Benvenuto Ospite

Forum Entomologi Italiani

www.entomologiitaliani.net/forum
 
Oggi è 12/06/2025, 5:15

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Problemi biogeografici 1: Carabus famini



nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina Precedente  1, 2
Pagina 2 di 2 [ 22 messaggi ]
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 13/02/2016, 22:30 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Con Google Earth si vede benissimo. Ho evidenziato, approssimata, la linea dei -200 m.

canale_sicilia.jpg


_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 13/02/2016, 23:08 
Avatar utente

Iscritto il: 05/02/2009, 17:31
Messaggi: 9527
Località: milano
Nome: maurizio pavesi
ciao ragazzi :) sono rientrato a casa da poco e non ho ancora avuto il tempo di studiarmi con calma né questa discussione, né quest'altra

qualche considerazione:

l'introduzione antropica di C. faminii s.l. in sicilia mi sembra improbabile, anzitutto perché in tal caso sarebbe stato più logico che mostrasse la stessa situazione osservata in sardegna in C. morbillosus, ossia popolazioni sostanzialmente indistinguibili da quelle di origine

inoltre, una popolazione introdotta, se di un elemento ecologicamente specializzato, sarebbe più probabile che rimanesse circoscritta ai dintorni del sito di introduzione, o quanto meno all'area che presenta condizioni idonee (Dicheirotrichus punicus e svariati altri a cagliari); e se di una specie più plastica, dovrebbe occupare un areale molto più vasto e continuo (C. morbillosus in sardegna)

in questo caso invece, la distribuzione in sicilia è ampia ma notevolente discontinua; ovviamente non si può escludere che ciò sia dovuto all'estesa distruzione delle formazioni forestali in sicilia per azione antropica, ma considerando la differenziazione sottospecifica delle popolazioni in questione, sarei più portato a ipotizzare che la frammentazione sia invece di epoca postglaciale

a questo punto, spostiamoci un tantino :D

le affinità biogeografiche fra la puglia e la prospiciente costa adriatica orientale sono state a lungo spiegate ipotizzando la passata esistenza di "ponti" di terra emersa fra i due territori, ponti che ora è dimostrato che non sono mai esistiti, perlomeno non in epoche abbastanza recenti da essere compatibili col modesto o insignificante livello di differenziazione delle popolazioni sui due lati dell'adriatico

è stata invece accertata l'esistenza sulla costa adriatica orientale, nelle fasi più umide del quaternario, di formazioni deltizie molto più imponenti di quelle attuali, che dovevano verosimilmente convogliare in mare grandi ammassi di detriti pieni di bestie :to: , ammassi che in condizioni adatte di vento e correnti andavano a spiaggiarsi sulla costa pugliese (attraverso un braccio di mare anche in questo caso notevolmente più stretto dell'attuale)

non mi sembra così azzardato ipotizzare che anche sull'allora costa nordafricana siano potute esistere formazioni deltizie analoghe, con conseguente massiccia e frequente fluitazione di insetti-e-non-solo, che con l'aiuto della corrente di cui parlava l'altro maurizio :ok: e/o dei venti da ovest o sud-ovest, su queste zattere avrebbero così potuto raggiungere le isole del canale di sicilia e la sicilia stessa, nonché (ma questa è un'altra storia ;) ) la sardegna sudoccidentale

ovviamente, quanti di questi siano poi effettivamente riusciti a colonizzare i territori in cui erano giunti, è tutt'altra questione :roll:

_________________
*****************
Immagine maurizio


Top
profilo
MessaggioInviato: 14/02/2016, 1:48 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Su questa precisazione sono completamente d'accordo (in effetti, speravo in un tuo intervento).

E' anche avvalorata, secondo me, dalla presenza, proprio all'inizio del Canale di Sicilia, della foce dell'unico fiume degno di questo nome della Tunisia, la Medjerda(si vede anche nella mia ultima mappa). E prima dell'inaridimento del Nord Africa, ovvero poche migliaia di anni fa, doveva sicuramente avere una portata molto superiore. Non mi meraviglierebbe se anche la presenza in Sicilia di altre specie nordafricane, per esempio di Tenebrionidi, avesse questa origine.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 14/02/2016, 1:55 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
gomphus ha scritto:
su queste zattere avrebbero così potuto raggiungere le isole del canale di sicilia e la sicilia stessa, nonché (ma questa è un'altra storia ;) ) la sardegna sudoccidentale

Con l'eccezione di Lampedusa che, essendo sulla piattaforma continentale africana, nei glaciali, almeno nei due più intensi, deve essere entrata in contatto diretto con la costa tunisina. Ed infatti la sua fauna è più nordafricana impoverita che simile alla siciliana.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 14/02/2016, 8:39 
 

Iscritto il: 17/12/2015, 11:17
Messaggi: 195
Località: Manduria(TA)
Nome: Andrea Marino
gomphus ha scritto:

le affinità biogeografiche fra la puglia e la prospiciente costa adriatica orientale sono state a lungo spiegate ipotizzando la passata esistenza di "ponti" di terra emersa fra i due territori, ponti che ora è dimostrato che non sono mai esistiti, perlomeno non in epoche abbastanza recenti da essere compatibili col modesto o insignificante livello di differenziazione delle popolazioni sui due lati dell'adriatico

è stata invece accertata l'esistenza sulla costa adriatica orientale, nelle fasi più umide del quaternario, di formazioni deltizie molto più imponenti di quelle attuali, che dovevano verosimilmente convogliare in mare grandi ammassi di detriti pieni di bestie :to: , ammassi che in condizioni adatte di vento e correnti andavano a spiaggiarsi sulla costa pugliese (attraverso un braccio di mare anche in questo caso notevolmente più stretto dell'attuale.


È veramente interessante ,infatti, notare come specie ampiamente diffuse lungo tutta la costa adriatica orientale,in Italia sono presenti solo nel Gargano!

Ciao :hi:
Andrea

_________________
Ciao :hi:
Andrea


Top
profilo
MessaggioInviato: 14/02/2016, 13:16 
Avatar utente

Iscritto il: 05/02/2009, 17:31
Messaggi: 9527
Località: milano
Nome: maurizio pavesi
ciao maurizio :)

Julodis ha scritto:
... E' anche avvalorata, secondo me, dalla presenza, proprio all'inizio del Canale di Sicilia, della foce dell'unico fiume degno di questo nome della Tunisia, la Medjerda(si vede anche nella mia ultima mappa). E prima dell'inaridimento del Nord Africa, ovvero poche migliaia di anni fa, doveva sicuramente avere una portata molto superiore...

tieni conto che prima dell'inaridimento del nordafrica, anche svariati altri fiumi attualmente "non degni di questo nome" :mrgreen: dovevano avere una portata molto superiore a quella attuale, sufficiente almeno in occasione di violenti eventi meteorologici :pi a causare alluvioni e conseguenti massicce fluitazioni di detriti e relativi passeggeri

Julodis ha scritto:
gomphus ha scritto:
su queste zattere avrebbero così potuto raggiungere le isole del canale di sicilia e la sicilia stessa, nonché (ma questa è un'altra storia ;) ) la sardegna sudoccidentale

Con l'eccezione di Lampedusa che, essendo sulla piattaforma continentale africana, nei glaciali, almeno nei due più intensi, deve essere entrata in contatto diretto con la costa tunisina. Ed infatti la sua fauna è più nordafricana impoverita che simile alla siciliana.

ovviamente :ok: ieri sera ho buttato giù il tutto un po' in fretta :to:

e anche lampione ;) che infatti è calcarea come lampedusa e non vulcanica come linosa e pantelleria (le isole maltesi sono sulla piattaforma continentale siciliana); google earth mi dà come profondità max tra lampedusa e lampione -90 mt, mentre al culmine delle regressioni glaciali l'abbassamento del livello deve essere stato dell'ordine dei 110-120... tuttavia lampione è molto piccola e deve essere stato sempre troppo povera quanto a varietà di ambienti per poter ospitare più che un ridotto numero di specie

per quanto riguarda lampedusa (che ricordo, soprattutto dopo essere passata sotto il regno d'italia ha visto una vera e propria devastazione della macchia mediterranea che ancora ne ricopriva gran parte :x quindi altro che fauna impoverita :cry: ), vi è tuttavia un problema aggiuntivo; a quanto pare in passato, quando l'isola apparteneva ai saraceni, questi vi hanno compiuto estesi rimboschimenti e piantagioni di alberi provenienti dal nordafrica, tutti con il loro bravo pan di terra, quindi ;) ...

e forse non è un caso che a lampedusa sembrano ben pochi gli endemismi ad affinità nordafricane (anche ammesso che quelli noti siano effettivamente tutti validi :twisted: ), meno che a pantelleria, si tratta in gran parte di specie che semplicemente si ritrovano identiche in nordafrica

un'ultima considerazione, la fauna delle isole del canale di sicilia e della stessa sicilia meridionale è "impoverita" rispetto a quella nordafricana anche per un altro motivo: durante i periodi glaciali che hanno determinato le regressioni marine, il clima era (ovviamente :gh: ) più freddo dell'attuale, quindi verosimilmente gli elementi più termofili non raggiungevano l'allora costa nordafricana, ma avevano il loro limite settentrionale molto più a sud; onde per cui :to: insetti come le Anthia o i Graphipterus in sicilia o nelle isole minori non è che ci sono arrivati e si sono estinti successivamente, probabilmente non ci sono arrivati proprio

_________________
*****************
Immagine maurizio


Top
profilo
MessaggioInviato: 14/02/2016, 17:05 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
gomphus ha scritto:
tieni conto che prima dell'inaridimento del nordafrica, anche svariati altri fiumi attualmente "non degni di questo nome" :mrgreen: dovevano avere una portata molto superiore a quella attuale, sufficiente almeno in occasione di violenti eventi meteorologici :pi a causare alluvioni e conseguenti massicce fluitazioni di detriti e relativi passeggeri

Se è per questo anche ora. Anni fa, con Cesare Iacovone, c'è mancato poco che venissimo portati via da una piena nel Sud del Marocco (a Sud dell'Anti-Atlante). E se fosse successo, chissà, magari fra qualche millennio si sarebbero interrogati sulla strana presenza di una popolazione abruzzese alle Canarie! :mrgreen:

gomphus ha scritto:
e forse non è un caso che a lampedusa sembrano ben pochi gli endemismi ad affinità nordafricane (anche ammesso che quelli noti siano effettivamente tutti validi :twisted: ), meno che a pantelleria, si tratta in gran parte di specie che semplicemente si ritrovano identiche in nordafrica

Questo potrebbe dipendere dal fattore umano cui hai accennato, oppure semplicemente dal fatto che fino a 10.000 - 12.000 anni fa era unita alla Tunisia. O da una combinazione di entrambi i fattori.

gomphus ha scritto:
onde per cui :to: insetti come le Anthia o i Graphipterus in sicilia o nelle isole minori non è che ci sono arrivati e si sono estinti successivamente, probabilmente non ci sono arrivati proprio
O forse entrambe le cose. Quale sia la causa precisa della mancanza di una determinata specie in Sicilia, ecc., credo che sarà impossibile stabilirlo con certezza, se per estinzione o non arrivo, a meno di improbabili testimonianze fossili. Senza contare che ogni tanto si scopre che qualche specie nordafricana non solo c'era arrivata, ma c'è ancora.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina Precedente  1, 2
Pagina 2 di 2 [ 22 messaggi ]

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a: