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Julodis onopordi lampedusanus Tassi, 1966 Dettagli della specie

18.V.1987 - ITALIA - Sicilia - AG, Lampedusa


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 16:33 
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Una presenza "classica" di Lampedusa, scoperta su quell'isola da Luigi Failla Tedaldi nel 1887 e descritta come sottospecie endemica solo nel 1966 da F. Tassi: Julodis onopordi lampedusanus Tassi, 1966.
Due foto d'archivio, (particolarmente interessante la seconda che ne mostra due esemplari in copula), scattate sull'isola nel mese di maggio del lontano 1987 dall'amico e inseparabile compagno di escursioni Marcello Arnone...

Julodis onopordi lampedusanus.jpg



Julodis onopordi lampedusanus in copula.jpg



...e un'immagine realizzata oggi in laboratorio :)

Dimensioni: 27 mm
Julodis onopordi lampedusanus_Lampedusa_18 V 1987.jpg



cliccare sull'immagine
Julodis onopordi lampedusanus02_Lampedusa_18 V 1987.jpg


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 16:42 
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:o bellissima, potresti per favore aggiungere la località del ritrovamento, ma soprattutto l'ambiente e la pianta ospite? :)

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 29/12/2009, 20:46 
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dadopimpi ha scritto:
:o bellissima, potresti per favore aggiungere la località del ritrovamento, ma soprattutto l'ambiente e la pianta ospite? :)


Dado gli Julodis hanno larve radicicole libere, non stanno quindi all'interno dei tessuti delle piante come altri buprestidi (sono infatti una sottofamiglia separata), credo siano polifaghe. Gli adulti rosicchiano foglie e germogli di vari arbusti.
Non credo quindi si possa parlare di pianta ospite.

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:hi:
Daniele


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 20:52 
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Nome: Riccardo Poloni
grazie Daniele, credevo che si sviluppasse su una o su un numero molto limitato di piante, invece no, che fossero rhizofaghe e che gli adulti rosicchiassero le foglie lo sapevo ma che fossero polifaghe no :to:

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MessaggioInviato: 31/12/2009, 2:01 
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Nome: Maurizio Gigli
Confermo quel che scritto da Daniele (a proposito, Ciao! E' parecchio che non ci sentiamo!)
Le larve degli Julodis (anzi, dovremmo dire delle Julodis, perchè questo genere è femminile, anche se ne parliamo sempre al maschile) sono radicicole e vivono libere nel terreno. Nessuno sa precisamente se siano effettivamente polifaghe, come probabile, o se abbiano preferenze più o meno strette (ho provato più volte ad allevare larve di varie specie, ma senza mai riuscire a fargli superare il primo stadio larvale). Quel che è certo è che le specie paleartiche sono estremamente polifaghe allo stadio adulto. Di solito hanno delle piante preferite Nell'area mediterranea sono varie "ginestre", soprattutto Retama, giuggioli, astragali, lentischi, ma si possono trovare su qualsiasi cosa (le ho viste mangiare foglie di felce e perfino aghi di ginepro!). Nei miei allevamenti quasi tutte le specie si sono adattate a mangiare di tutto, anche piante tossiche come l'oleandro, pur preferendo decisamente il lentisco. Odiano l'orniello (Fraxinus ornus), che nemmeno si degnano di assaggiare. In natura di solito preferiscono arbusti spinosi o con il fogliame fitto e coriaceo (probabilmente perchè così sono meno esposti ai predatori, generalmente uccelli, che gli staccano l'addome e lasciano il resto alle formiche).
Stando al lavoro recente sugli Julodis del S. Africa, queste specie sarebbero monofaghe, addirittura legate ad una soloa specie di piante, o a poche dello stesso genere, ma credo sia un abbaglio degli autori.

Detto per inciso, attualmente Julodis onopordi lampedusanus è stato sinonimizzato con Julodis onopordi splichali, descritto da Obenberger di Tunisia, ma su cui ho molti dubbi (secondo me è un semplice onopordi), mentre lampedusanus potrebbe anche rimanere come sottospecie.

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Maurizio Gigli
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