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AleP
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Inviato: 06/02/2012, 13:03 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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Ciao a tutti, ho raccolto in questi giorni, nei dintroni di Verona, a quota collinare, alcuni rami morti o malmessi di Pinus di diametro 2-4 cm. Essi presentano evidenti gallerie sottocorticali di larghezza 5-9 mm. Come si vede dalla foto in alcuni casi è evidente il foro di entrata nel tronco (diametro di circa 5 mm). Vorrei sapere se possibile: -di che cosa potrebbe trattarsi (Buprestidae? Cerambicidae? Che genere/specie?) -SE, mancando evidenze di fori di uscita, posso considerare che le bestiole sono ancora nel tronco (va detto che nessun taglio ha intercettato gallerie interne, non so se per caso o perchè le bestiole si limitano a penetrare per impuparsi senza gironzolare nel legno). Attendo pareri, fermo restando che i rametti sono inscatolati quindi se ne esce qualcosa ve lo farò sapere! 
_________________ AleP
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Julodis
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Inviato: 06/02/2012, 18:27 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Sono tipiche gallerie subcorticicole, in cui la larva penetra nel legno solo per scavarsi la celletta ninfale. Quella che si vede nella foto mi sembra vecchia. Da quel che vedo direi che non è di Buprestidae, quindi per esclusione Cerambycidae, ma di quale specie lo lascio agli specialisti di quella famiglia, che sul Forum non mancano. In particolare, le specie di conifera le conosco poco, visto che nel Lazio ce ne sono ben poche.
Il fatto che non ci siano fori d'uscita può dipendere da tre motivi:
1 - la larva/pupa/adulto è ancora dentro (in queto caso specifico non mi pare) 2 - la larva/pupa/adulto ha fatto una brutta fine in celletta (funghi, parassitoidi, condizioni ambientali non adatte) 3 - è una specie in cui la larva si scava la celletta e prima di impuparsi si rigira, in modo che l'adulto possa ripercorrere la galleria scavata dalla larva e forare solo la corteccia per uscire
Comunque, prova a staccare strati di legno con un coltello fino a raggiungere, con cautela, una celletta, così vedi come stanno le cose. Se c'è dentro qualcosa di vivo, lascia le altre come sono finchè non sfarfallano. Altrimenti ripeti il trattamento sulle altre. Capita abbastanza spesso di trovare adulti morti in celletta perfettamente conservati e recuperabili.
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AleP
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Inviato: 06/02/2012, 18:40 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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Ciao Maurizio, grazie della risposta. Posso chiederti in base a cosa dici che non sono di Buprestidae? Riguardo alla loro vecchiaia: hai perfettamente ragione temo!  Sappi però che, per fortuna, ho anche raccolto alcuni rametti con la corteccia ancora attaccata  e spero che in quelli ci sia qualcosa di vivo. In ogni caso proverò a lavorare di fino intorno al foro come suggerisci e vediamo cosa ne viene fuori. Per gli esperti di Cerambycidae: se è un cerambice potrebbe essere Arhopalus? Non a Verona, ma in aree vicine, sono segnalati sia il ferus che il rusticus. Oppure Rhagium inquisitor? Grazie 
_________________ AleP
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Julodis
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Inviato: 06/02/2012, 18:58 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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AleP ha scritto: Ciao Maurizio, grazie della risposta. Posso chiederti in base a cosa dici che non sono di Buprestidae? Riguardo alla loro vecchiaia: hai perfettamente ragione temo!  Sappi però che, per fortuna, ho anche raccolto alcuni rametti con la corteccia ancora attaccata  e spero che in quelli ci sia qualcosa di vivo. In ogni caso proverò a lavorare di fino intorno al foro come suggerisci e vediamo cosa ne viene fuori. Per gli esperti di Cerambycidae: se è un cerambice potrebbe essere Arhopalus? Non a Verona, ma in aree vicine, sono segnalati sia il ferus che il rusticus. Oppure Rhagium inquisitor? Grazie  Buprestidi in grado di scavare così sotto corteccia nel pino da noi sono solo alcune Anthaxia, Chrysobothris e Phaenops. Escluderei le Anthaxia, che fanno gallerie piatte, piene di rosura molto fine, compatta, in genere bianca. I Chrysobothris ci si avvicinano di più, ma mi pare anche in questo caso che queste siano scavate un po' più profonde. Con la segatura sarebbe stato più facile distinguerle. Nei Buprestidae è più fine, compatta ed uniforme, generalmente riempie completamente le gallerie eccetto dove sta la larva. Nei Cerambycidae è più irregolare, meno compatta, spesso si distinguono le fibre del legno strappate, e si alternano zone piene di segatura con zone con la galleria vuota. In pratica le larve dei Cerambycidae vanno e vengono nella galleria, e soprattutto in quelle sotto corteccia ogni tanto fanno dei fori che comunicano con l'esterno da cui buttano fuori segatura, mentre quelle dei Buprestidae vanno sempre avanti, riempiendo di segatura il tratto di galleria alle loro spalle, e non tornano mai indietro. Proprio vicino al foro della tua foto si vede una galleria parzialmente sovrapposta ad un'altra. Questa è una cosa che un Buprestidae in condizioni normali non farebbe mai.
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Xylosteus
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Inviato: 06/02/2012, 19:33 |
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Iscritto il: 13/09/2009, 18:04 Messaggi: 881
Nome: Pierpaolo Rapuzzi
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Ciao a tutti. Visto così mi verrebbe da dire Buprestidae: Chrysobotris solieri ma posso anche prendere un granchio enorme. Per essere un Cerambycidae mi pare che la galleria sia un po' larga e piatta, anche il foro di uscita mi sa di Buprestidae più che Cerambycidae. Ad ogni modo è solo un'impressione. Ciao Pierpaolo
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Julodis
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Inviato: 06/02/2012, 20:20 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Xylosteus ha scritto: Visto così mi verrebbe da dire Buprestidae: Chrysobotris solieri L'unico Buprestide che da noi potrebbe fare questo è proprio lui (Phaenops mi pare meno probabile), ma la galleria non mi convince mica tanto. Ma forse mi ricordo male. Come dicevo, le specie pinicole qui non si trovano spesso. Magari vedendone una con la segatura, si capirebbe meglio. Comunque in questo caso sicuramente non c'è più. Forse in qualche cassetta ho dei pezzi di pino con gallerie di Chrysobothris solieri, se non li ho buttati l'estate scorsa. Domani controllo e se li ho mando una foto delle gallerie con e senza segatura. Il foro che entra nel legno sarebbe anche compatibile col Chrysobothris.
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AleP
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Inviato: 07/02/2012, 20:05 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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Cavolo, sono affascinato dalle descrizioni che mi fate di gallerie e segatura  . Maurizio e Pierpaolo si vede che siete molto competenti. Confesso che se fosse un Buprestidae sarei felicissimo, se non altro perchè si tratta di una famiglia che conosco poco. (tra l'altro, recentemente avevo postato alcune domande su come "trovare" i Buprestidi ma non avevo avuto risposta probabilmente perchè avevo fatto domande molto generali e poco dettagliate). In ogni caso attendo la foto di Maurizio e se riesco a beccare una galleria più recente, magari scortecciando i rami ancora ricoperti dalla corteccia, faccio una foto. Mi sto letteralmente RIEMPIENDO la casa di rami vari di latifoglie (oltre a quelli di Pinus, vi lascio immaginare cosa pensano moglie e figli, ma suppongo abbiate lo stesso problema!) dopo che l'estate scora ho avuto le prime meravigliose sorprese: 11 Aegosoma(!) da pioppo ed uno Stromatium da melograno. Se siete d'accordo posterò alcune foto di gallerie che ho intercettato segando i tronchi vari così mi dite cosa ne pensate e poi, se tutto va bene, tra qualche mese vediamo quante ne avete azzeccate!! 
_________________ AleP
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Julodis
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Inviato: 07/02/2012, 23:24 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Alessandro, se vuoi trovare Buprestidi nel legno devi puntare soprattutto su rami morti da poco o con parti ancora vive. Solo poche specie, da noi, stanno nel legno morto da più tempo.
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AleP
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Inviato: 08/02/2012, 9:45 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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Julodis ha scritto: Alessandro, se vuoi trovare Buprestidi nel legno devi puntare soprattutto su rami morti da poco o con parti ancora vive. Solo poche specie, da noi, stanno nel legno morto da più tempo. Ciao Maurizio, sto infatti cercando di raccogliere rami di cui sia evidente la morte recente: es potature autunnali di cigliegio, oppure rami di varie latifoglie a terra con corteccia e/o foglie ancora attaccate, di peso specifico simile alla pianta viva ecc. Questo anche grazie ai consigli che mi ha dato Franco (Effe Esse). In generale do' per scontato che le gallerie caratterizzate da rosura fine e molto compatta, di colore chiaro (di solito leggermente più chiaro di quello del legno circostante) siano recenti e, se non vedo evidenti segni di uscita, inscatolo il tronchetto. Se hai altri consigli per scremare il materiale (visto che oramai non ho più spazio in casa...  ) sono benvenuti. Infine, posso chiederti quali sono le specie di Buprestidi che attaccano il legno morto da tempo? Grazie. Ciao 
_________________ AleP
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Julodis
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Inviato: 08/02/2012, 23:09 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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AleP ha scritto: Julodis ha scritto: Alessandro, se vuoi trovare Buprestidi nel legno devi puntare soprattutto su rami morti da poco o con parti ancora vive. Solo poche specie, da noi, stanno nel legno morto da più tempo. Ciao Maurizio, sto infatti cercando di raccogliere rami di cui sia evidente la morte recente: es potature autunnali di cigliegio, oppure rami di varie latifoglie a terra con corteccia e/o foglie ancora attaccate, di peso specifico simile alla pianta viva ecc. Questo anche grazie ai consigli che mi ha dato Franco (Effe Esse). In generale do' per scontato che le gallerie caratterizzate da rosura fine e molto compatta, di colore chiaro (di solito leggermente più chiaro di quello del legno circostante) siano recenti e, se non vedo evidenti segni di uscita, inscatolo il tronchetto. Se hai altri consigli per scremare il materiale (visto che oramai non ho più spazio in casa...  ) sono benvenuti. Infine, posso chiederti quali sono le specie di Buprestidi che attaccano il legno morto da tempo? Grazie. Ciao  Le potature autunnali vanno bene, ma non se sono dello scorso autunno e le prendi ora, perchè gli adulti ci andranno a deporre eventualmente nella prossima bella stagione. I migliori sono, eventualmente, i rami spaccati dalla neve (e quest'anno non dovrebbero mancare!) durante l'inverno e presi a fine estate - autunno successivo. Molte specie hanno larve che si sviluppano nella zona di contatto tra i tessuti vivi e quelli morti, quindi sono ottimi i rami con l'estremità morta ma la base ancora viva, ovviamente attaccati alla pianta. Da noi non sono molti i Buprestidi che escono dal legno secco e/o morto da tempo. Te ne cito qualcuno a memoria: Latipalpis plana Eurythyrea (micans e quercus sicuramente) Buprestis (qualche specie, come B. splendens) Acmaeoderella adspersula Occasionalmente anche altre specie, come l'Acmaeodera crinita. Inoltre ci sarebbero la Strigopteroides depressa e le Thurntaxisia (due specie vicarianti) che dal Mediterraneo orientale raggiungono la Grecia e l'Algeria (e Marocco), che non si sa mai che un giorno potrebbero pure essere trovate anche da noi. E queste vivono principalmente nel legno vecchio e secco.
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AleP
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Inviato: 04/10/2012, 9:16 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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Mi sento in dovere di aggiornare il post solo per comunicare che, purtroppo, dai rami oggetto della discussione non è uscito nulla! Ho fatto ieri sera una grossa scrematura tenendo solo quelli meno "vecchi" nel caso sia una specie biennale (per es C. solieri), gli altri sono destinati alla prossima grigliata! Alla luce delle esperienze fatte nei mesi scorsi e dei tantissimi tronchi osservati, sono anche io dell'idea che possa essere un Buprestide, forse proprio C. solieri. Il ritrovamento sarebbe interessante perchè la specie, da CkMap non risulta raccolta in Veneto. Maurizio, tu hai sempre dati molto aggiornati, ti risulta corretto? La piccola pineta in cui ho raccolto, oramai "naturalizzata", è però sicuramente di origine artificiale, essendo le essenze tipiche della zona: O. carpinifolia, F. ornus e Q. pubescens. 
_________________ AleP
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