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Gremu
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Inviato: 09/01/2011, 23:52 |
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Iscritto il: 06/05/2010, 16:28 Messaggi: 349
Nome: Stefano Mammola
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Salve! Vi scrivo nella speranza che riusciate a risolvermi un problema terminologico (non ho trovato argomenti al riguardo in precedenti post, ma se mi fossi sbagliato vi prego di rimandarmici).
Qual'è la differenza tra sottospecie (p.e. Graphosoma lineatum sbsp. italicum), varietà (p.e. Chrysocarabus solieir var liguranus) ed aberrazione (p.e. Aromia moschata aberr. nigrocyanescens)? In particolare, sono sinonimi o esistono lievi sfumature tra i diversi termini?
Grazie in anticipo per eventuali risposte.
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Julodis
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Inviato: 10/01/2011, 9:23 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ciao. Brevemente, una spiegazione sintetica, quindi tollerate alcune imprecisioni nei termini e semplificazioni.
Una sottospecie non è altro che una popolazione, od un'insieme di popolazioni, che differisce in modo abbastanza costante dalle altre popolazioni della stessa specie. Non viene separata come specie a parte perchè c'è ancora scambio genetico, ovvero nelle zone di contatto, se esistono, tra le due o più sottospecie, si verifica riproduzione incrociata e quindi si possono trovare individui con caratteristiche miste tra le due forme. Ne consegue che due sottospecie non possono avere lo stesso areale, ma convivere solo in una fascia di contatto, altrimenti o non sono sottospecie, ma una specie variabile (polimorfa), oppure sono due specie separate.
Varietà ed aberrazioni sono semplicemente individui che differiscono dal tipo per qualche carattere, generalmente di origine genetica, ma non tale da separarle specificamente (e quindi perfettamente in grado di essere interfeconde col resto della popolazione della loro specie) e non diffuso a tutta (o quasi) la popolazione. Nel tuo esempio, Aromia moschata aberr. nigrocyanescens sono semplicemente individui di colore diverso che si trovano insieme agli altri, un po' come trovare un uomo dai capelli rossi in mezzo ad altri biondi, mori o castani.
Varietà ed aberrazioni non hanno più alcun valore sistematico, anche se spesso si continua ad indicarle, più che altro come curiosità. Possono giusto servire per avere un'idea della variabilità della specie, salvo alcuni casi in cui si scopre che certe varietà o aberrazioni sono in realtà sottospecie o addirittura specie. Più critico ancora è il discorso delle sottospecie che non possono avere contatti con le altre popolazioni della stessa specie, come quelle insulari. Qui il problema è dato dal fatto che non essendoci zona di contatto non sappiamo con certezza se siano o meno interfeconde, quindi se siano sottospecie o specie. Quindi spesso gli specialisti non concordano sullo status di questi taxa (secondo il gruppo, c'è la tendenza a considerarle specie o sottospecie, salvo prova del contrario).
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Gremu
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Inviato: 10/01/2011, 20:43 |
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Iscritto il: 06/05/2010, 16:28 Messaggi: 349
Nome: Stefano Mammola
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Grazie Maurizion, molto gentile.
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Glaphyrus
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Inviato: 10/01/2011, 21:30 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3222
Nome: Marco Uliana
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Aggiungo che in passato l'utilizzo di questi termini e di altri analoghi (come morpha, forma e razza) non è sempre stato coerente col significato che gli viene attribuito oggi e che Maurizio ha ben chiarito.
In particolare il termine "varietà" è stato spesso usato come sinonimo di sottospecie. Proprio l'esempio che ne fai tu lo dimostra: Carabus solieri liguranus è una sottospecie e non una forma individuale.
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Gremu
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Inviato: 11/01/2011, 19:35 |
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Iscritto il: 06/05/2010, 16:28 Messaggi: 349
Nome: Stefano Mammola
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Si, hai perfettamente ragione, ho fatto confusione nello scrivere. Ho scritto varietà al posto di sottospecie, mentre la varietà era un'altra: la scorsa domenica siamo infatti andati a cercare il Carabus solieri liguranus var sturanii ; purtroppo però la caccia è stata infruttuosa.
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