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f.izzillo
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Inviato: 11/03/2016, 14:44 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Julodis ha scritto: Daniele Sechi ha scritto: In questo caso però credo siano "figlie" degli adulti nati nel 2015 che hanno deposto negli stessi rametti. Credo anche io che questa sia la seconda generazione. Anche se nelle Anthaxia di zone aride capita spesso che alcuni esemplari sfarfallino con un anno (o anche due) di ritardo rispetto ai fratelli. Come tu sai questa è la regola accertata per alcuni gruppi (mi pare da Gobbi) ad es. per gli Agrilus; io sospetto che avvenga in una certa (variabile) percentuale un po' per tutte le specie. E' per così dire "una norma di salvaguardia": se per qualche fattore avverso (clima avverso, parassiti, etc...) una "nidiata" non supera gli stadi preimaginali, una piccola percentuale di individui della stessa "nidiata" sfarfalla l'anno successivo o più avanti salvaguardando la specie da possibile estinzione, almeno in una determinata località. P.S.: l'ho personalmente accertato per Agrilus ater.
_________________ Francesco Izzillo
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f.izzillo
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Inviato: 11/03/2016, 16:09 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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f.izzillo ha scritto: Julodis ha scritto: Daniele Sechi ha scritto: In questo caso però credo siano "figlie" degli adulti nati nel 2015 che hanno deposto negli stessi rametti. Credo anche io che questa sia la seconda generazione. Anche se nelle Anthaxia di zone aride capita spesso che alcuni esemplari sfarfallino con un anno (o anche due) di ritardo rispetto ai fratelli. Come tu sai questa è la regola accertata per alcuni gruppi (mi pare da Gobbi) ad es. per gli Agrilus; io sospetto che avvenga in una certa (variabile) percentuale un po' per tutte le specie. E' per così dire "una norma di salvaguardia": se per qualche fattore avverso (clima avverso, parassiti, etc...) una "nidiata" non supera gli stadi preimaginali, c'è, in ogni caso, una piccola percentuale di individui della stessa "nidiata" che sfarfalla l'anno successivo o più avanti salvaguardando la specie da possibile estinzione, almeno in una determinata località. P.S.: l'ho personalmente accertato per Agrilus ater. Ho aggiunto qualcosa nella citazione perchè mi pareva si potesse fraintendere.
_________________ Francesco Izzillo
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Julodis
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Inviato: 11/03/2016, 20:08 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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E' una cosa che ho osservato spesso personalmente, soprattutto nelle specie raccolte in Nord Africa, Sinai, ecc., che ha osservato di frequente anche Daniele, e probabilmente un po' tutti quelli che allevano Buprestidi (probabilmente anche altri xilofagi), evidentemente in modo indipendente da Gianni, che ovviamente l'avrà notato allo stesso modo (ma non me ne ha mai parlato). Ne abbiamo discusso spesso, Daniele ed io, e concordiamo col fatto che sia una strategia di sopravvivenza, ma non degli stadi preimmaginali, bensì degli adulti. In ambienti dal clima molto variabile ed imprevedibile, le larve sono relativamente protette, ma gli adulti (in celletta, durante l'uscita e nel periodo di attività) lo sono molto meno, ed è questo il momento in cui è utile che qualche esemplare esca in un anno diverso. Se la maggior parte esce in un anno particolare, non adatto all'adulto della specie, è possibile che i ritardatari possano trovare condizioni migliori l'anno dopo.
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Julodis
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Inviato: 25/04/2017, 7:31 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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aguaplano ha scritto: Dopo un anno e mezzo... ma come si fa a stimare quanto tempo vada conservato un pezzo di legno potenzialmente buono per l'allevamento? L'altro giorno, dagli stessi rametti (meno di 1 cm di diametro) ne sono uscite un'altra ventina.
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Julodis
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Inviato: 28/01/2018, 19:38 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Sempre dai rametti di Retama presi da Daniele Sechi ad aprile 2014, oggi, 28 gennaio, c'erano una cinquantina di esemplari che correvano e svolazzavano, come se fosse primavera (la cassetta non ce l'ho in casa, ma all'aperto, sul balcone). E si stavano pure accoppiando ...
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Daniele Sechi
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Inviato: 30/01/2018, 10:37 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5431 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Julodis ha scritto: Sempre dai rametti di Retama presi da Daniele Sechi ad aprile 2014, oggi, 28 gennaio, c'erano una cinquantina di esemplari che correvano e svolazzavano, come se fosse primavera (la cassetta non ce l'ho in casa, ma all'aperto, sul balcone).
_________________ Daniele
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Julodis
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Inviato: 30/01/2018, 19:52 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Credo che questa sia in assoluto la specie di Anthaxia più facile da allevare. Attacca i rami in massa, relativamente poco attaccata dai parassitoidi, si riproduce in una cassetta per più generazioni senza problemi, e sfrutta i rametti, anche strasecchi, finchè non resta più 1 mmq di corteccia disponibile. Del resto, visto dove vive, è normale che debba avere capacità simili.
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