La determinazione mi sembra giusta, ma visto che sul Forum c'è chi gli Agrilus li conosce molto meglio di me, lascio a loro la conferma.
Dal momento che è una prova fotografica, la commento in questo senso.
Cominciamo dai dati exif: Marca fotocamera: NIKON Modello fotocamera: COOLPIX L16 Lunghezza focale: 5.7mm (35mm equivalente a 35mm) Apertura: f/2.8 Tempo di esposizione: 0.017s (1/60) Equivalente ISO: 366
Visto il tipo di fotocamera usata, presumo che sia stata montata, per questa foto, su un binoculare, come farebbe pensare anche la leggera vignettatura. In questo caso, se il fissaggio della fotocamera al binoculare è stato realizzato con un apposito raccordo, o con un sistema fatto in casa ma comunque solido, consiglierei di utilizzare la fotocamera alla minima sensibilità ISO possibile (che probabilmente sarà di 100 ISO), e con un diaframma leggermente più chiuso (senza esagerare). Il tempo di esposizione diventerà più lungo, ma se la fotocamera è solidamente fissata non è un problema. Se invece è stata montata in modo meno fermo, o addirittura solo appoggiata all'oculare, hai fatto bene a usare queste impostazioni.
Per il resto, un netto miglioramento lo avresti cambiando l'illuminazione. Quella che hai usato presenta due problemi: 1 - proviene solo dal lato destro, per cui l'altro lato è troppo in ombra 2 - è troppo decisa, quindi le ombre sono troppo nette, e c'è troppo contrasto tra le parti illuminate e quelle no
Non so quale sia la fonte di luce che hai usato, ma anche mantenendo la stessa, dovresti almeno usarla in coppia con una identica sull'altro lato, in posizione simmetrica, e poggiare sul piano su cui è posto l'insetto il solito bicchierino di plastica privato del fondo, a fare da diffusore. Così migliorerebbe molto.
Resterebbe un ultimo problema: la profondità di campo. A questi livelli di ingrandimento, non eccezionali, ma comunque non tracurabili, diventa impossibile avere l'insetto completamente a fuoco mantenendo una buona definizione dell'immagine. In questo caso è a fuoco solo la parte superiore, dal vertice del capo fino a circa 4/5 delle elitre. Sarebbe necessario scattare almeno 4-5 foto a diversa distanza dal soggetto, in modo da poterle combinare con un programma di stacking ed avere tutto il soggetto a fuoco (con un numero così basso di foto, il processo è molto veloce anche con il gratuito CombineZP). Se, come dicevo prima, la macchina è fissata bene sul binoculare, non è un problema scattare alcune foto in sequenza cambiando leggermente la messa a fuoco del binoculare, altrimenti diventa complicato.
Ultima osservazione: sarebbe necessario operare una correzione del bilanciamento del bianco, per togliere la dominante rosata, i può provare a farlo direttamente dalla fotocamera, impostando diversamente il bilanciamento (WB), oppure dopo, in fase di elaborazione, con un programma di grafica che abbia questa funzione o che accetti un plug-in apposito. Con un po' di pazienza, si può fare anche manualmente con un qualunque programma che permetta di variare la saturazione dei tre colori primari.
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