Forum Entomologi Italiani http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/ |
|
Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=639&t=544 |
Pagina 1 di 2 |
Autore: | Dilar [ 18/03/2009, 17:27 ] |
Oggetto del messaggio: | Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
In CKmap è segnalata per la prima volta in Italia la presenza di Lethocerus patruelis (Stal, 1854) [Heteroptera, Belostomatidae]. Nell'opera è riportata un unica segnalazione per l'Abruzzo in provincia di Pescara. Vi sono stati ulteriori ritrovamenti di questa specie? In Italia è alloctono o, nonostante le più che cospicue dimensioni, è passato totalmente inosservato? (o vi sono altre spiegazioni?) Da un pò di tempo mi sono sorti questi quesiti; spero che gli eterotterologi del forum mi aiutino a trovargli una risposta. Ciao Davide |
Autore: | Loriscola [ 18/03/2009, 17:56 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) in Italia |
Io non sapevo neanche cosa fosse il Lethocerus....ma dopo aver riscontrato che si tratta del grosso "cimicione" acquatico, posso solo dirti che ad Entomodena di un paio di anni fa, parlando di vari ritrovamenti esotici, venne fuori tra una Phoracanta ed una Anoplophora...anche questa bestiola...e mi rivelarono proprio di averla rinvenuta in Abruzzo. Purtroppo non ricordo assolutamente che fosse il mio interlocutore ![]() Su zipcode viene citata in Europa, solo per la Romania.... Loris |
Autore: | eremicus [ 19/03/2009, 22:18 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) in Italia |
Mi sono noti tre o quattro reperti della fascia adriatica fra Abruzzo e Puglie, tutti relativamente recenti, al massimo una decina d'anni fa. La questione se si tratti di singoli esemplari provenienti in volo dai Balcani (sono ottimi volatori!) o individui di popolazioni stabilmente insediate sul territorio italiano è tuttora irrisolta. Che io sappia, tutti gli esemplari raccolti sinora sono infatti soltanto adulti attratti dalla luce. |
Autore: | Dioli [ 20/03/2009, 19:52 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
Hai perfettamente ragione Attilio, anch'io ho visto del materiale proveniente dalle Puglie e catturato sotto i lampioni. Sono propenso a credere che si tratti di individui che attraversano il tratto di mare tra l'Italia e l'Albania (dove la specie è presente al lago di Scutari) a bordo delle navi, a loro volta illuminate. Infatti, durante la traversata, vidi io stesso molti insetti sotto le lampade della nave in alto mare, al punto che dovetti mettere - come località di ritrovameento il... traghetto stesso ![]() |
Autore: | Dilar [ 20/03/2009, 23:08 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
Grazie! Avevo letto che sono potenti volatori e della loro forte attrazione per le luci (in America sono anche noti con l'infelice nome di "electric light bugs"), per cui l'ipotesi di Paride mi sembra convincente. Però già la località riportata in CKmap non è costiera. Mi sa che occorrono ulteriori ricerche... |
Autore: | halobates [ 20/03/2009, 23:33 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
![]() Mi sono tolto anch'io un peso ! ![]() ![]() |
Autore: | Hemerobius [ 21/03/2009, 9:25 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
Ma una foto od un disegno della bestiola qualcuno ce l'ha ? il curiosissimo Roberto ![]() |
Autore: | Dilar [ 21/03/2009, 11:15 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
Queste sono le uniche foto decenti trovate nel web, tutto sommato è un belostomatide "classico": http://www2.nrm.se/en/het_nrm/p/lethoce ... uelis.html (foto del Tipo) http://www.koleopterologie.de/heteropte ... idert.html Rientra a buon diritto tra i più grandi insetti d'Europa ed è un temibile predatore acquatico. Ciao! |
Autore: | Dilar [ 21/03/2009, 20:07 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
eremicus ha scritto: Ultima considerazione: soltanto quando saranno raccolte delle larve, potremo considerare che il Lethocerus si è stabilmente insediato sul territorio italiano. Ovviamente! Sono sicuro che questa interessante questione avrà fatto venire in mente a Roberto una nostra vecchia conoscenza, anch'essa buona volatrice e amante delle luci... ![]() |
Autore: | eremicus [ 29/03/2009, 9:56 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
Ritorno sull'argomento del Lethocerus perché ho ricevuto la seguente segnalazione bibliografica: Convertini S., 2008. Occasionali catture di Lethocerus niloticus Stal (Belostomatidae) in Puglia. Foglie, 17 del 10/10/2008. Per quanti tentativi abbia fatto, però, non sono riuscito a trovare il lavoro né il periodico su cui è pubblicato. Mi rivolgo agli amici del Forum nella speranza che qualcuno sia in grado di aiutarmi a rintracciarlo. Nota: L. niloticus è un sinonimo di L. patruelis. |
Autore: | Dioli [ 07/12/2009, 4:11 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
L'articolo citato (Convertini S., 2008 Foglie, n° 17 ) non credo che costituisca pubblicazione scientifica. Questo poster, invece, pubblicato negli atti del XXII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia, Ancona 15-18 Giugno 2009, costituisce (assieme al dato della check-map) elemento probante. Ecco cosa dice: OCCASIONALI CATTURE DI LETHOCERUS NILOTICUS STÅL (HEMIPTERA, BELOSTOMATIDAE) IN PUGLIA. S. Convertini Dipartimento di Biologia e Chimica Agro-Forestale ed Ambientale DiBCA Sez. Entomologia e Zoologia. Università degli Studi di Bari. E-mail: stefano.convertini@libero.it Nel corso degli ultimi dieci anni abbiamo catturato in Puglia diversi esemplari di Lethocerus niloticus Stål (Hemiptera, Belostomatidae). Grazie all’ultima cattura è stato possibile allevare l’eterottero in un acquario, documentando alcune fasi della sua vita. Il L. niloticus è stato alimentato utilizzando Gambusia sp. e Carassius auratus immessi nell’acquario mano a mano che venivano predati. All’interno del genere Lethocerus, la specie niloticus è facilmente riconoscibile per il largo e robustissimo corpo appiattito, che può essere lungo fino a 8 cm, con zampe anteriori raptatorie e posteriori natatorie. L’addome presenta un’appendice respiratoria caudale retrattile. Le antenne sono corte, di forma irregolare e con processi laterali sul secondo, terzo e quarto segmento; a riposo sono tenute nascoste in scanalature sotto gli occhi. L’unghia del pretarso, poco arcuata e priva di processi, aggiunge un elemento in più che permette di distinguere il genere Lethocerus dai vicini generi Belostoma e Adebus, La femmina depone 3-4 volte all’anno, circa 160 uova per ovatura, abbandonando i germi alla superficie dell’acqua o sulle piante acquatiche. Sebbene i Lethocerus siano degli abili nuotatori, cacciano mettendosi in agguato sott’acqua, aggrappati alla vegetazione spontanea o ad altri supporti, nell’attesa di ghermire una preda che passi loro abbastanza vicina. Il Lethocerus, si nutre di vari organismi acquatici, ed è capace di catturare anche prede di dimensioni maggiori della sua di duo o tre volte. Tale abilità, risiede nella forza e nell’aggressività di questa cimice, ma anche nell’effetto paralizzante derivante dalla tossina iniettata con la saliva. Durante i tre mesi di vita in cattività, il nostro esemplare ha catturato e si è nutrito di decine di pesci mostrandosi molto attivo ed aggressivo. Ha smesso di nutrirsi, solo pochi giorni prima di morire. Fino ad ora in Puglia, sono stati catturati solo maschi. L’eventuale presenza di femmine sarebbe preoccupante, vista la prolificità e l’attitudine predatoria della specie. L’acclimatazione di questo grosso Eterottero all’interno di parchi ed oasi naturali, sarebbe assai preoccupante per la minaccia portata alle specie endemiche, come il rospo smeraldino (Bufo viridis) ed alle Gambusia, agenti di controllo biologico classico. ...si osservi il curioso concetto che l'Autore ha di "endemismo" ![]() |
Autore: | AleP [ 30/12/2009, 19:11 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
Ciao mi accordo nel ringraziare per aver chiarito anche a me il dubbio. Il "Belostoma" e' per me un mito fin da piccolo e vederne una specie citata dalla CKmap per il territorio italiano mi aveva colpito! Concordo con i commenti (o meglio i no comment) sulla definizione di endemica affibbiata alla Gambusia! Un saluto |
Autore: | Maurizio Bollino [ 30/12/2009, 20:17 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
Dioli ha scritto: L’acclimatazione di questo grosso Eterottero all’interno di parchi ed oasi naturali, sarebbe assai preoccupante per la minaccia portata alle specie endemiche, come il rospo smeraldino (Bufo viridis), ed alle Gambusia, agenti di controllo biologico classico.[/i][/size] ...si osservi il curioso concetto che l'Autore ha di "endemismo" ![]() Magari si è solo dimenticato una virgola, che avrebbe cambiato il senso della frase, limitando il concetto di endemismo al Bufo viridis..... |
Autore: | Dioli [ 18/02/2010, 1:02 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Lethocerus patruelis (Stal, 1854) (Belostomatidae) in Italia |
Maurizio Bollino ha scritto: Dioli ha scritto: L’acclimatazione di questo grosso Eterottero all’interno di parchi ed oasi naturali, sarebbe assai preoccupante per la minaccia portata alle specie endemiche, come il rospo smeraldino (Bufo viridis), ed alle Gambusia, agenti di controllo biologico classico.[/i][/size] ...si osservi il curioso concetto che l'Autore ha di "endemismo" ![]() Magari si è solo dimenticato una virgola, che avrebbe cambiato il senso della frase, limitando il concetto di endemismo al Bufo viridis..... ... di fronte all'affermazione che al Bufo viridis si debba applicare il concetto di "endemismo" resto basito. Magari ho perso qualche passaggio relativo a recenti studi sugli anfibi italiani, e chiedo venia in anticipo, ma i miei testi (compresa Faunaeur.org) accreditano per questa specie una distribuzione dalla Svezia al N-Africa con una espansione impressionante verso oriente. |
Pagina 1 di 2 | Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ] |
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group http://www.phpbb.com/ |