomato pittore bolognese Garzia Fioresi (nome d’arte di Alfredo Grandi, fratello dell’entomologo di fama mondiale Guido Grandi) e di Paola Fiori (professoressa di disegno a Bologna e a sua volta figlia dell’entomologo Andrea Fiori). Accenno alle sue ascendenze per evidenziare il fatto che nel ‘DNA’ di Lea Grandi Fioresi e nell’humus famigliare in cui crebbe vi erano sia talento artistico sia propensione per l’entomologia. Tuttavia, a differenza della sorella Marta, Lea studiò lettere e si dedicò alla storia dell’arte. Parte di queste notizie le ho tratte dalla commemorazione che nel 1984 il prof. Rodolfo Zocchi dedicò allo scomparso prof. Giorgio Fiori, entomologo allievo di Guido Grandi e cugino di Lea Grandi, in quanto anch’egli nipote di Andrea Fiori. Oltre a ricordare che la famiglia Fiori fu ricca di valenti naturalisti, Zocchi scrisse anche che “Lea dai genitori ereditò la sensibilità per l’arte figurativa e disegnò quegli insetti che Grandi utilizzò in parte nella sua ‘Introduzione all’Entomologia’”. E’ l’unico scritto entomologico in cui, a mia conoscenza, sono state spese due parole sull’attività di Lea Grandi come illustratrice.
Non ne ho trovato invece il nome né nell'"Introduzione allo studio dell'entomologia" di suo zio Guido, né in altre pubblicazioni dello stesso Autore o di allievi della sua ‘scuola’ che eventualmente abbiano beneficiato delle doti artistiche di lei. In quei decenni (verso e attorno alla metà del Novecento) l’entomologia anche in campo agrario era ampiamente orientata allo studio morfologico-descrittivo degli insetti; l’illustrazione delle proprie ricerche, visti i limiti delle tecniche fotografiche, richiedeva il ricorso anche a disegni, sia di dettagli, sia di esemplari in toto. Non è dato sapere quanti siano stati i disegni entomologici realizzati da Lea Grandi per l’illustre zio o per altri entomologi, anche perché alcuni allievi di Guido Grandi i loro soggetti di studio li disegnavano con abilità da soli, e in parte li riconosciamo pure nei due ponderosi volumi dell’opera del Maestro sopra citata. Illustrazioni di elevata qualità contribuivano non poco al pregio dei lavori di entomologia e dei volumi e periodici che li ospitavano, inoltre Guido Grandi indubbiamente univa all’elevato rigore scientifico un gusto estetico esigente; quindi anche l'apporto iconografico della prof. Lea dovette essere da lui alquanto incoraggiato e apprezzato.

ImenottMirmosMyrmosabrunneipesFemmina(daInvrea,dis.LeaGrandi)_rid.jpg


ImenottMirmosMyrmosamelanocephalaMaschio(daInvrea,dis.LeaGrandi)_rid.jpg



Sono di Lea Grandi, ad esempio, due splendidi disegni a china raffiguranti Imenotteri Mirmosidi, riprodotti nel relativo volume della Fauna d’Italia del marchese Invrea (la qualità delle due scansioni che qui accludo rende solo parzialmente i pregi dell’esecuzione; chi desidera apprezzarli appieno consulti il volume); almeno in questo caso, per fortuna, la ‘paternità’ fu doverosamente indicata in didascalia. Osservando lo stile e la qualità di questi due lavori, difficilmente eguagliabili, è facile intravvedere, in un buon numero dei disegni a china presenti nell’”Introduzione” suddetta nonché in altre opere di Guido Grandi (si veda ad esempio il volume “Studi di un entomologo sugli Imenotteri superiori”) e forse anche di suoi allievi, la mano della prof.ssa Lea, a mio parere inconfondibile per la sicurezza, la finezza e l’andamento del tratto, il sapiente uso del chiaroscuro e la maestria nel rendere le diverse lucentezze, opacità, microsculture tegumentali, pelurie, peli, setole, ecc.: sono dei piccoli capolavori. I suoi soggetti dovettero essere principalmente Imenotteri, il gruppo prediletto da Guido Grandi. Non so se Lea Grandi Fioresi abbia dato saggio delle sue doti di artista anche al di fuori dall’impegno nell’iconografia entomologica, ma desidero concludere auspicando che il suo nome e l’attività di illustratrice, condotta con tanto talento e dedizione e con altrettanta riservatezza, lontano dai riflettori, non cadano nell’oblio ma restino vivi nel ricordo ed abbiano il riconoscimento che loro spetta. Un ritratto fotografico di Lea Grandi assieme alla sorella si trova nel sito internet “Scienza a Due Voci” dell’Università di Bologna, alla voce “Marta Grandi”.

Nicarinus


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 Oggetto del messaggio: Re: Lea Grandi Fioresi
MessaggioInviato: 21/10/2011, 15:39 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30
Messaggi: 7102
Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Conosco bene questi due splendidi disegni che ritraggono due specie oggi comprese nella famiglia Mutillidae (Subfam. Myrmosinae).
Quelli presenti in Fauna d'Italia (Vol. V, 1964 - Mutillidae e Myrmosidae a cura di F. Invrea) sono però delle riproduzioni ridotte dei due disegni originali, comparsi per la prima volta nel 1952 a corredo del lavoro di F. Invrea "I Mirmosidi d'Italia" (Memorie Società entomologica italiana, Genova, 31: 5-21).
In questo contributo i disegni sono presentati a tutta pagina e la loro perfezione risalta in modo ancor più evidente.
Devo notare che, almeno in questo caso, non furono subito riconosciuti alla prof.ssa Lea Grandi Fioresi i meriti che le sarebbero spettati.
Infatti i due disegni apparsi nel lavoro del 1952, a differenza di quelli poi riprodotti nella Fauna d'Italia e mostrati prima di Rinaldo, non riportano alcuna indicazione sul loro Autore e, nella parte dedicata ai ringraziamenti, il Marchese Fabio Invrea così scrive nell'introduzione, senza altro aggiungere: "...devo infine esprimere la più calda riconoscenza all'illustre Prof. Guido Grandi, Direttore dell'Istituto di Entomologia dell'Università di Bologna, per le belle riproduzioni di due Myrmosa che adornano il presente lavoro, i cui disegni originali, di rara perfezione, egli ha voluto fare eseguire nel suo Istituto..."

_________________
:hi: Marcello Romano


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 Oggetto del messaggio: Re: Lea Grandi Fioresi
MessaggioInviato: 21/10/2011, 19:27 
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:17
Messaggi: 1025
Località: Roma
Nome: Agostino Letardi
Nicarinus ha scritto:
Il mio esordio nel ‘Forum degli Entomologi italiani’ è per ricordare una persona che ha dato un contributo di pregio all’iconografia entomologica ....snip...
Nicarinus


Mi si concenda un particolare "grazie" e "complimenti" all'amico Rinaldo per un così bell'esordio!!!! :ok:

:lov2:

_________________
agostino letardi
http://neurotteri.casaccia.enea.it


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 Oggetto del messaggio: Re: Lea Grandi Fioresi
MessaggioInviato: 21/10/2011, 20:11 
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:07
Messaggi: 1706
Località: W-Mediterraneo
Nome: Davide Badano
Benvenuto Rinaldo!!! (Anche se poi sei iscritto da tempo!)


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 Oggetto del messaggio: Re: Lea Grandi Fioresi
MessaggioInviato: 21/10/2011, 22:03 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
Messaggi: 5642
Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Rinaldo, che saluto calororsamente, aveva voluto anticiparmi di questo suo argomento. La mano di Lea Grandi la rivedo in molte figure dello zio (e di suoi collaboratori), che però, a dire della mia maestra e sua allieva Maria Matilde Principi, aveva un'ottima mano come tutta la famiglia. Proverbiale era anche l'abilità di Giorgio Fiori: qui a Sassari ne rimane ancora il ricordo e qualche aneddoto. Credo le fossero affidati i disegni "fotografici" più complessi usciti dall'Istituto di Entomologia di Bologna.

Roberto :to:

_________________
verum stabile cetera fumus


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