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Chrysobothris sp., gruppo dorsata - Buprestidae - Gabon

II.2012 - GABON - EE, OGOUE' IVINDO - P.N. Ivindo - Station de Recherche d'Ipassa - m. 500


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 28/11/2012, 1:08 
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Carlo Massarone


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 Oggetto del messaggio: Re: Buprestide Gabon 4
MessaggioInviato: 28/11/2012, 8:47 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Anche questa:
Chrysobothris (Chrysobothris) dorsata (Fabricius, 1787)

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 Oggetto del messaggio: Re: Buprestide Gabon 4
MessaggioInviato: 28/11/2012, 12:33 
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Iscritto il: 19/04/2012, 7:52
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Nome: Gianfranco Curletti
Julodis ha scritto:
Anche questa:
Chrysobothris (Chrysobothris) dorsata (Fabricius, 1787)

Maurizio, se questo è un dorsata me lo ingoio intero...


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 Oggetto del messaggio: Re: Buprestide Gabon 4
MessaggioInviato: 28/11/2012, 12:53 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
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Nome: Francesco Izzillo
Autarcontes ha scritto:
Julodis ha scritto:
Anche questa:
Chrysobothris (Chrysobothris) dorsata (Fabricius, 1787)

Maurizio, se questo è un dorsata me lo ingoio intero...

Mi sa che questa volta non mangi, Gianfranco :to:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 29/11/2012, 0:00 
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Sicuramente non ho la tua esperienza in fatto di Buprestidae africani, visto che purtroppo nell'Africa subsahariana ci sono potuto andare solo una volta, per una sola settimana, ed in condizioni non idonee a fare buone ricerche, quindi potrei pure sbagliarmi, però per me è proprio dorsata.

Se non è dorsata, è qualcosa di molto vicino. Se guardate questo esemplare spagnolo, presenta come differenze visibili la forma del pronoto (a lati più paralleli nell'esemplare del Gabon), lo scutello, che sembra più allungato in quello spagnolo, e quello spagnolo dà l'idea di essere proporzionalmente più corto e tozzo

Ma i primi due caratteri sono abbastanza variabili nei Chrysobothris, e del resto si tratta di una specie con un areale vastissimo. Se fossero tutti identici mi parrebbe strano. Restano le proporzioni un po' diverse. Comunque, visto che in uno dei due esemplari si vede spuntare l'edeago, Carlo non dovrebbe avere difficoltà ad estrarlo, così magari potremmo confrontare anche questa caratteristica.

Ho un esemplare di C. dorsata di Bangui che sembrerebbe intermedio tra questi due: proporzioni corporee come in quello del Gabon, scutello come in quello spagnolo, protorace intermedio, colorazione più tendente al bronzato.

Una serietta del Cameroun che ho temporaneamente separato come specie indeterminata, simili a quello di Bangui, ma con diversa punteggiatura del pronoto, con i margini tendenti al violaceo, e margine anteriore delle elitre tendente al dorato.

Dubito che siano tutte specie diverse, e penserei a una variabilità intraspecifica. Però non si può mai sapere.

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MessaggioInviato: 29/11/2012, 7:58 
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Effettivamente, riguardandolo meglio, il protorace sia di questo che dell'altro esemplare di Carlo del Gabon che avevo identificato come dorsata è abbastanza particolare e mi sta venendo qualche dubbio.

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MessaggioInviato: 29/11/2012, 9:41 
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Iscritto il: 19/04/2012, 7:52
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Nome: Gianfranco Curletti
Julodis ha scritto:
Effettivamente, riguardandolo meglio, il protorace sia di questo che dell'altro esemplare di Carlo del Gabon che avevo identificato come dorsata è abbastanza particolare e mi sta venendo qualche dubbio.


In effetti non è semplice. Ho trovato specie di questo gruppo in tutta l'Africa intertropicale, dal Senegal al Gabon, dal Kenya al Sudafrica. Posso affermare che ci sono decine di specie inedite e trovare il bandolo della matassa non è semplice: chi vorrà impazzire nel cercare di capirci qualcosa può richiedermi il materiale in studio. A prescindere da questo, anche senza vedere esemplari, è assai difficile che una specie delle foreste pluviali abiti contemporaneamente anche nelle savane subdesertiche sahariane. E' una questione di adattamento agli habitat. C'è una barriera molto forte in questo senso tra l'Africa occidentale equatoriale, quella appunto delle foreste pluviali, e quella delle savane orientali. Il Sahara poi fa testo a parte.


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MessaggioInviato: 29/11/2012, 16:10 
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Nome: Carlo Massarone
Julodis ha scritto:
....Comunque, visto che in uno dei due esemplari si vede spuntare l'edeago, Carlo non dovrebbe avere difficoltà ad estrarlo, così magari potremmo confrontare anche questa caratteristica.......

E' già in camera umida pre-evirazione :mrgreen:
:hi:

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Carlo Massarone


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MessaggioInviato: 29/11/2012, 19:48 
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Autarcontes ha scritto:
Ho trovato specie di questo gruppo in tutta l'Africa intertropicale, dal Senegal al Gabon, dal Kenya al Sudafrica. Posso affermare che ci sono decine di specie inedite e trovare il bandolo della matassa non è semplice: chi vorrà impazzire nel cercare di capirci qualcosa può richiedermi il materiale in studio. A prescindere da questo, anche senza vedere esemplari, è assai difficile che una specie delle foreste pluviali abiti contemporaneamente anche nelle savane subdesertiche sahariane. E' una questione di adattamento agli habitat. C'è una barriera molto forte in questo senso tra l'Africa occidentale equatoriale, quella appunto delle foreste pluviali, e quella delle savane orientali. Il Sahara poi fa testo a parte.

Devo dire che se avessi più tempo mi piacerebbe cercare di capirci qualcosa, ma il materiale che ho non è molto, e anche avendone di più, è carente la bibliografia! A parte qualche lavoro di Kerremans e pochi altri, sulla fauna di alcune zone dell'Africa, con magari anche chiavi comprendenti il genere Chrysobothris, ma comunque lavori vecchi e parziali, non credo di avere molto altro. Se almeno Kerremans fosse campato fino a finire la Monografia!

Forse potrebbe affrontare un lavoro del genere Wolfgang Barries.

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MessaggioInviato: 30/11/2012, 9:42 
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Julodis ha scritto:
Autarcontes ha scritto:
Ho trovato specie di questo gruppo in tutta l'Africa intertropicale, dal Senegal al Gabon, dal Kenya al Sudafrica. Posso affermare che ci sono decine di specie inedite e trovare il bandolo della matassa non è semplice: chi vorrà impazzire nel cercare di capirci qualcosa può richiedermi il materiale in studio. A prescindere da questo, anche senza vedere esemplari, è assai difficile che una specie delle foreste pluviali abiti contemporaneamente anche nelle savane subdesertiche sahariane. E' una questione di adattamento agli habitat. C'è una barriera molto forte in questo senso tra l'Africa occidentale equatoriale, quella appunto delle foreste pluviali, e quella delle savane orientali. Il Sahara poi fa testo a parte.

Devo dire che se avessi più tempo mi piacerebbe cercare di capirci qualcosa, ma il materiale che ho non è molto, e anche avendone di più, è carente la bibliografia! A parte qualche lavoro di Kerremans e pochi altri, sulla fauna di alcune zone dell'Africa, con magari anche chiavi comprendenti il genere Chrysobothris, ma comunque lavori vecchi e parziali, non credo di avere molto altro. Se almeno Kerremans fosse campato fino a finire la Monografia!

Forse potrebbe affrontare un lavoro del genere Wolfgang Barries.


Barries aveva intenzione di affrontare il problema, ma da quel che ne so, ha al momento rinunciato, almeno per la fauna afrotropicale. Il motivo non lo conosco, probabilmente per mancanza di tempo. Comunque si ti interessa, ne ho una cassetta quasi intera provenienti da molte zone dell'Africa equatoriale e tropicale. Sono già divisi per morfospecie.


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MessaggioInviato: 01/12/2012, 0:39 
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Autarcontes ha scritto:
Comunque si ti interessa, ne ho una cassetta quasi intera provenienti da molte zone dell'Africa equatoriale e tropicale. Sono già divisi per morfospecie.

Grazie Gianfranco. Sei veramente molto gentile, ma al momento proprio non saprei dove trovare il tempo. Per fare un lavoro del genere dovrei poter stare tranquillo per qualche ora al giorno, ma attualmente ogni pochi minuti devo interrompermi per problemi vari, quindi proprio non è la condizione adatta per impegnarsi in una cosa del genere. Magari in futuro.

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