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Notoxus59
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Inviato: 26/01/2014, 20:36 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6359 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Glaphyrus ha scritto: Già! E che mi dici degli Epomis? Se non ricordo male almeno una delle due specie segnalate in Italia dovrebbe mancare all'appello da diversi decenni. Gli Epomis si trovano entrambi tutt'ora  , uno raro, ma si trova.
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hutia
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Inviato: 26/01/2014, 21:28 |
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più a ovest di Albenga? hai voglia a roba interessante
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gabrif
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Inviato: 26/01/2014, 22:09 |
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Iscritto il: 14/03/2009, 12:59 Messaggi: 3209 Località: Milano
Nome: Gabriele Franzini
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Tra i Coleotteri Carabidi, l'unico che mi viene in mente è il Poecilus punctulatus, segnalato di poche località altoatesine ormai diventate tutte vigneti e/o frutteti intensivi. Non conosco la situazione attuale degli ambienti a Policoro, se è davvero come si legge sui giornali potrebbero essere scomparse alcune specie orientali come il Brachinus bayardi. Se rifacciamo la stessa discussione tra qualche anno, rischiamo di dover nominare l' Eurynebria complanata... Quanto al Chlaenius sulcicollis, è stato segnalato ancora pochi anni fa di una località lombarda, che essendo in una zona protetta non dovrebbe correre rischi immediati. Magari c'è anche da altre parti, ma credo che nessuno abbia più voglia di cacciarsi nei canneti in cui potrebbe ancora stare. Lasciamolo tranquillo.  G.
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carabus
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Inviato: 26/01/2014, 22:50 |
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:13 Messaggi: 1519 Località: Palermo
Nome: Calogero Muscarella
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Discussione davvero interessante. Sottolineo il fatto che parlando di insetti e in generale di invertebrati, l'espressione estinzione (scomparsa di una specie, anche localmente) si confonde spesso con non segnalata da x tempo sottointendendo che se una specie non è osservata da (faccio un esempio) un secolo allora può considerarsi estinta o se il microhabiat in cui era nota viene distrutto allora è presubilmente scomparsa la specie che lì viveva. Ma si parla sempre di animali di infime dimensioni se paragonate ai vertebrati e di gran lunga mebo studiate. Detto altrimenti, posso dire che il pollo sultano in Sicilia si è estinto da molti anni perchè essendo una specie vistosa ed essendo relativamente molti i birdwatch/ornitologi ragionevolmente posso supporre che è davvero estinta. Ma certo non posso dire la stessa cosa dello Scarabeo sacro, non segnalato in sicilia da decenni e il cui habitat è fortemente degradato ma che potrebbe teoricamente ancora vivere in qualche spicchio di Sicilia... Tornando agli esempi mi vengono in mente due specie: L' Aplidia massai, scarabeide conosciuto per la sola località puntiforme della foce del Simeto (CT) dov'era fino a trent'anni fa assai frequente e non più osservata da allora benche ricercata e l'Ameles fasciipennis, una piccola mantide nota esclusivamente per il tolentino (MC) e di cui si conosce solo la serie tipica raccolta negli anni sessanta benchè sia stata attivamente cercata. Umbro ha scritto: Posso segnalare che in Sicilia, per chi non lo sapesse, è stato descritto di recente uno scorpione, Buthus trinacrius - Lourenço & Rossi, 2013 della famiglia Buthidae, primo per l'Italia, probabilmente estinto. Per chi ne volesse sapere di più:
Reference: Lourenço W.R., Rossi A. Confirmation of a new species of Buthus Leach, 1815 from Sicily (Scorpiones, Buthidae). Biogeographical implications. Revista Iberica de Arachnologia. 2013(22):9-14.
Abstract: "A new species belonging to the genus Buthus Leach, 1815 (Scorpiones: Buthidae) is described from Palermo province, in Sicily. Buthus trinacrius sp. n. shows morphological affinities with Buthus occitanus (Amoreux), originally described from southern France, but, in some characters, also with some African Buthus species. For morphological, biogeographical and geological reasons, the new species could represent a link between African and European Buthus populations. If Buthus inhabited the Italian Peninsula in past geological times, it probably regressed and became extinct due to severe climatic modifications which took place since the end of the Tertiary period. Regarding the occurrence in Sicily of Buthus, surely still present on the island during the 19th century but maybe extinct now, a possible explanation could be the heavy urbanization of the Palermo region." Questo si che è interessante  , non che si può avere un estratto completo di questo lavoro?
_________________ stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus
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carabus
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Inviato: 26/01/2014, 22:54 |
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:13 Messaggi: 1519 Località: Palermo
Nome: Calogero Muscarella
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Anillus ha scritto: . Poi ci sono specie più o meno fantomatiche come il Duvalius silvestrii di Sicilia; più volte siamo stati a cercarlo nella grotta dove si crede sia stato trovato ma con esiti negativi. Detta grotta, oggi gestita da un'associazione ambientalista (che non ha intralciato minimamente le nostre ricerche), una volta aveva un ingresso differente e le modifiche apportate potrebbero aver modificato le condizioni microambientali dove venne raccolto l'unico esemplare nel 1896. Avere però la certezza che sia estinto credo sia impossibile; magari nelle fessurazioni del terreno, a qualche metro di profondità, ce ne sono a migliaia  Mi ricordo che Giulia Casamento, direttore della riserva dove insiste la grotta in questione, mi fece capire che riguardo il D. silvestrii è probabile un errore di cartellinatura e che in realtà l'esemplare sia stato raccolto sulle Madonie
_________________ stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus
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Mimmo011
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Inviato: 26/01/2014, 23:25 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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Andando tra i lepidotteri mi viene in mente la famosa Acanthobrahmaea europaea, endemica del Vulture!
_________________ Saluti Mimmo
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Anillus
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Inviato: 26/01/2014, 23:59 |
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Iscritto il: 18/02/2009, 0:24 Messaggi: 3906 Località: Asciano (Siena)
Nome: Andrea Petrioli
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carabus ha scritto: Anillus ha scritto: . Poi ci sono specie più o meno fantomatiche come il Duvalius silvestrii di Sicilia; più volte siamo stati a cercarlo nella grotta dove si crede sia stato trovato ma con esiti negativi. Detta grotta, oggi gestita da un'associazione ambientalista (che non ha intralciato minimamente le nostre ricerche), una volta aveva un ingresso differente e le modifiche apportate potrebbero aver modificato le condizioni microambientali dove venne raccolto l'unico esemplare nel 1896. Avere però la certezza che sia estinto credo sia impossibile; magari nelle fessurazioni del terreno, a qualche metro di profondità, ce ne sono a migliaia  Mi ricordo che Giulia Casamento, direttore della riserva dove insiste la grotta in questione, mi fece capire che riguardo il D. silvestrii è probabile un errore di cartellinatura e che in realtà l'esemplare sia stato raccolto sulle Madonie No Calogero, la bestiola viene proprio da Santa Ninfa. Nelle Madonie esiste una Grotta dei Panni e, per non lasciare nulla di intentato, siamo stati ad ispezionare anche questa (vedi mai un errore di cartellinatura [cosa assai improbabile vista la precisione del Silvestri]). Ma si tratta di una grotta estremamente asciutta e polverosa, inadatta al genere Duvalius. Il problema è che non si conosce una Grotta dei Panni a Santa Ninfa; sicuramente era il nome volgare di una delle tante presenti in zona. Ma ti assicuro che la grotta che abbiamo indagato presentava ambienti idonei al Duvalius. Non nascondo che mi aspettavo di trovarlo  . Nonostante la disponibilità della Casamento (che ringrazio anche qui) abbiamo deciso di concludere le ricerche (almeno per ora  ) anche perché la tua amata terra  non è per noi proprio dietro l'angolo Altra bestiola considerata estinta (sebbene puntiforme) è la Clivina sicula Baudi, 1864 che non ho mai avuto il piacere di vedere. Le cause della scomparsa, come riporta il Magistretti nel suo volume della Fauna d'Italia, è stato il prosciugamento (in passato) del lago di Lentini.
_________________ ______ Andrea
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Velvet Ant
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Inviato: 27/01/2014, 0:07 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30 Messaggi: 7102 Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
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Scopro che esiste una "grotta dei Panni" anche presso le Serre di Ciminna (PA) ( qui alcune foto dell'ambiente). Ci siete mai stati?
_________________ Marcello Romano
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Anillus
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Inviato: 27/01/2014, 0:30 |
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Iscritto il: 18/02/2009, 0:24 Messaggi: 3906 Località: Asciano (Siena)
Nome: Andrea Petrioli
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Velvet Ant ha scritto: Scopro che esiste una "grotta dei Panni" anche presso le Serre di Ciminna (PA) ( qui alcune foto dell'ambiente). Ci siete mai stati? Sono ormai passati alcuni anni da quando, grazie alla disponibilità di molti speleo locali, abbiamo girato un bel po' di grotte sicule e non ricordo tutto alla perfezione  . A dire il vero "Serra di Ciminna" non mi suona un nome nuovo, anzi, penso che sia proprio la grotta alla quale mi riferivo nel messaggio precedente.
_________________ ______ Andrea
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f.izzillo
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Inviato: 27/01/2014, 8:53 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Mimmo011 ha scritto: Andando tra i lepidotteri mi viene in mente la famosa Acanthobrahmaea europaea, endemica del Vulture! Questa dovrebbe tranquillamente esserci, Mimmo. Credo anche sia presente nel grossetano Anthaxia corsica maremmana per quanto non più ripresa dopo la serie tipica di Tassi. Dico questo, per entrambe le specie, in quanto gli ambienti che frequentano non mi sembra abbiano subito danni apparenti.
_________________ Francesco Izzillo
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Glaphyrus
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Inviato: 27/01/2014, 9:29 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3225
Nome: Marco Uliana
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Notoxus59 ha scritto: Glaphyrus ha scritto: Già! E che mi dici degli Epomis? Se non ricordo male almeno una delle due specie segnalate in Italia dovrebbe mancare all'appello da diversi decenni. Gli Epomis si trovano entrambi tutt'ora  , uno raro, ma si trova.  finalmente una buona notizia 
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Glaphyrus
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Inviato: 27/01/2014, 9:53 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3225
Nome: Marco Uliana
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Julodis ha scritto: Comunque, vedo che stanno velocemente uscendo fuori parecchie specie. Quel che bisognerebbe fare sarebbe mettersi d'accordo su ciò che si può ragionevolmente considerare probabilmente estinto. [...] Secondo voi, che parametri potrebbero essere ragionevoli? Bella domanda  Penso che sicuramente dovrebbero essere presi in considerazione lo sforzo di ricerca fatto per documentare la presenza della specie e lo stato di conservazione degli ambienti in cui ne era nota la presenza. Se poi qualcuno vuole andarsi a vedere i complessi criteri per l'assessment dello status IUCN, la più autorevole organizzazione che si occupa dello stato di conservazione della natura, può iniziare da qui http://www.iucnredlist.org/about/red-list-overviewQualche tempo fa mi sono documentato, pur in modo superficiale sul numero di animali e di insetti estinti, a livello globale. Nel 2010 le liste IUCN indicavano circa 76 mammiferi e circa 129 uccelli come estinti durante gli anni 1400-2000. Facendo un semplice calcolo statistico, uno stima facilmente che gli insetti estinti nello stesso periodo dovrebbero essere intorno alle 40-45.000 specie. Ebbene, gli insetti dichiarati estinti secondo IUCN erano nel 2010 solo 61, dei quali 37 sono farfalle, e 38 specie endemiche delle Hawaii. È evidente che le nostre capacità di occuparci di insetti estinti (o il nostro interesse a riguardo) sono ancora allo stadio embrionale...
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Ivan
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Inviato: 27/01/2014, 11:12 |
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Iscritto il: 09/12/2009, 14:24 Messaggi: 369 Località: Cialla - Udine
Nome: Ivan Rapuzzi
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Confermo Carabus (Limnocarabus) clatratus antonellii Luigioni, 1921, Carabus (Hygrocarabus) nodulosus Creutzer, 1799 e aggiungo Carabus (Tachypus) vagans Olivier, 1795. Per quanto riguarda il Carabus (Hemicarabus) nitens L., 1758 le antiche citazioni per l'Italia sono molto dubbie e probabilmente da riferirsi a C. auronitens (cfr Fauna d'Italia Vol. XVIII - Coleoptera Carabidae Casale et al., 1981)
Ivan
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elitra
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Inviato: 27/01/2014, 12:27 |
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Iscritto il: 22/05/2009, 18:03 Messaggi: 111 Località: Trento
Nome: Marco Gabbi
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Anche Onthophagus (Palaeonthophagus) vitulus (F.), specie a costumi foleofili, è da ritenere estinto, se si tengono per buone le citazioni di Luigioni. Se non ricordo male Pittino lo dava per estraneo alla fauna italiana nel Addenda ed Errata del 1979 dell'opera di Baraud sugli scarabeidi dell'Europa occidentale. 
_________________ Marco Gabbi
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Mimmo011
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Inviato: 27/01/2014, 12:39 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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f.izzillo ha scritto: Questa dovrebbe tranquillamente esserci, Mimmo. Hai ragione Franco, sono stato un pò impreciso, non volevo dire che è stinta (grazie al cielo!) ma ha un areale molto limitato, e parlando con Alberto Zilli è emerso che si conosce poco della sua ecologia. Si sa che le larve si nutrono delle foglie di frassino ed altre Oleaceae, ma ci sono alcuni punti oscuri! Per esempio mi diceva sempre Alberto che in alcune zone è stato tagliato il sottobosco costituito dal ligustro, un'altra pianta nutrice delle larve, e questo non si sa che effetto avrà sulla specie! Un'altro aspetto da considerare per gli insetti è la scarsissima conoscenze che si ha sulla loro ecologia, e di conseguenza la difficoltà nel considerare il reale rischio che corrono alcune specie!
_________________ Saluti Mimmo
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