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conan
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Inviato: 05/05/2010, 9:32 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19 Messaggi: 1228 Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
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Ciao a tutti, vorrei raccogliere con questo topic più informazioni possibile riguardo i cerambicidi che si sviluppano e vivono su conifere (come ad esempio acanthocinus sp., rhagium sp., evodinus sp.): quali sono le tecniche di caccia utilizzate e quali le più redditizie e in quali modalità applicarle, in che periodo dell' anno (ovviamente x dar un idea, visto che occorrerebbe trattare il discorso per singola specie), in che tipologia di ambiente è più facile trovarli? ... inoltre qualche consiglio e trucchetto da parte degli specialisti. Chiedo gentilmente di orientare le risposte ai cerambicidi in appennino. Grazie a presto. ... per gli specialisti... date sfogo ai vostri pensieri 
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Entomarci
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Inviato: 06/05/2010, 19:11 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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La ricerca di larve di cerambicidi sulle conifere presenta alcune particolarità, sia positive che negative. Di positivo c’è che spesso le conifere sono riunite in gruppi omogenei (pinete, abetine ecc) e quindi hai a disposizione molta legna in cui cercare, di negativo che il numero di specie infeudate alle conifere è ristretto rispetto a quelle proprie per es. di querce o altre latifoglie e gli areali di distribuzione sono, spesso, a macchia di leopardo, con alcune specie “guida” diffuse piu’ o meno dappertutto ed altre (purtroppo la maggior parte) limitate ad alcune stazioni isolate. Per quanto concerne l’appennino, il mio consiglio è di muoversi abbastanza sui vari piani altitudinali per ricercare nelle varie associazioni presenti: potresti identificare dei boschi di abete (bianco e rosso), che sono presenti qua e la’ nelle cime del nostro appenninno, e li’ scortecciare sia i tronchi morti che la ramaglia, oppure potresti muoverti nel piano collinare ricercando nelle foreste artificiali di abete nero che sono piuttosto diffuse. Se puoi muoverti abbastanza non trascurare infine le pinete costiere, dove è presente con abbondanti popolazioni il pino marittimo. Partendo dalle abetine: nei tronchi si trovano rhagium inquisitor e mordax che convivono, acanthocinus reticulatus, morimus asper. Nei ceppi pare si trovi Oxymirus cursor. Nella ramaglia trovi callidium aeneum, pogonocherus eugeniae e ovatus, molorchus minor, obrium brunneum. Con un po’ di fortuna potresti allevare qualche esemplare di tetropium castaneum e saphanus piceus, sempre da grossi rami o tronchetti morti di abete bianco… Nel pino nero: nei tronchi si trovano acanthocinus griseus, asemum tenuicorne, rhagium inquisitor, arhopalus ferus e syriacus, oxypleurus nodieri; nei rami monochamus galloprovincialis, pogonocherus perroudi, talvolta nei rami piu’ madidi o nei ceppi saltano fuori corymbia rubra e hilotrupes bajulus. Ancora piu’ in basso troviamo le pinete costiere, in cui sono diffusi in pinus pinaster e il pinus pinea. Nei tronchi si trovano comunemente arhopalus ferus e syriacus, acanthocinus griseus; nei grossi rami ancora monochamus galloprovincialis, hilotrupes bajulus; nella ramaglia pogonocherus perroudi. Teniamo presente che questa lista rappresenta la fauna delle conifere presente nell’appennino tosco romagnolo ed è il frutto delle ricerche condotte per molti anni da molti ricercatori, potresti non imbatterti mai in alcune di queste specie o comunque fare molta fatica a trovarle! Inoltre bisogna tenere conto che queste specie non si presentano fedelmente in ogni bosco di conifere, ma alcune sono molto localizzate e conosciute solo di poche località particolarmente integre (vedi ad es. Campigna, La Lama, ris. Int. Sassofratino…). Ciò non toglie sia possibile trovarli anche in altri biotopi… Teniamo anche conto dell’esperienza nella ricerca: ogni specie presenta una propria biologia, senza la cui conoscenza è spesso difficile trovarla, quindi non ti stupire se inizialmente non troverai nulla o solo le specie più comuni, è piuttosto normale (con beneficio della botta di c…)!
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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Entomarci
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Inviato: 06/05/2010, 19:15 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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La ricerca di adulti è molto piu' casuale, potresti trovare qualche esemplare di oxymirus cursor che percorre i tronchi di abete, in genere nelle giornate calde di giugno. Ho osservato raramente tetropium castaneum su cataste di abete, come pure rari monochamus in volo. Forse la bestia piu' facile da trovare allo stato adulto è il rhagium inquisitor e qualche mordax, sempre sui tronchi. Battendo la ramaglia potresti raccolgiere qualche pogonocherus, in ottobre nelle abetine, ma è un lavoraccio... Io sono per gli allevamenti...! Qualche esemplare di arhopalus arriva di notte alla luce, vicino ai lampioni.
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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conan
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Inviato: 06/05/2010, 22:21 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19 Messaggi: 1228 Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
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grande entomarci!!grazie mille x l informazioni:) ma mi vengon spontanee alcune domande (considera che nn ho mai cacciato negli ambienti di conifere) l elenco che mi hai fatto.... tratasi di specie da ritrovar allo stadio larvale sotto cortecce o adulti nascosti sotto le cortecce? Inoltre... quando parli di guardar sotto le cortecce..... devo staccare le cortecce di alberi verdi o cercare alberi secchi? A mi aesperienza solitamente si cerca sotto le cortecce di alberi secchi, quelle cortecce che si staccano facilmente o solitamente son gia mezze staccate. Molto interessante e dettagliata la tua spiegazione, grazie ancora.... se qualcun altro vuole aggiungere la sua esperienza.... siamo qui a leggere  Ciao , spero di incontrarvi ad entomodena!!! fatevi riconoscere!! 
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conan
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Inviato: 15/06/2010, 9:15 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19 Messaggi: 1228 Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
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SON IN ATTESA DI RISPOSTA ......
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Julodis
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Inviato: 20/06/2010, 18:53 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Caro Omar, rispondo io per Marcello. L'elenco di specie che di ha scritto (a cui potremmo aggiungere altre cose, come Ergates faber dai ceppi di pino) è riferito alle larve che vivono nel legno o sotto corteccia, e di cui qualxhe volta capita di trovare gli adulti, o ancora in celletta, o rifugiati sotto corteccia sollevata. Pur occupandomi di Buprestidi, ti posso assicurare che i Cerambycidae di conifera, a parte le specie con adulti floricoli, sono molto più facili da ottenere raccogliendo la legna attaccata. Poi, in questa stagione, guarda sui fiori, specialmente ombrellifere e composite, nelle radure, e se puoi usa la lampada per quelli con adulti notturni.
Nella spiegazione di Marcello c'è un lapsus. Dove è scritto "abeti neri" leggi "pini neri". Ricordo che ci sono anche altre conifere in centro Italia: cipressi (introdotti da tempo) e ginepri, che ospitano qualche specie, e i tassi, che a mia conoscenza non ospitano alcun coleottero xilofago.
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conan
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Inviato: 20/06/2010, 19:48 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19 Messaggi: 1228 Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
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allora a questo punto la domanda muta e diventa... ma che tipo di legna è meglio raogliere x nn riempire il garage e l armadio della moglie di legna inutile??? 
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Julodis
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Inviato: 20/06/2010, 22:37 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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conan ha scritto: allora a questo punto la domanda muta e diventa... ma che tipo di legna è meglio raogliere x nn riempire il garage e l armadio della moglie di legna inutile???  Dipende da quel che vuoi prendere. Per cominciare ti consiglierei di prendere rami di sezione piccola e media (diciamo fino sui 10 - 20 cm di diametro) morti da poco (comunque meglio se non hanno ancora perso la corteccia) e che presentino tracce delle larve. Per individuarle è facile. Se vedi fori di uscita, ovviamente, molti individui saranno già usciti, ma potrebbero essercene altri delle stesse o di altre specie che escono in ritardo di giorni, o magari anche di un anno. Se non vedi fori di uscita, puoi individuare le gallerie sotto corteccia staccandone un pezzo con un coltello. Se le gallerie sono nel legno, basta tagliare il ramo e osservarlo in sezione. Se ci sono fori tondi od ovali nel legno sono spesso di cerambycidae. Se i fori sono molto appiattitti (sezione pian-parallela) allora sono probabilmente di Buprestidae (che è meglio!). Comincia tagliando qualche ramo e raccogli solo quei pezzi che presentano tracce delle larve (meglio tagliare sul posto i pezzi di lunghezza appropriata al contenitore in cui le metterai, socì risparmi tempo a casa e di sporcacciare tutto di segatura, evitando eventuali reazioni violente da parte di mogli o madri). Con un po' di pratica potrai fare lo stesso con le radici, i tronchi, ceppi, ecc. (per i ceppi, considera che di solito la celletta pupale è da meno di uno a pochi cm dalla superficie, quindi spaccando con attenzione il ceppo si riescono spesso ad estrarre larve mature, pupe o adulti dalla celletta. Mettendoli in provette forate per l'aria, dopo un po' avrai gli adulti.
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