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Eurythyrea micans (Fabricius, 1792) Dettagli della specie

23.VIII.2013 - ITALIA - Umbria - PG, Bevagna 206 m


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MessaggioInviato: 02/10/2013, 18:32 
 

Iscritto il: 23/07/2011, 16:51
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Nome: MARIO LUNA
Due foto, stesso esemplare con scatti quasi consecutivi mentre passeggiava su un tronco di Populus nigra, da notare il diverso riflesso cromatico fra i due scatti in particolare delle elitre , esposte ad una variante dell'incidenza dell'angolo della luce.
Nulla di particolare, solo una osservazione.

:hi: :hi:
Mario


Euryhyrea micans ..jpg

Euryhyrea micans .w.jpg

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MessaggioInviato: 02/10/2013, 20:14 
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57
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Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
Ma quanto è bella? :shock: :shock: :ok:


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MessaggioInviato: 02/10/2013, 23:55 
 

Iscritto il: 23/07/2011, 16:51
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Nome: MARIO LUNA
Ciao Roberto, condivido è veramente una bella sp.

:hi: :hi:
Mario


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MessaggioInviato: 03/10/2013, 0:05 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Considerando dimensioni e colori, è sicuramente una delle specie più belle della nostra fauna.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 03/10/2013, 9:13 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
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Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
Julodis ha scritto:
Considerando dimensioni e colori, è sicuramente una delle specie più belle della nostra fauna.

Vero e malgrado si stia rarefacendo (almeno dalle mie parti a causa del taglio dei vecchi pioppi), resta una delle specie "grandi" discretamente rinvenibili se permangono condizioni favorevoli alla sua presenza.

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 03/10/2013, 10:42 
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38
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Nome: luigi lenzini
Meno male che, quando trovano il tronco giusto, se ne sviluppano tante. Ho trovato tronchi con un centinaio di fori di uscita in 2 metri lineari.
:hi: luigi


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MessaggioInviato: 03/10/2013, 14:55 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
f.izzillo ha scritto:
Vero e malgrado si stia rarefacendo (almeno dalle mie parti a causa del taglio dei vecchi pioppi), resta una delle specie "grandi" discretamente rinvenibili se permangono condizioni favorevoli alla sua presenza.

Pochi giorni fa ho scoperto che era sparito il grosso tronco morto in piedi di un vecchio pioppo, che avevano lasciato in una aiuola dentro un mercato coperto a Talenti (una zona di Roma dalle mie parti), che era diventano negli anni un vero colabrodo a causa dei fori di uscita (sicuramente parecchie centinaia) di questa specie. :sick:

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 03/10/2013, 18:40 
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14
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Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
Bellissimaaaa!
Peccato qui non ci sia,...ma ne siamo sicuri?
Come dicevo in un altro post, mi sembra strano che una specie, raccolta almeno fino al modenese (come segnalato qui sul forum), non arrivi al Po e, perché no anche a nord di questo.
Che dite? (La speranza è l'ultima a morire :D )
:hi:

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AleP


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MessaggioInviato: 03/10/2013, 20:39 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
Messaggi: 9646
Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
AleP ha scritto:
Bellissimaaaa!
Peccato qui non ci sia,...ma ne siamo sicuri?
Come dicevo in un altro post, mi sembra strano che una specie, raccolta almeno fino al modenese (come segnalato qui sul forum), non arrivi al Po e, perché no anche a nord di questo.
Che dite? (La speranza è l'ultima a morire :D )
:hi:

Beh in teoria tutto è sempre possibile ma gli insetti (e quindi le specie) hanno una loro distribuzione e, conseguenzialmente, per così dire, una "linea di demarcazione nord/sud - est/ovest" oltre la quale non sono più presenti; questo vuoi perché l'habitat in generale non è più adeguato alla loro biologia vuoi per fattori più schiettamente climatici. Del resto, viceversa, tutto sarebbe presente ovunque! C'è piuttosto da considerare (e quindi cercare di capire) quanto le variazioni climatiche stiano influendo sull'espansione o la contrazione distributiva di alcune specie. Ma questa è un'altra storia... :hi:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 03/10/2013, 22:21 
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59
Messaggi: 1132
Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
AleP ha scritto:
Bellissimaaaa!
Peccato qui non ci sia,...ma ne siamo sicuri?
Come dicevo in un altro post, mi sembra strano che una specie, raccolta almeno fino al modenese (come segnalato qui sul forum), non arrivi al Po e, perché no anche a nord di questo.
Che dite? (La speranza è l'ultima a morire :D )
:hi:


Io ne ho trovate sui pioppi neri secchi a Imola al lungofiume in Agosto; le condizioni climatiche non dovrebbero essere molto diverse da quelle del Po o dei dintorni di Verona ( dove, forse, in inverno è anche meno freddo che ai piedi dell'Appennino romagnolo).
Le mie 6 le ho raccolte su tre pioppi vicini tra loro e completamente secchi; purtroppo ai primi di Settembre tutte le piante secche di quella parte del fiume sono state abbattute (ma costituivano un vero pericolo per le decine di persone che frequentano quella zona del parco fluviale).

Fortunatamente ne ho riscontrato la presenza in un altro sito, sempre lungo il fiume Santerno a pochi km dal primo posto (ho trovato un tronco secco con decine di buchi di sfarfallamento e dentro quattro di questi c'erano i resti di altrettanti esemplari morti prima di uscire) e spero di raccoglierne qualche altro esemplare la prossima estate

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Carlo Arrigo

"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti"
Alfred Russel Wallace


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MessaggioInviato: 03/10/2013, 23:07 
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Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Questa è una specie tipica di climi piuttosto caldi, che fino a pochi anni fa era nota solo dalla Sicilia alla Liguria orientale, sul versante tirrenico. Superava l'Appennino, verso Est, solo in Calabria e Basilicata. Fuori da questa zona c'erano solo due segnalazioni per MIlano e Piemonte, che potevano anche essere casi di importazione col legname. Ora però pare si stia diffondendo in Emilia Romagna e Marche. Dubito che ci fosse anche prima e nessuno l'avesse mai notata. Mi sembra più probabile che sia riuscita a estendere l'areale verso Nord per i cambiamenti climatici, o dopo introduzione accidentale. A questo punto non mi meraviglierebbe se entro pochi anni diventasse comune a Nord del Po, nelle zone con condizioni adatte.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 03/10/2013, 23:10 
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14
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Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
f.izzillo ha scritto:
AleP ha scritto:
Bellissimaaaa!
Peccato qui non ci sia,...ma ne siamo sicuri?
Come dicevo in un altro post, mi sembra strano che una specie, raccolta almeno fino al modenese (come segnalato qui sul forum), non arrivi al Po e, perché no anche a nord di questo.
Che dite? (La speranza è l'ultima a morire :D )
:hi:

Beh in teoria tutto è sempre possibile ma gli insetti (e quindi le specie) hanno una loro distribuzione e, conseguenzialmente, per così dire, una "linea di demarcazione nord/sud - est/ovest" oltre la quale non sono più presenti; questo vuoi perché l'habitat in generale non è più adeguato alla loro biologia vuoi per fattori più schiettamente climatici. Del resto, viceversa, tutto sarebbe presente ovunque! C'è piuttosto da considerare (e quindi cercare di capire) quanto le variazioni climatiche stiano influendo sull'espansione o la contrazione distributiva di alcune specie. Ma questa è un'altra storia... :hi:

Non essendoci barriere insormontabili tra Emilia-Romagna direi che la spiegazione più logica risieda nei fattori climatici, ovvero le temperature medie invernali che sono più basse a Nord del Po.

Carlo A. ha scritto:
AleP ha scritto:
Bellissimaaaa!
Peccato qui non ci sia,...ma ne siamo sicuri?
Come dicevo in un altro post, mi sembra strano che una specie, raccolta almeno fino al modenese (come segnalato qui sul forum), non arrivi al Po e, perché no anche a nord di questo.
Che dite? (La speranza è l'ultima a morire :D )
:hi:


Io ne ho trovate sui pioppi neri secchi a Imola al lungofiume in Agosto; le condizioni climatiche non dovrebbero essere molto diverse da quelle del Po o dei dintorni di Verona ( dove, forse, in inverno è anche meno freddo che ai piedi dell'Appennino romagnolo).
Le mie 6 le ho raccolte su tre pioppi vicini tra loro e completamente secchi; purtroppo ai primi di Settembre tutte le piante secche di quella parte del fiume sono state abbattute (ma costituivano un vero pericolo per le decine di persone che frequentano quella zona del parco fluviale).

Fortunatamente ne ho riscontrato la presenza in un altro sito, sempre lungo il fiume Santerno a pochi km dal primo posto (ho trovato un tronco secco con decine di buchi di sfarfallamento e dentro quattro di questi c'erano i resti di altrettanti esemplari morti prima di uscire) e spero di raccoglierne qualche altro esemplare la prossima estate

Come dicevo sopra in realtà è il contrario: sia a Imola, che a Modena, per fare due esempi, le temperature medie invernali sono inferiori a quelle, per es di Verona.
:hi:

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AleP


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MessaggioInviato: 03/10/2013, 23:18 
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Nome: Maurizio Gigli
Non è tanto una questione di inverni più o meno freddi, quanto biogeografica.
Tanto per dire, la molto affine Eurythyrea aurata, quasi identica nell'aspetto e stesso comportamento, dalla Grecia si spinge fino in Ukraina e Russia. E lì d'inverno non fa caldo!

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Maurizio Gigli
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Nome: Alessandro Pinna
Julodis ha scritto:
Questa è una specie tipica di climi piuttosto caldi, che fino a pochi anni fa era nota solo dalla Sicilia alla Liguria orientale, sul versante tirrenico. Superava l'Appennino, verso Est, solo in Calabria e Basilicata. Fuori da questa zona c'erano solo due segnalazioni per MIlano e Piemonte, che potevano anche essere casi di importazione col legname. Ora però pare si stia diffondendo in Emilia Romagna e Marche. Dubito che ci fosse anche prima e nessuno l'avesse mai notata. Mi sembra più probabile che sia riuscita a estendere l'areale verso Nord per i cambiamenti climatici, o dopo introduzione accidentale. A questo punto non mi meraviglierebbe se entro pochi anni diventasse comune a Nord del Po, nelle zone con condizioni adatte.

Maurizio, sicuramente i cambiamenti climatici potrebbero spiegare i nuovi reperti, ma che dire anche della presenza o meno di raccoglitori esperti nelle diverse regioni? Per es i reperti di Lombardia e Piemonte, dove la specie potrebbe esserci da sempre seppur rara, si potrebbero spiegare con la presenza di esperti di Buprestidi in zona. Uno dei casi più emblematici di questo per me sono le segnalazioni numerosissime di xilofagi, assenti o rari nel resto del Triveneto, fatte nella zona di Cividale dove risiede Rapuzzi!

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Julodis ha scritto:
Non è tanto una questione di inverni più o meno freddi, quanto biogeografica.
Tanto per dire, la molto affine Eurythyrea aurata, quasi identica nell'aspetto e stesso comportamento, dalla Grecia si spinge fino in Ukraina e Russia. E lì d'inverno non fa caldo!

:? A quel che so Imola, Modena e Verona stanno nella stessa regione biogeografica.

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