Isotomus ha scritto:
Maurizio,
perfettamente daccordo, però è giusto chiarire le cose e senza polemica.
Io ho parlato di citazioni vecchie di vari decenni o di centinaia di anni e non di recenti o relativamente recenti. Bisogna anche conoscere l'autore di una citazione onde valutarne l'attendibilità .........
........ Non so se Curletti abbia ignorato l'indicazione di Gobbi perchè non
lo riteneva attendibile (in questo non potrei dargli torto del tutto) o se l'ha fatto volutamente per qualche ripicca

. Ad ogni modo avrebbe dovuto almeno riportarla.
Ciao Gianfranco. Non c'era nessuna intenzione polemica, né nei confronti di membri del Forum, nè degli autori citati, contro i quali non ho assolutamente niente da dire, anzi, per fortuna che ci hanno pensato loro a fare questi lavori, che hanno sicuramente contribuito a migliorare di parecchio la conoscenza della buprestidofauna italiana.
Certamente alcuni autori sono più attendibili di altri, ma non si può mai essere certi di quanto possa essere valida una segnalazione, ed ovviamente, più si va indietro nel tempo più le cose si complicano, specialmente se non si trovano più gli esemplari in questione.
Curletti credo abbia ignorato la citazione di Gobbi perchè già questo autore la dava come specie di possibile presenza nel Lazio, ma non la riportava nell'elenco di quelle accertate (pur citando i due esemplari di cui ho parlato, evidentemente giudicando dubbia la loro provenienza).
Gomphus ha scritto:
posso far notare che il legno di abete è usato per vari impieghi (travature, pali, etc. etc.) e che se non ce n'è in loco, ad es. su una piccola isola mediterranea, lo si fa arrivare? e che magari capita che dentro ci sia qualche larva?
Infatti sono noti vari casi anche tra i Buprestidi, senza contare che (a parte gli errori di cartellinatura) a volte si trovano esemplari "fuori posto" di specie che dovrebbero stare in ambienti diversi, senza apparente spiegazione. Proprio l'altro ieri un amico che è venuto a trovarmi, che conosce gli Scarabeidi sicuramente molto meglio di me, ha trovato in una mia scatola un Amphimallon appenninico di alta quota (relativamente alle altezze appenniniche) che ho preso svolazzante dentro Roma, a 1 km da casa mia, e della cui provenienza sono assolutamente certo. Possibile che sia arrivato con un carico di terra?
Giusto per concludere: tutta questa discussione è nata da una mia svista nella presentazione della specie, dimenticando di scrivere un "probabilmente" nella fase iniziale, per cui sembrava che dessi per certa la presenza in Italia di queste due Dicerca.