Melanophila acuminata (De Geer, 1774) Canada, Manitoba, Winnipeg, 2.VII.1985, I. S. Askevold legit
13,5 mm
Questa è l'altra tra le due specie di
Melanophila presenti in Italia, oltre a
M. cuspidata. E' di gran lunga la specie più nota, anche perchè tutti gli studi sui termorecettori sono stati fatti su questa specie, e non sulla simile
cuspidata o una delle altre specie del genere. Presenta un areale estremamente vasto, vivendo in tutta la Regione Neartica e in quella Paleartica, dove si presenta con caratteristiche molto costanti (l'unica variabilità molto accentuata è nelle dimensioni).
A differenza di
cuspidata, che attacca un po' tutti i tipi di legno bruciato, pur preferendo il pino, acuminata sembra essere legata alle conifere, sempre parti bruciate o ancora parzialmente brucianti, su cui, come la sorella, può concentrarsi in gran numero. Sembra però preferire le zone nordiche del suo immenso areale, così nella Regione Paleartica è più comune in Scandinavia ed in Siberia, ed in quella Neartica in Canada e alcuni stati del Nord degli U.S.A., comunque sempre zone con grandi foreste di conifere.
In Italia è considerata rara, nota di alcune località alpine e dell'Appennino settentrionale, e della Sila, ma probabilmente è più diffusa di quanto sappiamo.
Si distingue da
cuspidata per la forma del protorace, ma soprattutto per un aspetto più piatto e più opaco (a causa della diversa granulazione elitrale), che permette di distinguerla subito. Inoltre è completamente di un nero profondo (nero carbone
), mentre
cuspidata presenta in genere dei lievi riflessi bronzei. Le dimensioni non sono distintive, perchè anche se questo esemplare è molto più grande delle
M. cuspidata, ve ne sono anche molto più piccoli, esattamente come
cuspidata (7-8 mm).
In questo caso ho fotografato un esemplare canadese perchè è l'unico più o meno sano nella mia collezione (a parte qualche antennomero). Gli altri sono o massacrati da un enorme spillo (quelli americani) o mezzi rotti. Non ne ho di italiani. Il più vicino viene dalla Siberia, ed ha il protorace schiacciato.
Scusate se sia questa che l'altra Melanophila, che ho fotografato esattamente allo stesso modo per permettere di notare meglio le differenza, presentano un'elitra di un colore diverso dall'altra. E' successo qualcosa ad uno dei 4 faretti a led, ed ora emette una luce di colore leggermente diverso dagli altri, causando quell'effetto.