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L1,L2,L3...



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 21/10/2013, 17:03 
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Iscritto il: 20/09/2013, 21:36
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Località: tra Rovigo e Ferrara
Nome: Massimiliano Casson
Saluti a tutti,
vorrei chiedere a qualche esperto in materia di scarabeidi, se esistono del limiti temporali o morfologici o di altro genere per definire una larva allo stradio appunto di L1, L2 o L3. In tutti gli articoli che finora ho letto a tal proposito non ho trovato caratteristiche salienti (se esistono) riguardo ai vari passaggi.

Grazie

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 21/10/2013, 18:04 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Non ho ben capito cosa intendi con limiti temporali o morfologici. O meglio, con limiti morfologici immagino tu intenda se ci sono differenze di forma tra le larve dei tre stadi. Per quanto ne so, nella maggior parte dei Coleotteri le differenze sono più che altro di dimensioni, anche se vi sono notevoli eccezioni (in primo luogo nei Meloidae, con larve diversissime da uno stadio all'altro). In certe larve terricole ho notato un maggiore sviluppo delle setole, in proporzione al corpo, nelle L1. Non so però se sia una regola.
Limiti temporali non l'ho proprio capito. Vuoi sapere se ogni stadio ha una durata definita? I vari stadi possono durare più o meno a lungo a seconda delle condizioni dell'habitat, umidità, temperatura, nutrimento disponibile, ecc.

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 21/10/2013, 18:07 
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Iscritto il: 20/09/2013, 21:36
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Località: tra Rovigo e Ferrara
Nome: Massimiliano Casson
Julodis ha scritto:
Non ho ben capito cosa intendi con limiti temporali o morfologici. O meglio, con limiti morfologici immagino tu intenda se ci sono differenze di forma tra le larve dei tre stadi. Per quanto ne so, nella maggior parte dei Coleotteri le differenze sono più che altro di dimensioni, anche se vi sono notevoli eccezioni (in primo luogo nei Meloidae, con larve diversissime da uno stadio all'altro). In certe larve terricole ho notato un maggiore sviluppo delle setole, in proporzione al corpo, nelle L1. Non so però se sia una regola.
Limiti temporali non l'ho proprio capito. Vuoi sapere se ogni stadio ha una durata definita? I vari stadi possono durare più o meno a lungo a seconda delle condizioni dell'habitat, umidità, temperatura, nutrimento disponibile, ecc.

con limiti temporali (probabilmente espresso con un italiano poco comprensibile da parte mia) intendo proprio questo: ad es. se una larva compie il suo ciclo in otto mesi...(sto facendo uno stupidissimo esempio inventato)...fino al terzo mese è L1...dal quarto al sesto L2...e negli ultimi due L3


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 Oggetto del messaggio: Re: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 21/10/2013, 20:02 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Massimiliano, scusa l'ovvietà, ma hai ben presente che una larva passa da un'età all'altra attraverso una muta?
Roberto :to:

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 Oggetto del messaggio: Re: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 21/10/2013, 20:23 
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Iscritto il: 20/09/2013, 21:36
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Nome: Massimiliano Casson
Hemerobius ha scritto:
Massimiliano, scusa l'ovvietà, ma hai ben presente che una larva passa da un'età all'altra attraverso una muta?
Roberto :to:

per voi saranno tutte ovvietà...come per me sono ovvi i processi fisiologici degli animali e le loro patologie, essendo un veterinario...oppure per me è ovvio il processo di colorazione ed invecchiamento di un modello militare in scala...ma altre cose, che non conosco ed alle quali mi sono sempre avvicinato con l'umiltà necessaria ( e nessuno può smentirmi), per me non sono ovvie...e se lo fossero...non starei qui ad informarmi presso di voi, che sicuramente siete esperti ...
se però le mie ovvie domande dovessero far sorridere qualcuno...beh...quel qualcuno potrebbe leggere solo quelle altrui, più intelligenti...

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 21/10/2013, 20:47 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Scusa Massimiliano, ma non credo che nell'intervento di Roberto ci fosse alcuna intenzione di sfottere.

Anche a me era venuto il dubbio, leggendo come avevi posto la domanda, che non fossi a conoscenza del fatto che le larve passino da uno stadio all'altro grazie ad una muta. Ma poi ho pensato che forse avevi solo espresso male quel che volevi chiedere. Davo per scontato che, sapendo dell'esistenza dei vari stadi larvali, fossi a conoscenza di come passassero dall'uno all'altro. Del resto, un'infarinatura già la si ha alle superiori.

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 21/10/2013, 20:57 
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Iscritto il: 20/09/2013, 21:36
Messaggi: 96
Località: tra Rovigo e Ferrara
Nome: Massimiliano Casson
Julodis ha scritto:
Scusa Massimiliano, ma non credo che nell'intervento di Roberto ci fosse alcuna intenzione di sfottere.

Anche a me era venuto il dubbio, leggendo come avevi posto la domanda, che non fossi a conoscenza del fatto che le larve passino da uno stadio all'altro grazie ad una muta. Ma poi ho pensato che forse avevi solo espresso male quel che volevi chiedere. Davo per scontato che, sapendo dell'esistenza dei vari stadi larvali, fossi a conoscenza di come passassero dall'uno all'altro. Del resto, un'infarinatura già la si ha alle superiori.


Julodis, avendo io frequentato il liceo classico, ti garantisco che non c'erano nei programmi ministeriali le mute delle larve.
In ogni caso, chiudo qui qualsiasi tono polemico. Sono sempre in debito con voi per le informazioni che mi avete dato e che vorrete darmi in futuro.

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 21/10/2013, 21:04 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
BadMasterMax ha scritto:
Julodis, avendo io frequentato il liceo classico, ti garantisco che non c'erano nei programmi ministeriali le mute delle larve.

Dipende da chi era il tuo insegnante, visto che io insegno scienze al liceo classico, e i miei studenti lo sanno. :D
E qualcosa dovrebbero fare anche gli altri, non entomologi, ma comunque quasi tutti biologi, nella parte di programma riguardante la zoologia, e forse anche altrove.

Comunque, nessuno vuol fare polemiche, soprattutto senza motivo, quindi chiudiamo pure qui la questione. :hi:

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 21/10/2013, 21:17 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
Messaggi: 5642
Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Appurato un po' faticosamente ( :gh: ) che mancava il tassello essenziale, adesso possiamo dire che le diverse età larvali (o stadi) vengono separate una dall'altra dal processo della muta, che permette all'insetto di accrescersi sino alle dimensioni adeguate per subire la metamorfosi.
In questa mia definizione io seguo la terminologia adottata dalla scuola entomologica italiana, che usa (correttamente a mio parere) il termine larva solo per gli stadi preimmaginali degli insetti olometaboli (o a metamorfosi completa), che passano cioé attraverso gli stadi di uova, larva, pupa ed adulto. La scuola zoologica usa invece il termine larva in modo molto più generico.
Il numero di stadi larvali in una specie può essere rigidamente fisso, debolmente variabile, o molto variabile. Le mute sono regolate da un complesso determinismo ormonale a sua volta guidato da fattori esterni (climatici e nutrizionali).
Chiaramente è nelle specie con numero di stadi fisso (o debolmente variabile) che le larve vengono identificate con le sigle LI LII LIII LIV LV LVI (con un numero di stadi superiore non avrebbe senso e quasi sicuramente il numero risulterebbe variabile).
Abitualmente risulta difficile, per chi non ne ha dimestichezza, distinguere i diversi stadi larvali di una specie.

Roberto :to:

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 Oggetto del messaggio: Re: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 21/10/2013, 21:37 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31
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Località: milano
Nome: maurizio pavesi
Hemerobius ha scritto:
... Il numero di stadi larvali in una specie può essere rigidamente fisso, debolmente variabile, o molto variabile. Le mute sono regolate da un complesso determinismo ormonale a sua volta guidato da fattori esterni (climatici e nutrizionali).
Chiaramente è nelle specie con numero di stadi fisso (o debolmente variabile) che le larve vengono identificate con le sigle LI LII LIII LIV LV LVI (con un numero di stadi superiore non avrebbe senso e quasi sicuramente il numero risulterebbe variabile)...

infatti negli odonati, dove il numero di stadi larv... oops :oops: preimmaginali :to: si aggira intorno alla quindicina, numero probabilmente variabile anche nell'ambito della stessa specie, vengono distinti solo gli ultimi (le "ninfe"), con una numerazione, anziché progressiva... "regressiva"; ossia F-0 è l'ultimo stadio, quello che appunto deve fare zero mute prima dello sfarfallamento (anzi, dello "slibellulamento" :lol1: ), F-1 il penultimo, che deve farne ancora una prima di sfarfallare, e così via

_________________
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Immagine maurizio


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 Oggetto del messaggio: Re: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 21/10/2013, 21:45 
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Iscritto il: 20/09/2013, 21:36
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Nome: Massimiliano Casson
Hemerobius ha scritto:
Appurato un po' faticosamente ( :gh: ) che mancava il tassello essenziale, adesso possiamo dire che le diverse età larvali (o stadi) vengono separate una dall'altra dal processo della muta, che permette all'insetto di accrescersi sino alle dimensioni adeguate per subire la metamorfosi.
In questa mia definizione io seguo la terminologia adottata dalla scuola entomologica italiana, che usa (correttamente a mio parere) il termine larva solo per gli stadi preimmaginali degli insetti olometaboli (o a metamorfosi completa), che passano cioé attraverso gli stadi di uova, larva, pupa ed adulto. La scuola zoologica usa invece il termine larva in modo molto più generico.
Il numero di stadi larvali in una specie può essere rigidamente fisso, debolmente variabile, o molto variabile. Le mute sono regolate da un complesso determinismo ormonale a sua volta guidato da fattori esterni (climatici e nutrizionali).
Chiaramente è nelle specie con numero di stadi fisso (o debolmente variabile) che le larve vengono identificate con le sigle LI LII LIII LIV LV LVI (con un numero di stadi superiore non avrebbe senso e quasi sicuramente il numero risulterebbe variabile).
Abitualmente risulta difficile, per chi non ne ha dimestichezza, distinguere i diversi stadi larvali di una specie.

Roberto :to:

chiarissimo ed esaustivo. Grazie :ok:

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: L1,L2,L3...
MessaggioInviato: 26/11/2020, 18:03 
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Iscritto il: 13/08/2012, 21:23
Messaggi: 99
Località: Pian di Scò (Arezzo)
Nome: Giovanni Alamanni
Qualcuno conosce nessun documento sulla distinzione dei tre stadi larvali degli Scaraboidea? In particolare sono interessato ai generi Cetonia e Potosia.
Ho fatto una ricerca sulle varie pubblicazioni open source ma non ho trovato niente di utile.
Sapreste aiutarmi a capire cone distinguere L1 L2 ed L3 per le Cetoniidae?
Grazie

_________________
Giovanni Alamanni

alamanni@alice.it


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