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Julodis
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Inviato: 07/10/2011, 15:58 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Castiarina biguttata (Macleay, 1863)Ovvero: "il Buprestide che voleva essere Eterottero" Un'altra Castiarina dalla strana colorazione. La perfetta prosecuzione del disegno arancione su protorace ed elitre fa pensare che non si tratti di una colorazione casuale, ma venga mantenuta da una ben precisa pressione selettiva. Potrebbe avere un ruolo nel riconoscimento specifico in un genere in cui molte specie frequentano gli stessi fiori, ma potrebbe anche essere dovuta alla necessità di somigliare il meglio possibile al modello della catena mimetica, che in questo caso, visto come appare questo insetto visto dall'alto, ma anche di profilo, potrebbe essere un eterottero. Australia, North Queensland, West of Paluma, 14.I.2001, raccoglitore anonimo 12,5 mm
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Alessio89
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Inviato: 07/10/2011, 17:52 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05 Messaggi: 2580 Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
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Vabè ma questo è incredibile!  ... imita lo scutello, le macchie e le emi-elitre sovrapposte degli Eterotteri, il massimo! Sembra quasi incredibile che su un antenato, ammettiamo a macchie, sia avvenuta una selezione, che ha portato un pochino alla volta, a questa disposizione e forma. In un certo qual modo la visione nei predatori degli insetti determina in alcuni casi la loro evoluzione, in poche parole dovremmo esser grati agli uccelli per averci permesso di vedere questo splendido Buprestide?. 
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Julodis
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Inviato: 07/10/2011, 18:08 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Alessio89 ha scritto: Vabè ma questo è incredibile!  ... imita lo scutello, le macchie e le emi-elitre sovrapposte degli Eterotteri, il massimo! Sembra quasi incredibile che su un antenato, ammettiamo a macchie, sia avvenuta una selezione, che ha portato un pochino alla volta, a questa disposizione e forma. In un certo qual modo la visione nei predatori degli insetti determina in alcuni casi la loro evoluzione, in poche parole dovremmo esser grati agli uccelli per averci permesso di vedere questo splendido Buprestide?.  Probabilmente si. Se guardi la miniatura distrattamente sembra proprio che sia la foto di un Pyrrhocoridae o di un Miridae. La cosa strana è che su 500 e passa specie di Castiarina, la maggior parte ha una colorazione a fasce trasversali o macchie rosso/arancio/giallo e nero/blu/verde scuro, che imita probabilmente i Meloidae. Altre hanno testa e protorace di colore metallico, dal verde al blu al nero, con sfumature varie, e elitre gialle totalmente o quasi, e solo poche presentano uno schema di colorazione che imita probabilmente gli Eterotteri, con diversi colori (probabilmente imitano diversi modelli). Un'altra di queste l'avevo già inviata tempo fa, ma era meno evidente.
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Dioli
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Inviato: 10/10/2011, 1:51 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:34 Messaggi: 894 Località: Sondrio - Lombardia - Italia
Nome: Paride Dioli
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Questa forma di mimetismo induce il predatore ad evitare insetti con una simile disposizione dei colori scuri su fondo arancio-rosso che indicano generalmente disgusto e repellenza (certi eterotteri lo sono, altri li imitano a loro volta a scopo difensivo). Ma, ancor più sorprendente, è l'imitazione da parte di alcuni eterotteri predatori della famiglia dei reduvidi (Phonoctonus) che, da una parte si difendono sfruttando una livrea simile, mentre, dall'altra, si mischiano ai gruppi gregari di talune specie di pirrocoridi (Dysdercus) fitofagi probabilmente per non essere notati dalle prede.
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Julodis
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Inviato: 10/10/2011, 8:17 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Per anni si è ritenuto che la colorazione di molti Buprestidi fosse un caso di mimetismo Batesiano (ovvero che fossero specie innocue che ne imitavano altre disgustose, velenose o comunque pericolose), mentre di recente è stato accertato che anche i Buprestidi sono tossici se ingeriti dai vertebrati, possedendo sostanze che sono state chiamate appunto "buprestine" (in inglese: " buprestins"). Questi studi sono stati fatti su Buprestidi australiani, e soprattutto proprio su specie di questo genere. Si tratterebbe quindi di mimetismo mulleriano.
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Julodis
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Inviato: 10/10/2011, 9:14 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Forse ho trovato uno dei possibili modelli, o comunque componenti della stessa catena mimetica: gli Heteroptera Largidae del genere Physopelta.
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Dioli
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Inviato: 10/10/2011, 12:19 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:34 Messaggi: 894 Località: Sondrio - Lombardia - Italia
Nome: Paride Dioli
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Julodis
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Inviato: 10/10/2011, 16:24 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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