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Acmaeoderella (Euacmaeoderella) holocyanea Volkovitsh, 2006 - Buprestidae

17.V.2013 - MAROCCO - EE, Oukaimeden 2900m, High Atlas Mts.


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MessaggioInviato: 12/11/2013, 21:09 
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Acmaeoderella (Euacmaeoderella) holocyanea Volkovitsh,2006

- beautiful Euacmaeoderella from villosula (boryi) group, size: 7 - 11 mm.
- very similar to greek-neareastern A.(E.) villosula. Elytral blue of this species, as sugested by the generic name, is wonderfull sky blue, which, unfortunately, thanks unhappily edit the photo in the description is not quite clear. there is more indigo blue, as A.villosula...
This type also has a bright blue head and a shield, which in densely white hairy fresh pieces may not be so obvious ...
Specimen on my photo is a little bit "mangy", so you can have a nice metallic azure easy to see.
Photos from the microscope are not edited - the intent was to keep that beautiful blue without modification.
Collecting on white and yellow flowers, at the time of the midday heat on purple and blue - like all other similar species ( mauritanica, obscura, pellitula, judaeorum, olivacea etc...)
Biology: see description of the author.
On my photo shoot is a piece of Oukaïmeden from a height of 2900 m!


IMG_0013.JPG

IMG_0014.JPG

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Evidentemente, gli esemplari di Oukaimeden sono più pubescenti di quelli del Tizi-n-Test. Forse un adattamento alle quote più elevate?

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MessaggioInviato: 13/11/2013, 9:10 
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Non capisco le leggi della morfologia evolutiva, ma in quei monti alti non esclude la presenza di popolazioni più isolate, con differenze abituale al livello delle forme. Ho anche notato che ...

Charles Bellamy, una volta mi ha scritto che la lunghezza dei capelli non è legato alla temperatura, ma con la necessità di una maggiore concentrazione di feromoni sul bug del corpo, grazie rado aria ad alta quota. A proposito di facilitare la comunicazione in un freddo e dal vento.

:?

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MessaggioInviato: 13/11/2013, 14:07 
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Acmaeodera ha scritto:
Charles Bellamy, una volta mi ha scritto che la lunghezza dei capelli non è legato alla temperatura, ma con la necessità di una maggiore concentrazione di feromoni sul bug del corpo, grazie rado aria ad alta quota. A proposito di facilitare la comunicazione in un freddo e dal vento.

:?

Non avevo mai pensato a questa possibilità, ma potrebbe essere una spiegazione valida.

La riscrivo, perchè il traduttore automatico non ha dato un ottimo risultato:

"Charles Bellamy una volta mi ha scritto che la lunghezza della pubescenza non è legata alla temperatura, ma alla necessità di una maggiore concentrazione di feromoni sul corpo dell'insetto, a causa dell'aria più rarefatta ad alta quota. Allo scopo di facilitare la comunicazione in ambienti freddi e ventosi."

In effetti, se ipotizziamo che i feromoni possano impregnare la superficie del corpo, la peluria costituisce un modo per aumentare questa superficie, di conseguenza la dispersione di feromoni.
Che sia necessario disperderne di più con aria rarefatta, francamente non so se sia vero o no. Comunque potrebbe essere.

Acmaeodera ha scritto:
ma in quei monti alti non esclude la presenza di popolazioni più isolate

Questo è possibile, anzi probabile, anche considerando che questa specie potrebbe essere legate ad una o poche specie di piante, magari relegate a poche stazioni sparse su quelle montagne. I miei unici due esemplari li ho ottenuti uno da allevamento (quello che è sul Forum), l'altro (un paratipo) l'ho estratto morto dalla base di un fusto di un piccolo arbusto. Purtroppo in nessuno dei due casi sono riuscito ad identificare la pianta.

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MessaggioInviato: 13/11/2013, 15:05 
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Julodis ha scritto:
La riscrivo, perchè il traduttore automatico non ha dato un ottimo risultato:

"Charles Bellamy una volta mi ha scritto che la lunghezza della pubescenza non è legata alla temperatura, ma alla necessità di una maggiore concentrazione di feromoni sul corpo dell'insetto, a causa dell'aria più rarefatta ad alta quota. Allo scopo di facilitare la comunicazione in ambienti freddi e ventosi."

In effetti, se ipotizziamo che i feromoni possano impregnare la superficie del corpo, la peluria costituisce un modo per aumentare questa superficie, di conseguenza la dispersione di feromoni.

Qualcosa di simile accade anche nei maschi degli Scarabaeus, dotati di setole all'interno delle metatibie. Queste setole agirebbero come diffusori di feromoni prodotti da ghiandole presenti sugli sterniti addominali.


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