Forum Entomologi Italiani

Mi sembra doveroso che in questa sezione del Forum vi sia una menzione anche per l'illustratore bresciano Gianbattista Bertelli (1922-2001), che ho conosciuto personalmente. Era anche pittore e restauratore. Nell'illustrazione scientifica e in particolare naturalistica è stato nella seconda metà del Novecento una figura di primaria importanza e di rilevanza internazionale. Di recente ne ho ricordato l'impegno e il talento anche nell'illustrazione entomologica con un articolo pubblicato in Entomata, la Newsletter della Società Entomologica Italiana. Ne allego il pdf e riporto qui sotto alcune illustrazioni tratte dall'articolo - compreso un ritratto fotografico dell'artista -, senza ripeterne le didascalie.

Bellissime illustrazioni, di una veridicità impressionante.

_________________
Marco
"Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguire."
François-René de Chateaubriand

Bel ricordo!
Ho conosciuto Bertelli quando da giovane frequentavo il Museo di St. Nat di Brescia, allora ospitato in uno stanzone del complesso di Santa Giulia. Veniva spesso da Blesio (f.f. di Direttore) a farsi dare esemplari da disegnare e a chiedere poi un parere sui suoi disegni. Sono stato un paio di volte nel suo studio in piazza Tebaldo Bruciato ad ammirare i suoi quadri.
Mario

Bravissimo, stupende illustrazioni!

_________________
Francesco Izzillo

Fantastico!
Hai fatto benissimo a ricordarlo, io non lo conoscevo affatto!

Da quello che vedo le sue opere sono tanto spettacolari quanto quelle di Gabriele Pozzi

Molte grazie per la segnalazione, davvero molto interessante.
Non conoscevo il personaggio

Talento prodigioso e tecnica straordinaria.

Pur nei rispettivi ambiti, diversissimi, noto la predilezione per la "chiave alta", la selezione dei toni che slitta verso il chiaro e la scontornatura su fondo chiarissimo, che un poco lo accomuna al gusto di Andrea Hallgass in fotografia.

Per me una scoperta, mi piacerebbe possedere un libro illustrato da questo artista. A.

Ringrazio tutti per i favorevoli commenti. L'artista Bertelli li merita appieno.
Il libro illustrato da Gb. Bertelli più facile da reperire sul mercato del 'fuori catalogo' ancor oggi è senz'altro, tra quelli di argomento entomologico, "Il mondo degli insetti" di A. Zanetti, che anche di recente ho visto su una bancherella dell'usato, e che credo facilmente reperibile per l'acquisto anche tramite internet, ad esempio cercando in 'Maremagnum'. Ma anche gli altri libri mediante internet non sono introvabili.

Nicarinus

Come spesso accade, la conoscenza di certi talenti resta confinata a chi ha frequentato l'artista o a chi si è imbattuto nella sua opera, magari casualmente, e l'incontro casuale ha sortito la curiosità di saperne di più.

A me per almeno due volte è andata grossomodo così. Conobbi Andrea Halgass a una qualche cena, e da lì partì l'ammirazione per la sua opera. Mi ci vollero un paio di bicchieri, quella sera, per ricollegare il suo nome alle magnifiche fotografie che già conoscevo per averle viste sul forum.

Con un altro artista straordinario, Mark Russell, andò che passammo assieme una buona settimana di caccia ed apprezzai questo taciturno inglese (in realtà è sudafricano, espatriato perché le sue opinioni sull'apartheid, negli anni '70, non erano molto gradite).
Si girava per la Grecia con un vecchio camper (1993), con Enzo Colonnelli, Josef Jelìnek ed appunto Mark Russell. Scoprii solo dopo che l'uomo era un formidabile illustratore scientifico, quando ebbi per le mani un suo libro autopubblicato in cui disegnava (ma non solo, era un vero e proprio lavoro con chiavi dicotomiche ed una messa a punto tassonomica) un sottogenere di Apion.

Ancor oggi, se la depressione mi minaccia, apro quelle pagine e me ne beo.

Potenza dell'arte, che certi schivi personaggi alimentano e mantengono viva per tutti noi.

Ciao, A.

Andrea, se non l'hai già visto ti segnalo questo post su Mark Russell e i curculionidi (il link temo non funzioni più, ma cercando su youtube si dovrebbe trovare).

_________________

---

Silvano

Il video lo avevo visto anni fa, ma avendo conosciuto Mark di persona mi sembra di ricordare che mi parve un tantino
paludato, forse inadeguato. Ho chiarissimo il ricordo della velocità con cui scomparivano le bocce di retisna chiacchierando con lui Enzo e Josef nel camper a notte alta, fuori concerti di grilli.
Ci dava dentro, poi al mattino fresco come una rosa zompava in bici e pedalava via.

Caro Silvano e cari tutti,

rispondo sia qua che là (in entrambi i post in cui si parla di Mark Russell), così sono sicuro che si legga il poco che ho da aggiungere a quanto già detto. La tecnica: matite, china, acquerello sicuramente, ma credo pure aerografo.

Non sono un curculionidologo, nessuno è perfetto.

Sono invece uno dei pochi felici detentori di una copia (n° 135 su 500) del suo "Apionidae of the Western Palaearctic Vol. 1, Introduction and Synopsis of Tribes, Crocodile Press, Peterborough 2001"

Le specie raffigurate sono quindici, il formato dell'opera è spropositato: 32,5 x 46. Centimetri.
In biblioteca non si sa come metterlo in verticale, infatti lo conservo in orizzontale (e prende più polvere, dannazione).

Merita tutto lo spazio che occupa, e contiene un capitolo dedicato alle sue fonti di ispirazione nel lavoro di illustratore, cioè cita i suoi predecessori prediletti, ma non si diffonde molto sulla tecnica impiegata da lui stesso. Si limita a chiarire alcuni dettagli sul modo in cui ha utilizzato lo stereo e come ha fatto a rispettare le proporzioni (banalmente, un oculare micrometrico).

Successivamente Mark si è convertito a un formato più ridotto (e commerciabile), ma quel primo libro resta insuperato.

Le cartoline purtroppo non rendono minimamente giustizia all'impressionante qualità dei suoi lavori.

Egli stesso nel libro li chiama "paintings", ed ha perfettamente ragione. E' arte, non c'è altra parola.

A.