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Lamprodila decipiens, come riconoscere gli attacchi?



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 05/10/2012, 8:47 
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AleP ha scritto:
Le segnalazioni di L. decipiens al nord sono tutte in Alto Adige eccetto 3, di cui una in Piemonte, una in prov di Verona (ma in zona purtroppo oggi ultrasfruttatta per fare vino e olio, quindi con ben poche specie arboree spontanee :( ) ed una in Trentino che potrebbe essere esplorabile in giornata.

Alessandro, come pure per la Trachypteris, non tenere troppo conto delle citazioni di CKMap. Non perchè possano o meno essere sbagliate (la stragrande maggioranza sono esatte) o non aggiornate, ma semplicemente perchè, come in qualsiasi altro lavoro, sono solo le citazioni dei ritrovamenti effettuati e di cui l'autore è a conoscenza, o che sono stati pubblicati. Ciò vuol dire che spesso ci sono altri ritrovamenti per località differenti, di esemplari sparsi nelle collezioni, ma che non risultano perchè mai comunicati (soprattutto per le specie più diffuse, non è che ogni volta che qualcuno trova una specie da qualche parte lo comunica ad uno specialista o ne pubblica il dato! Inoltre spesso vi sono esemplari raccolti in località diverse che giacciono in collezioni indeterminati o con determinazione sbagliata).
Ma più di ogni altra cosa devi tener conto della distribuzione geografica di chi li cerca!
Per farti un esempio ti metto le cartine, che conosci, della distribuzione di qualche specie di ampia diffusione, che sicuramente dalle tue parti non manca.

Poecilonota variolosa
Poecilonota variolosa (Paykull, 1799).gif



Lamprodila decipiens
Scintillatrix dives (Guillebeau, 1889).gif



Trachypteris picta decostigma
Melanophila picta (Pallas, 1773).gif



Analizziamo le distribuzioni.
Poecilonota variolosa sembra essere concentrata in Piemonte, Trentino Alto Adige e Lazio, e caso strano in Piemonte hanno raccolto/raccolgono Curletti e Gianasso, in Trentino Alto Adige Hellrigl, nel Lazio Tassi e Gobbi (senza contare i vari Marozzini, Liberto, Baiocchi, me, ecc.).

Lamprodila decipiens sembrerebbe limitata essenzialmente a Piemonte, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e alcune regioni meridionali.
Per le prime due regioni vedi sopra, in Emilia Romagna abbiamo Magnani (e non dimentichiamo Sama, che pur cercando Cerambycidae ha trovato anche un sacco di Buprestidae), e nel Sud, oltre a tante escursioni di entomologi soprattutto romani e napoletani (vedi Izzillo), c'è Angelini, che pur non essendo specializzato in Buprestidi si è fatto scappare ben poco.

Per la Trachypteris, stessa storia: Piemonte, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Lazio e vicina Umbria, e qualcosa tra Campania, Basilicata e Calabria.

Insomma, la mancanza o scarsità di segnalazioni per molte specie in Veneto, soprattutto quelle legate ad ambienti di pianura e bassa quota, normalmente i più antropizzati, è probabilmente almeno in parte dovuta al fatto che in zona non ci sono mai stati specialisti di Buprestidi (se non me ne è sfuggito qualcuno), e quelli delle zone limitrofe, ad esempio Magnani o Hellrigl, se hanno fatto qualche ricerca in Veneto probabilmente si sono concentrati su ambienti particolari, dubito sulla zona di pianura, che non dovrebbe presentare molte differenze rispetto a quella delle regioni vicine.

Insomma, più o meno lo stesso motivo per cui in Umbria sulla Checklist sono citate pochissime specie di Buprestidae rispetto al vicino Lazio (circa una sessantina, contro un numero quasi doppio del Lazio). Tolte le specie legate ad ambienti costieri, ci dovrebbero essere più o meno le stesse cose, ed infatti ultimamente, grazie a pochi entomologi umbri, le specie note per questa regione stanno rapidamente aumentando.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 05/10/2012, 18:55 
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Certo Maurizio, la presenza in regione di uno specialista aiuta molto, e qui non c'e', anche se nel veronese, con la scusa del Museo, si e' molto indagato in passato. In ogni caso meglio per me se qualcosa di nuovo si puo' ancora trovare senno' il gusto dove sta? :D
Il tuo intervento mi da' fiducia, chissa' che dai miei numerosi rami esca qualcosa di nuovo ed eclatante?!! :sma:
:hi:

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AleP


Ultima modifica di AleP il 05/10/2012, 19:24, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 05/10/2012, 19:23 
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f.izzillo ha scritto:
Si ma se c'è il Salice non è che la bestia sarà solo in quelle zone sfruttate intensivamente. Il purpurea cercalo vicino ai corsi d'acqua; indaga le piante delle zone più aperte e quindi posizionate in maniera più esposta ai raggi solari. :hi:

Francesco, purtroppo tu non hai idea di cosa fanno qui i proprietari terrieri: recintano tutto, fiumi compresi (compiendo spesso abusi) e non c'e' 1 metro quadrato accessibile, si percorrono km e km di strada e tutto, a destra e manca e' chiuso con reti alte 3 mt.
Invece nutro speranze, ammesso che anche il Salix cinerea possa essere attaccato (ma perche' no, essendo molto simile al caprea), in una zona di campagna non lontana da dove abito, ancora abbastanza accessibile.
:hi:

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AleP


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MessaggioInviato: 05/10/2012, 19:32 
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AleP ha scritto:
f.izzillo ha scritto:
Si ma se c'è il Salice non è che la bestia sarà solo in quelle zone sfruttate intensivamente. Il purpurea cercalo vicino ai corsi d'acqua; indaga le piante delle zone più aperte e quindi posizionate in maniera più esposta ai raggi solari. :hi:

Francesco, purtroppo tu non hai idea di cosa fanno qui i proprietari terrieri: recintano tutto, fiumi compresi (compiendo spesso abusi) e non c'e' 1 metro quadrato accessibile, si percorrono km e km di strada e tutto, a destra e manca e' chiuso con reti alte 3 mt.
Invece nutro speranze, ammesso che anche il Salix cinerea possa essere attaccato (ma perche' no, essendo molto simile al caprea), in una zona di campagna non lontana da dove abito, ancora abbastanza accessibile.
:hi:

Capito, prova col cinerea allora; se non la trovi vieni a sud che, all'insaputa di Mimmo11 :gh: , la andiamo a prendere. Lascia perdere Julodis che, per la verità, da buoni consigli ma poi va per Coccinelle! :lol1:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 05/10/2012, 19:35 
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Salix cinerea potrebbe essere una pianta adatta, sia come struttura che come ambienti di sviuppo.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 06/10/2012, 12:48 
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Ho fatto un giro nella zona dei S. cinerea: purtroppo non ho visto nessun segno evidente di attacco, ma diversi rami morti che ho raccolto, ovviamente non per la L. decipiens. Ci rifaro' un giro a foglie cadute per vedere meglio, perche' tra rovi, canneto e salici stessi era dura avvicinarsi alle piante.
:hi:

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AleP


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MessaggioInviato: 06/10/2012, 15:59 
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Purtroppo il salice, almeno in Italia, se si eccettua la Lamprodila decipiens e un po' di Agrilus, non è una buona pianta per Buprestidi. Più che altro ci si possono trovare specie polifaghe o che attaccano in prevalenza altre piante e ogni tanto si adattano al salice.

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Maurizio Gigli
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Julodis ha scritto:
Purtroppo il salice, almeno in Italia, se si eccettua la Lamprodila decipiens e un po' di Agrilus, non è una buona pianta per Buprestidi. Più che altro ci si possono trovare specie polifaghe o che attaccano in prevalenza altre piante e ogni tanto si adattano al salice.

In effetti pensavo piu' a qualche cerambicide, ho intercettato una piccola galleria a profilo ovale piuttosto largo, vediamo se e cosa esce fuori.
:hi:

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