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Anthaxia (Melanthaxia) nigritula nigritula Ratzeburg, 1837 Dettagli della specie

2.IV.2010 - ITALIA - Lazio - RM, Pineta di Castelfusano


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MessaggioInviato: 04/04/2010, 9:29 
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Finalmente anche io ho trovato i primi Buprestidi in attività quest'anno, anche se in ritardo di almeno 2 settimane rispetto agli anni passati! Una specie comune, ma che comunque non è ancora presente nel Forum.

Anthaxia (Melanthaxia) nigritula nigritula (Ratzeburg, 1837)

Lazio, Pineta di Castelfusano, 2.IV.2010.
dimensioni degli esemplari preparati: 3,8 mm (maschio), 4,8 mm (femmina). Ovviamente, senza contare i genitali!

Questa è la più piccola delle Melanthaxia italiane. Vive nei paesi del Mediterraneo occidentale, sia in Europa che in Nord Africa (dove è presente con la ssp. Anthaxia nigritula martini Brisout de Barneville, 1883, praticamente uguale. Le larve vivono scavando gallerie sotto la corteccia ancora sottile di rami di varie conifere, specialmente del gen. Pinus. Gli adulti sono floricoli, con preferenza per le Asteraceae a fiori gialli, ma vanno tranquillamente anche su altri fiori. E' una delle Anthaxia più precoci, da noi, dove si può trovare lungo tutta la costa tirrenica, dalla liguria alla Campania.

Anthaxia_nigritula_07_Castelfusano_2-IV-2010.jpg



Anthaxia_nigritula_04_Csstelfusano_2-IV-2010.jpg



Anthaxia_nigritula_05_Csstelfusano_2-IV-2010.jpg



Anthaxia_nigritula_06_Castelfusano_2-IV-2010.jpg



Anthaxia_nigritula_coppia_Castelfusano_2-IV-2010.jpg


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MessaggioInviato: 06/04/2010, 10:21 
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L' Anthaxia nigritula è segnalata di Campania su un solo esemplare per il Parco Nazionale del Vesuvio. Le pinete presenti nel Parco non sono autoctone e pertanto è ragionevole pensare ad una importazione antropica e questo anche alla luce del fatto che questa specie, dove presente, è infestante. L'esemplare in questione è stato ovviamente e giustamente segnalato ma prudentemente aspetterei ulteriori ritrovamenti prima di indicarla come stabilmente presente in Campania.

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MessaggioInviato: 06/04/2010, 21:42 
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Nome: Maurizio Gigli
f.izzillo ha scritto:
L' Anthaxia nigritula è segnalata di Campania su un solo esemplare per il Parco Nazionale del Vesuvio. Le pinete presenti nel Parco non sono autoctone e pertanto è ragionevole pensare ad una importazione antropica e questo anche alla luce del fatto che questa specie, dove presente, è infestante. L'esemplare in questione è stato ovviamente e giustamente segnalato ma prudentemente aspetterei ulteriori ritrovamenti prima di indicarla come stabilmente presente in Campania.

Considera però che attacca un po' tutte le conifere, ed in particolare i pini. E questi lungo la costa non mancano di certo. Tra pini d'Aleppo spontanei e pini da pinoli piantati ovunque, non credo che abbia difficoltà, partendo dalle pinete del litorale laziale (faccio notare che anche la Pineta di Ostia-Castelfusano non è autoctona, pur avendo una discreta entomofauna xilofaga) a raggiungere la Campania, senza bisogno di un'importazione, accidentale o meno, da parte dell'uomo. Certamente siamo al limite dell'areale della specie, e questo spesso, ma non sempre, comporta una maggiore rarità della specie. Mi è successo pure con la ssp. martini. Normalmente è infestante quanto la nostra, ma in alcune località è invece presente ma molto più scarsa. Evidentemente qualche fattore cruciale per il successo della specie differisce da una località all'altra, anche se a noi può sfuggire.

Ne approfitto per iniziare un discorso più generale, di cui Francesco ed io abbiamo già parlato varie volte: come mai diverse specie presenti nel Lazio non si conoscono invece per la Campania? In realtà, per essere più precisi non si conoscono neanche della parte meridionale del Lazio stesso. In parte può dipendere da difetto di ricerche, ma sembra che ci sia effettivamente un minor numero di specie. Vi risulta qualcosa di simile magari per altri gruppi o altre regioni adiacenti e condizioni simili?

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MessaggioInviato: 07/04/2010, 23:15 
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La biogeografia e la paleobiogeografia secondo me sono materie interessantissime. Se alcune specie sono presenti nel Lazio centro-settentrionale, in Toscana ma non nel Lazio meridionale, nella Campania e in Calabria è probabile che siano presenti più a nord ma non più a sud del Lazio, se invece si trovano nel Lazio e in Calabria, per esempio, ma non in Campania allora potrebbe essere dovuto a mancanza di ambienti idonei o a una ricerca scarsa sul territorio. In alcuni casi secondo me la distribuzione delle specie è apparentemente inspiegabile o dovuta a non apparenti ma sofisticate motivazioni, per esempio la distribuzione di alcuni Phytoeciini in Emilia-Romagna, che si trovano nel piacentino, poi saltano il parmense, il reggiano, il modenese e il bolognese, e poi si ritrovano in provincia di Forlì-Cesena, prendiamo per esempio la Phytoecia virgula, e prendiamo in considerazione il Fiuli-Venezia Giulia, il Veneto, l'Emilia-Romagna e le Marche, c'è nelle Marche, in Veneto, e in Friuli-Venezia Giulia, e nel piacentino e poi di nuovo a Forlì, ma non nel parmense, nel reggianoperchè?, ditribuzione più occidentale o orientale no, più settentrionale o meridionale no, altrimenti si troverebbe solo In Veneto e nel piacentino o solo nelle Marche e in Romagna meridionale, o ancora solo nel piacentino o solo in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Romagna meridionale e Marche, e allora che cos'è? :mrgreen: . Mi sono scervellato per un po' chiedendo consiglio non solo alla notte ma anche a Maurizio Pavesi, che di queste materie ne sa una in più del diavolo, ed è venuto fuori che la causa più plausibile potrebbe essere la mancanza della piantra ospite in condizioni particolari anche se è un po' forzaticchiata, o meglio a una mancata ricerca mirata, che credo che, con la scusa che si sa che non c'è, non si si cercata da un po', questa primavera provo a cercarla insieme agli altri Phytoeciini con Mauro :D

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 07/04/2010, 23:55 
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Nome: Maurizio Bollino
Dado, due domande.
La prima è OT: ma il "punto" lo paghi doppio, per cui risparmi all'osso, mentre le virgole te le danno a saldo?
La seconda è seria: perchè la pianta ospite manca? Te lo sei mai chiesto? Un errore che spesso facciamo è quello di considerare la distribuzione delle specie che ci interessano in maniera totalmente avulsa dal contesto generale. Intendo dire che qualunque specie è parte di un bioma di cui occupa una nicchia particolare, ma senza quel determinato complesso fito-zoologico (e non solo), molto probabilmente la singola specie non riesce a sopravvivere, o lo fa in condizioni molto critiche. Analizzare quindi la corologia della singola specie da un punto di vista biogeografico senza tenere conto di tutto ciò con cui condivide il biotopo è come parlare di automobilismo sulla base del solo cappelletto della ruota.
Questo è il motivo per cui, per quanto ho potuto leggere, le analisi biogeografiche più valide e brillanti sono sempre state multidisciplinari, o quanto meno basate sull'analisi della fauna di una o più regioni, non di una o poche specie.
La distribuzione disgiunta di una specie, poi, può essere letta in vari modi, non ultimo come effetto dell'influenza antropica, che semplicemente ha modificato tanto i biotopi da portarla all'estinzione locale: dove ieri c'era (ma, magari per carenza di campionamenti, non si sapeva che ci fosse), oggi non c'è più.
Dico questo perchè non stiamo parlando di un territorio vergine e incontaminato, dove l'azione dell'uomo è nulla, ma di un territorio quasi totalmente occupato da insediamenti produttivi di vario genere, e dove gli ambienti naturali superstiti sono spesso parcellizzati, distanti tra loro tanto da non permettere più il naturale scambo genetico. E sappiamo che l'inbreeding è critico per qualunque genoma.

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MessaggioInviato: 08/04/2010, 7:50 
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dadopimpi ha scritto:
... per esempio la Phytoecia virgula, ...
Io una risposta ce l'avrei, quello che mi manca sono le due o tre ore di tempo per spiegarla qui scrivendo. La prossima volta che ci vediamo chiedimelo.

Roberto :to:

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MessaggioInviato: 08/04/2010, 21:56 
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Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
:ok: , spero di poter parlare con te anche di altri quesiti irrisolti dato che mi interessa molto l'argomento :lov1:

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Riccardo Poloni
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