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caccia Agostina di cerambycidae



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: caccia Agostina di cerambycidae
MessaggioInviato: 18/10/2011, 2:29 
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19
Messaggi: 1228
Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
Julodis ha scritto:
conan ha scritto:
ciao Maurizio ... mi spiace controbattere al tuo post .... non hai guardato bene! :) ihihihihi
Che tracce hai trovato sul pino?
ciao a presto!
P.S. di tracce io ne ho viste parecchie! Purtroppo non posso dire lo stesso per gli esemplari che hanno lasciato queste tracce :) ehheeheh
ciao ciao

Ho guardato molto bene. Di abete bianco neanche l'ombra, almeno nella zona intorno a Fonte Vetica. Ci sono invece un sacco di inutili abeti rossi (si riconoscono subito, oltre che per la diversa disposizione degli aghi, per le pigne pendule, mentre gli abeti bianchi le hanno rivolte verso l'alto). Ci sono anche molti pini, ma anche questi piantati. Su questi ci sono tracce di qualche Cerambycidae, ma piuttosto pochi nel complesso, e probabilmente di poche specie, e sui rami di piccola sezione ci sono gallerie di Anthaxia, probabilmente godeti o quadripunctata (più facile che sia la prima). Quasi certamente ci sarà anche Buprestis novemmaculata, anche se non ho visto fori d'uscita, e presumo pure Chrysobothris solieri e forse Phaenops cyaneus. Sugli abeti e larici c'è molto meno, e la maggior parte delle tracce mi sembravano di Scolytidae e di non coleotteri. Non ho controllato molti tronchi, visto che cercavo gli abeti bianchi, ma in quelli che ho guardato ci ho trovato solo alcuni imenotteri e due ex pupe/larve di Cerambycidae da cui era sfarfallato qualche parassitoide. Così ad occhio direi che tutte le conifere di quella zona sono state piantate in tempi piuttosto recenti. Si nota ancora una disposizione parzialmente regolare e un alto tasso di coetaneità che sono indizi della non spontaneità di quel bosco.
Ovviamente xilofagi ci saranno comunque, anche perchè i boschi di pino naturali non sono poi a grandissima distanza, senza contare i faggi, i sorbi, i pioppi e le altre piante spontanee, con la loro fauna, ma non dovrebbero esserci quelli legati all'abete bianco, a meno che non ci sia qualche esemplare di questa conifera nascosto qua e là tra le altre piante, spontaneo o meno.


sicuramente i boschetti sono giovani e ripiantati.... ma negli abeti rossi ci ho trovato qualcosina di interesante. Da li vengono le prime segnalazioni della stictoleptura rubra in abruzzo oltre ad altor materiale :)
Presto posterò le foto delle bestioline trovate questanno di cui 2 buprestidi .....
ciaociao

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 Oggetto del messaggio: Re: caccia Agostina di cerambycidae
MessaggioInviato: 18/10/2011, 7:50 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
conan ha scritto:
sicuramente i boschetti sono giovani e ripiantati.... ma negli abeti rossi ci ho trovato qualcosina di interesante. Da li vengono le prime segnalazioni della stictoleptura rubra in abruzzo oltre ad altor materiale :)
Presto posterò le foto delle bestioline trovate questanno di cui 2 buprestidi .....
ciaociao

Come dicevo, qualcosa c'è. Del resto, anche negli impianti recenti qualche xilofago si trova comunque, tra quelli che cambiano pianta ospite e quelli che ci arrivano, o assieme alle piante, o in seguito per le naturali capacità di espansione delle specie.
Perfino nei pini sparsi sulle colline del preappennino laziale, ben lontano da qualsiasi popolazione naturale di conifere (che qui sono solo sulla costa e in piccolissimi nuclei superstiti sulle montagne vicino al confine con l'Abruzzo), si trovano diverse specie di Cerambycidae e Buprestidae. Anzi a volte in questi ambienti le poche specie presenti riescono a diventare infestanti.
Sono curioso di vedere cosa sono i due Buprestidi che hai preso. Speriamo sia qualcosa di strano. Se li hai presi sui fiori è probabile che siano Melanthaxia. In quella zona le più probabili sono godeti, quadripunctata e liae. La A. helvetica apennina è invece legata all'abete bianco, ed era uno dei motivi principali per cui cercavo un popolamento di quella pianta.
Per caso questa estate ci hai trovato qualche Oreina? Lì potrebbero essercene almeno due specie conviventi.

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Maurizio Gigli
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