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Biasi
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Inviato: 14/01/2021, 19:48 |
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Iscritto il: 30/08/2019, 16:07 Messaggi: 307
Nome: Daniele Debiasi
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Buongiorno! A fine maggio 2020 ho raccolto a Trambileno (TN) un pezzo di tronco di salice abbastanza marcescente (circa 15-20 cm di diametro per 20-30 cm di lunghezza, senza corteccia), dal quale mi sono sfarfallati nei giorni successivi (prime 2 settimane di giugno) una decina di esemplari di Agrilus sp., fra cui quello in fotografia (mi sembrano tutti della stessa specie). Credo possa essere A. ater, ma ho davvero poca esperienza con i buprestidi, quindi spero che qualcuno possa darmi conferma! Grazie!
_________________ "Dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono...gli stercorari!" Semi-cit.Daniele Debiasi, Altopiano della Vigolana (TN), debiasi.daniele@gmail.com
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Julodis
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Inviato: 14/01/2021, 21:06 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Un po' spelacchiato, ma può essere solo Agrilus ater. Piuttosto, mi lascia un po' perplesso questa frase Biasi ha scritto: un pezzo di tronco di salice abbastanza marcescente (circa 15-20 cm di diametro per 20-30 cm di lunghezza, senza corteccia) Premesso che non mi è mai capitato di trovare questa specie, quindi magari fa eccezione, ma non credo, gli Agrilus, come i Buprestidi in generale, normalmente non vivono nel legno marcescente, ma in quello da appena morto a secco, molto spesso ancora vivo, almeno parzialmente. In sostanza, i substrati umidi non fanno per loro. Inoltre la maggior parte degli Agrilus scava gallerie tra legno e corteccia, quindi è difficile che possano uscire da legno senza corteccia, a meno che tu non l'abbia prelevato quando le larve avevano già scavato la celletta nel legno e quindi non stavano più tra legno e corteccia. Altrimenti, col distacco della corteccia, se ci sono ancora larva tra questa e il legno fanno una brutta fine.
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Biasi
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Inviato: 14/01/2021, 23:18 |
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Iscritto il: 30/08/2019, 16:07 Messaggi: 307
Nome: Daniele Debiasi
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Grazie mille per la risposta! Allora, ti spiego la situazione di rinvenimento, per cercare di fare chiarezza. Praticamente avevo trovato sotto delle cortecce di un salice caduto ma ancora mezzo vivo, delle grosse larve di cerambicide che volevo provare ad allevare. Non avendo con me una sega per tagliare parte di quel tronco, ne ho rimosso parte della corteccia e ho cercato un altro pezzo di tronco nei dintorni da poter portare a casa (in cui inserirle). Attorno a me ho trovato solo il pezzo di tronco in questione, ossia uno spezzone a terra di un paio di metri senza corteccia (sono sicuro di ciò). Forse non era molto umido, ma marcio si, poiché sono riuscito a romperlo con un paio di colpi per terra. Arrivato a casa ho piazzato le cortecce sopra questo pezzo di tronco "marcio", dopo averci inserito le larve di cerambicide, e ho chiuso con lo scotch di carta nella speranza che esse sopravvivessero. Ovviamente sono morte, ma nei giorni successivi sono sfarfallati questi Agrilus, non so magari erano nella corteccia? Sinceramente non ne ho idea.. Sta di fatto che hanno cominciato a sfarfallare subito, già dalla mattina dopo (io non ho visto alcuna larva di Buprestide). Quindi magari erano già allo stadio di pupa nel legno
_________________ "Dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono...gli stercorari!" Semi-cit.Daniele Debiasi, Altopiano della Vigolana (TN), debiasi.daniele@gmail.com
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Autarcontes
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Inviato: 15/01/2021, 10:02 |
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Iscritto il: 19/04/2012, 7:52 Messaggi: 1071
Nome: Gianfranco Curletti
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Probabilmente svelato l'arcano. Le pupe erano probabilmente nella della corteccia. Agrilus ater, se lo spessore lo consente, si impupa preferibilmente lì, da dove sfarfalla più agevolmente. Per conferma controlla i fori sulla corteccia se ancora ce l'hai: sono a forma di D. Osserva anche il lato interno, ci troverai gallerie a zigzag, tipiche della specie. Gian
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Biasi
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Inviato: 15/01/2021, 10:11 |
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Iscritto il: 30/08/2019, 16:07 Messaggi: 307
Nome: Daniele Debiasi
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Ti ringrazio Gianfranco!! Devo controllare se ho ancora il legno e le cortecce in questione (ho i miei dubbi, ma magari li ho ancora da qualche parte). Aggiornerò il post appena riesco a controllare! Grazie a entrambi!
_________________ "Dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono...gli stercorari!" Semi-cit.Daniele Debiasi, Altopiano della Vigolana (TN), debiasi.daniele@gmail.com
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Biasi
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Inviato: 19/01/2021, 16:56 |
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Iscritto il: 30/08/2019, 16:07 Messaggi: 307
Nome: Daniele Debiasi
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Vi aggiorno solo per comunicare che purtroppo non ho più il legno e la corteccia in questione... magari riproverò quest'anno a recarmi in quella zona e a "replicare l'esperimento". Vi ringrazio molto!
_________________ "Dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono...gli stercorari!" Semi-cit.Daniele Debiasi, Altopiano della Vigolana (TN), debiasi.daniele@gmail.com
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Julodis
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Inviato: 19/01/2021, 20:06 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Si ma comunque è andata sicuramente come ha ipotizzato Gianfranco. Erano impupati nello spessore della corteccia. Alcuni Buprestidi subcorticicoli, non solo Agrilus, se abbastanza spessa si impupano nello spessore della corteccia invece di scavarsi una celletta nel legno. Mi è capitato anche con delle Anthaxia, e dei Phaenops.
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Biasi
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Inviato: 19/01/2021, 20:13 |
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Iscritto il: 30/08/2019, 16:07 Messaggi: 307
Nome: Daniele Debiasi
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Ottimo! Non avrei mai pensato che potessero esserci le pupe nascoste nello spessore della corteccia. Il bello è che c'è sempre da imparare! Ringrazio entrambi per l'identificazione e le spiegazioni!
_________________ "Dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono...gli stercorari!" Semi-cit.Daniele Debiasi, Altopiano della Vigolana (TN), debiasi.daniele@gmail.com
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