Autore |
Messaggio |
atlas
|
Inviato: 10/02/2012, 19:59 |
|
Iscritto il: 13/02/2010, 18:24 Messaggi: 16
Nome: Mario Ioppolo
|
Salve, sposto un mio post precedentemente accodato in un vecchio thread per chiedervi un consiglio per un pacco bloccato a Malpensa, contenente dei bozzoli (svernanti) di 2 specie di Lepidotteri Saturnidi nordamericani, contenenti crisalidi vive. Il mittente, o per lo meno così dovrebbe aver fatto la persona incaricata dal mittente, che è un privato, ha specificato i nomi delle specie e che non si tratta di specie protette (cioè ha dichiarato la verità). Mi è stato chiesto di compilare un modulo dove dichiaravo esattamente quanto sapevo essere stato dichiarato dal mittente (cioè quanto sopracitato), aggiungendo, per rendere la cosa più comprensibile, "Farfalle da seta". Quest'ultima dicitura forse ha complicato le cose, perchè oggi mi hanno ricontattato dopo 20 giorni dicendomi che se si tratta di specie vive devo fare una richiesta a un servizio veterinario ASL dichiarando che sono destinati a un ente riconosciuto che alleva e studia bachi da seta. Ho chiesto il nome e il recapito del veterinario dell'ufficio di Malpensa che ha dato queste disposizioni, per cui penso di contattarlo al più presto, ma non so come comportarmi, dato che il destinatario (cioè il sottoscritto) è un privato dunque non sta ricevendo questo pacco in rappresentanza di un ente riconosciuto. Mi hanno detto che se invece si trattasse di bozzoli contenenti pupe morte è necessario che il mittente estero mandi una dichiarazione in cui specifica che sono morte e indica la loro destinazione d'uso, ma all'operatore avevo comunque già accennato che trattavasi di crisalidi vive, anche se "quiescenti".
Aggiungo che sempre in questo periodo un altro pacco contenente delle crisalidi è arrivato senza alcun problema.
Anni fa era successo qualcosa di simile solo con un pacco di crisalidi dalla Bielorussia, fermato alla dogana della mia città (Catania), ma lì la cosa si è risolta semplicemente aprendo il pacco e facendosi dire di presenza cos'erano e la loro destinazione.
_________________ FARFALLE DAL MONDO http://www.farfalledalmondo.it
|
|
Top |
|
 |
Glaphyrus
|
Inviato: 10/02/2012, 20:57 |
|
Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3222
Nome: Marco Uliana
|
Seguo con interesse l'evoluzione di questa complicata faccenda. Non ho esperienza diretta recente di dogana, le cose sono cambiate molto negli ultimi anni. Però sono un po' perplesso dalla richiesta di dichiarazione che sono diretti a "un ente riconosciuto ecc. ecc.". Riconosciuto da chi? Un privato cittadino non può importare bachi da seta una volta che un veterinario abbia certificato quel che c'è da certificare?
tienici informati...
Ciao, Marco
|
|
Top |
|
 |
atlas
|
Inviato: 10/02/2012, 21:09 |
|
Iscritto il: 13/02/2010, 18:24 Messaggi: 16
Nome: Mario Ioppolo
|
L'operatore accennava a un "ente riconosciuto come centro di studio o di allevamento di bachi da seta".
_________________ FARFALLE DAL MONDO http://www.farfalledalmondo.it
|
|
Top |
|
 |
Glaphyrus
|
Inviato: 10/02/2012, 21:45 |
|
Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3222
Nome: Marco Uliana
|
Cercherei di documentarmi su quali sono le norme che si applicano al tuo caso, o tramite gli operatori di dogana o in altro modo. Gli operatori possono anche sbagliarsi a dare informazioni su cose così inusuali... e in questo caso "ente riconosciuto" non vuol dire nulla. Facendo una rapida ricerca in questa pagina ho trovato un link a una norma che regola l'importazione in cui si parla di importazione di animali vivi da affezione, invertebrati compresi. Potrebbe essere un punto di partenza per documentarsi... http://www.adozionecani.com/leggi-mater ... -in-italia
|
|
Top |
|
 |
T.spinai
|
Inviato: 10/02/2012, 23:13 |
|
Iscritto il: 09/11/2011, 12:38 Messaggi: 44 Località: Da Sassari a Campobasso
Nome: Giuseppe Spina
|
Purtroppo nel nostro paese sono arrivate tante di quelle specie aliene che han fatto rizzare i capelli a molti. Unico consiglio che ti posso dare è quello di rivolgerti al servizio fitosanitario che si occupa proprio di questi argomenti. Comunque riuscire a far entrare insetti vivi nel paese è difficile anche per gli istituti di ricerca. All'ultimo CNIE di Genova, un istituto di ricerca non riusciva a farsi spedire degli esemplari di Processionaria del pino presente nella parte sud-orientale del mediterraneo per svolgere indagini genetiche; per un privato cittadino suppongo che sia ancora più difficile. 
_________________ "Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono" Galileo
|
|
Top |
|
 |
Orotrechus
|
Inviato: 10/02/2012, 23:43 |
|
Iscritto il: 01/11/2010, 21:21 Messaggi: 2105 Località: Brescia
Nome: Mario Grottolo
|
Il tuo errore è stato di dichiarare che erano vivi, bastava far scrivere "insetti secchi per studio scientifico" che alla fine, dopo settimane di attesa, ti arrivavano, ovviamente con relative spese postali. Ora il tuo pacco verrà sicuramente aperto e se ti va bene e viene sdoganato dovrai probabilmente pagare anche l'esame fitosanitario. Il consiglio che ti posso dare è parlare con il veterinario/a (c'è anche una donna) e spiegare che sono per studi scientifici. A me è sempre andata bene, ma allora lavoravo all'ASL di Brescia e tramite i colleghi veterinari di Bs o di Va sono sempre riuscito a cavarmela solo aspettando i tempi burocratici; ora però non lavoro più all'ASL da diversi anni e tutta la dirigenza è cambiata, quindi non posso nemmeno aiutarti. Il problema nasce sempre quando il materiale arriva da paesi extra CEE. Esisterebbe un altro sistema per farsi arrivare il materiale: far fare il certificato fitosanitario direttamente da chi lo spedisce, tramite un Ente del suo paese, ma questo non è sempre possibile e spesso i colleghi non sanno neanche a chi farlo fare. Auguri, poi facci sapere. Ciao Mario
|
|
Top |
|
 |
Julodis
|
Inviato: 11/02/2012, 0:38 |
|
Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
|
Con ente riconosciuto si intende un ente di ricerca, universitario o d'altro tipo, che dovrebbe essere compreso in un elenco ufficiale, che però non so nè quale nè dove sia. A questo punto l'unica cosa da fare sarebbe trovare un ente a cui appoggiarsi per poter chiedere lo sdoganamento (non deve occuparsi necessariamente di bachicoltura, basta che sia un istituto in cui si fanno ricerche entomologiche, etologiche, ecologiche o simili). Come giustamente ha scritto Mario, l'errore è stato far dichiarare che c'erano insetti vivi. In passato me ne sono arrivati da paesi extra CEE (ad esempio, dall'Oman), in barattolini forati, e mi sono sempre arrivati (sempre vivi, meno una volta). E' più facile spedire insetti vivi dall'Italia all'estero. Ho spedito un pacchetto pieno di Brachinus vivi di più specie a Singapore, dove facevano uno studio sul loro comportamento, e sono arrivati dopo pochi giorni senza problemi. Ora i controlli sono più severi, ma credo che delle crisalidi probabilmente passerebbero lo stesso. (gli antreni arrivano comunque vivi anche adesso!  ) Orotrechus ha scritto: Ora il tuo pacco verrà sicuramente aperto e se ti va bene e viene sdoganato dovrai probabilmente pagare anche l'esame fitosanitario. Il controllo sanitario ormai viene fatto e si paga anche sulla maggior parte dei pacchetti con insetti secchi. Ma credo che in questo caso, se lo faranno, bloccheranno il pacco. Non voglio fare il menagramo ma credo che in questo caso la situazione si risolverà quando non ci saranno più esemplari vivi nel pacco, ma solo secchi!
|
|
Top |
|
 |
00xyz00
|
Inviato: 11/02/2012, 2:02 |
|
Iscritto il: 08/02/2010, 19:11 Messaggi: 732 Località: Trieste - Perugia
Nome: Carlo L.
|
Mi son sempre chiesto: perche scrivere il contenuto nei dettagli? Io solitamente quando devo spedire qualcosa cerco di essere il piu generico possibile: "materiale di studio", "campioni naturali" "campioni museali" etc. Non ho ricevuto molti pacchi da fuori UE, molti meno di voi sicuramente, ma quando è successo son sempre arrivati senza problemi avendo specificato al mittente di non inserire informazioni dettagliate. Ad esempio da Israele è arrivata roba senza alcun problema, spedita usando una dicutura generica. A mia volta ho rispedito il materiale in raccomandata internazionale e sempre senza problemi è arrivato a destinazione. E' sempre triste vedere come ci si debba sentire impotenti di fronte a situazioni del genere. Spero si risolva rapidamente. 
|
|
Top |
|
 |
Orotrechus
|
Inviato: 11/02/2012, 9:24 |
|
Iscritto il: 01/11/2010, 21:21 Messaggi: 2105 Località: Brescia
Nome: Mario Grottolo
|
Forse con Israele ci sono accordi commerciali particolari, perchè se non dettagli il contenuto di norma ti viene sempre richiesto e controllato. Interessante sarebbe cosa si intende per Enti riconosciuti o di ricerca e se se poi è vero: io mi son fatto mandare un pacchetto indirizzato al Centro Studi Naturalistici Bresciani presso il Museo di Sc. Naturali di Brescia, ma ho avuto comunque problemi con richiesta di documentazione e un tempo di attesa di due settimane, l'unico vantaggio è che il pacchetto non è stato aperto. Ciao Mario
|
|
Top |
|
 |
Julodis
|
Inviato: 11/02/2012, 9:51 |
|
Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
|
Orotrechus ha scritto: ma ho avuto comunque problemi con richiesta di documentazione e un tempo di attesa di due settimane, l'unico vantaggio è che il pacchetto non è stato aperto. Ciao Mario E ti lamenti! Questo è uno dei casi in cui le cose vanno meglio! Pensa che a me spesso tocca aspettare, dopo che il mittente mi ha comunicato la spedizione del pacco, due o più mesi per avere notizie dalla dogana, che mi richiede di inviare il solito modulo in cui si dichiara il contenuto ed il valore corrispondente, attestato da fattura o transazione via Internet, poi qualche altra settimana perchè il pacco venga sdoganato. E spesso a questo si aggiunge la richiesta di pagamento della visita sanitaria (non sempre perviene contemporaneamente all'altra richiesta, ma spesso dopo che hanno ricevuto ed esaminato la precedente). Effettuato il pagamento bisogna inviare per posta la ricevuta (a volte, per fortuna, si accontentano di riceverla via fax o email), e dopo che hanno ricevuto tutto passano in genere ancora 10-15 giorni prima che il pacco venga finalmente fatto partire dagli uffici doganali, e bisogna aspettare ancora (di solito pochi giorni), perchè arrivi a destinazione. Nel frattempo, dalla spedizione sono passati come niente 3-4 mesi. E mi ritengo comunque fortunato, perchè ho notato che da un po' non mi richiedono più l'ente di ricerca a cui è destinato il materiale. Visto però che i controlli vengono evidentemente effettuati a campione, capitano volte in cui tutto fila liscio e in 2-3 settimane ti arriva il pacco da qualsiasi provenienza, senza essere stato aperto e senza richieste di pagamento di spese doganali. tasse e visite sanitarie.
|
|
Top |
|
 |
atlas
|
Inviato: 17/02/2012, 15:51 |
|
Iscritto il: 13/02/2010, 18:24 Messaggi: 16
Nome: Mario Ioppolo
|
Ho parlato col veterinario, gli ho spiegato la faccenda. Nulla da fare, colui che spedisce dovrebbe compilarmi un modulo (di cui ho la copia) in cui un veterinario autorizzato certifica che le specie spedite non veicolano malatite trasmissibili all'uomo e/o ad animali. Altrimeti, il pacco va indietro. Ha anche aggiunto una nota dicendo "Le ricordo inoltre il rilascio, da parte dell'ASL competente, dell'accettazione della spedizione in oggetto sul proprio territorio e nella sua struttura (Impatto biologico)." Il fornitore americano con cui avevo scambi di informazioni e ogni tanto materiale da 10 anni mi ha detto che non è un veterinario, non può far nulla e non spedirà mai più in Italia. Mi ha detto che posso solo chiedere al veterinario di distruggere il contenuto oppure di spedirmelo dietro mia assicurazione che allo sfarfallamento andranno uccisi per collezione, impedendo così il rischio di diffondere eventuali malattie. Sembra che il mio fornitore tema problemi se il pacco gli tornasse indietro. Non so più cosa dire.
_________________ FARFALLE DAL MONDO http://www.farfalledalmondo.it
|
|
Top |
|
 |
Julodis
|
Inviato: 17/02/2012, 17:40 |
|
Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
|
A questo punto, temo che non ci sia più niente da fare. Il pacco puoi considerarlo perso. Del resto, il comportamento della dogana in questo caso è dettato da regole che hanno un senso. Una importazione incontrollata di insetti vivi potrebbe veramente causare seri problemi, oltre a quelli che già abbiamo, di introduzione di specie alloctone e spesso nocive, per l'agricoltura, per i nostri ecosistemi o altro. Il fatto che poi questi bozzoli sarebbero finiti in mano a qualcuno che ne avrebbe avuto cura e non avrebbe liberato gli adulti nell'ambiente, tu lo sai, puoi dichiararlo, ma loro non possono avere la certezza che andrà a finire così (non sai quanta gente strana c'è in giro, che magari poi libera specie aliene convinta di fare bene, o semplicemente se le fa sfuggire per distrazione). Alla dogana, messi di fronte a questa situazione non possono fare altro che agire così.
|
|
Top |
|
 |
atlas
|
Inviato: 17/02/2012, 23:03 |
|
Iscritto il: 13/02/2010, 18:24 Messaggi: 16
Nome: Mario Ioppolo
|
Se non fosse richiesta una certificazione da un veterinario avrei tentato un'autocertificazione in qualità di biologo abilitato all'esercizio della professione (ma non iscritto però all'ordine dei biologi quindi forse il problema sarebbe rimasto comunque).
_________________ FARFALLE DAL MONDO http://www.farfalledalmondo.it
|
|
Top |
|
 |
Orotrechus
|
Inviato: 17/02/2012, 23:30 |
|
Iscritto il: 01/11/2010, 21:21 Messaggi: 2105 Località: Brescia
Nome: Mario Grottolo
|
Se non sei iscritto all'Ordine dei Biologi non sei abilitato all'esercizio della professione. Io non conosco le normative americane, ma anche loro dovrebbero avere degli Uffici di Sanità, simili ai nostri Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, a cui, il tuo fornitore, potrebbe far firmare la dichiarazione richiesta, il fatto che non voglia far fare nessun certificato puzza un po'. Se ci fosse tale dichiarazione dovrebbe essere inutile, da parte dell'ASL competente, la verifica di Impatto biologico, o al massimo sarebbe una presa d'atto. ciao Mario
|
|
Top |
|
 |
|