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Carlo A.
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Inviato: 02/12/2012, 23:47 |
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59 Messaggi: 1134 Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
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_________________ Carlo Arrigo
"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti" Alfred Russel Wallace
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Jacopo
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Inviato: 03/12/2012, 0:26 |
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Iscritto il: 13/09/2011, 15:57 Messaggi: 271
Nome: Jacopo Stefani
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Ecco qua. Non l'ho ancora staccata perché sarà una delle più complesse avendo le ali incollate al cartone sottostante.
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Julodis
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Inviato: 03/12/2012, 2:05 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Jacopo ha scritto: pare che non ne abbiano azzeccata neppure una i vietnamiti No, dai! In parte ci hanno preso. Gli errori di ortografia sono inevitabili, perchè trascrivono nomi che gli sono stati magari scritti a mano, o addirittura detti a voce, e pian piano cambiano (non hai idea di che nomi scrivono i raccoglitori locali africani). Poi, a parte il caso della Stephanorrhina, che è l'unico errore veramente grosso assieme al Melolonthidae scambiato per Buprestidae, degli altri hanno almeno azzeccato il genere, ed in diversi casi anche la specie. Jacopo ha scritto: se, come probabile, questi signori allevano le specie autoctone insieme ad altre alloctone (addirittura, pare, africane, come la Stephanorryna), solo per guadagnarci qualche soldo (senza alcuna particolare cautela per evitare fughe), e, sempre come sembra, il fenomeno ha una portata di non minimo rilievo (vendite di scatole su ebay), è possibile che si formino nuove specie ibride (ad es. afro - asiatiche)? La probabilità è prossima a zero. Già non è facile che una specie importata riesca ad acclimatarsi, ma addirittura incrociarsi con una indigena e dare prole fertile è praticamente fantascienza. Al massimo qualche individuo ibrido destinato a non lasciare discendenti. (potrebbero fare eccezione poche specie presenti sia nel SE asiatico che altrove, magari con sottospecie o popolazioni diverse). Potrebbe semmai esserci il rischio di introdurre una specie aliena invasiva, ma in posti simili, con alta diversità biologica, forse non avrebbero successo come da noi. Jacopo ha scritto: Dove posso trovare le chiavi dicotomiche atteso che la cosa più bella credo sia capire e distinguere. Per quale genere o gruppo?
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Julodis
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Inviato: 03/12/2012, 2:21 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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La Batocera mi pare una Batocera numitor, ma giusto come impressione
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Jacopo
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Inviato: 03/12/2012, 10:21 |
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Iscritto il: 13/09/2011, 15:57 Messaggi: 271
Nome: Jacopo Stefani
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Carlo A.
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Inviato: 03/12/2012, 22:37 |
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59 Messaggi: 1134 Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
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Penso anche io che si tratti di Batocera numitor Newman, 1842; purtroppo però le elitre mi sembrano molto rovinate. Ho però notato che il 90% delle Batocera preparate in questo modo e determinate come Batocera hameridens che si trovano su internet sono in realtà Batocera numitor. 
_________________ Carlo Arrigo
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Jacopo
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Inviato: 05/12/2012, 12:10 |
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Iscritto il: 13/09/2011, 15:57 Messaggi: 271
Nome: Jacopo Stefani
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Aggiungo altri lucanidi non ancora scollati (spero di avere un po' più di tempo) nei proxx giorni. Le misure che indicherò non sono comprensive della lunghezza delle mandibole. L'ultimo (sedicente Neolucanus sanderis), misura 55 mm circa. Il Locanus (evidentemente Lucanus) formosanus (penultimo, misura 45 mm circa. L'Hexartrius parry circa 50 mm, il Nigidius sp. circa 22 mm, l'Odontolabis elegans circa 50 mm e l'Odontalabis siva circa 30 mm. Non ringrazio più perché divento pesante. Jacopo
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Lucanus tetraodon
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Inviato: 05/12/2012, 21:23 |
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Iscritto il: 30/12/2010, 11:51 Messaggi: 4533 Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
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Ciao Iacopo. Ti avevo già raccomanato in un tuo vecchio post ( viewtopic.php?f=167&t=31882 ) che per misurare i lucanidi bisogna anche tener conto delle mandibole, altrimenti non mi aiuti molto nell' identificazione. Per le prossime volte ricordalo. 1- Odontolabis cfr. cuvera Hope, 1842 - femmina 2- Odontolabis mouhoti elegans Mollenkamp, 1901 - maschio, piccolo mesodonte Vedo che molti siti che vendono coleotteri lo considerano buona specie. 3- Neolucanus castanopterus Hope, 1831 - maschio mesodonte E' uno dei Neolucanus più piccoli. I Nigidius sono molto diversi, somigliano quasi a dei Passalidi. 4- Hexarthrius forsteri (Hope, 1840) - maschio telodonte Hexarthrius parryi è molto diverso. 5- Lucanus formosanus Planet, 1899 aut Lucanus fryi Boileau, 1911 - maschio telodonte Sono molto più propenso per il secondo. 6- Neolucanus maximus Houlbert, 1912 - maschio telodonte
_________________ "L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere" Sir Robert Baden Powell
Giovanni Altadonna
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Jacopo
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Inviato: 05/12/2012, 21:38 |
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Iscritto il: 13/09/2011, 15:57 Messaggi: 271
Nome: Jacopo Stefani
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Ho riguardato il post e mi scuso. Spero tu mi creda se ti dico che, proprio con riferimento a quel post, avevo in testa esattamente il principio opposto. In altre parole mi sembrava che tu mi avessi raccomadato di non metterlo. Misteri della mente (mia). Ti chiedo soltanto una cosa: Qual è la chiave dicotomica per distinguere odontolabis dai Neolucanus, dagli Hexatrius e dalle altre famiglie indicate? Ti chiedo poi, l'esatto se amphdonte faccia riferimento alla forma a cesoia delle mandibole. Io arrivo fino alle dimensioni (priodonte, mesodonte e telodonte se non sbaglio). Grazie ancora Jacopo
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Julodis
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Inviato: 05/12/2012, 22:07 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Jacopo ha scritto: Ti chiedo soltanto una cosa: Qual è la chiave dicotomica per distinguere odontolabis dai Neolucanus, dagli Hexatrius e dalle altre famiglie indicate?
Jacopo, ti avevo già chiesto, in un precedente messaggio, in risposta ad una tua richiesta di chiavi dicotomiche, per che gruppi ti servissero, ma non mi hai risposto (forse non hai visto il mio messaggio). Te lo chiedo di nuovo: per quali famiglie ti servono? Non esistono chiavi complete che vadano dalla distinzione in famiglie fino a livello di specie. Se invece ti servono le chiavi per un gruppo più circoscritto, qualche indicazione valida si può provare a dartela.
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Lucanus tetraodon
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Inviato: 05/12/2012, 22:14 |
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Iscritto il: 30/12/2010, 11:51 Messaggi: 4533 Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
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Jacopo ha scritto: Ho riguardato il post e mi scuso. Spero tu mi creda se ti dico che, proprio con riferimento a quel post, avevo in testa esattamente il principio opposto. In altre parole mi sembrava che tu mi avessi raccomadato di non metterlo. Misteri della mente (mia). Non fa niente. Jacopo ha scritto: Ti chiedo soltanto una cosa: Qual è la chiave dicotomica per distinguere odontolabis dai Neolucanus, dagli Hexatrius e dalle altre famiglie indicate? Puoi guardare il Franciscolo (c' è anche il PDF sul forum), ma cercherò di risponderti in maniera chiara e semplice. - Le specie del genere Hexarthrius le riconosci subito per le grosse dimensioni (poche vanno sotto gli 8 cm di grandezza massima), e per l' aspetto generale che li rende simili a Lucanus. Sono tutti distribuiti ne Sud-est asiatico. - Gli Odontolabis sono caratteristici per il colore delle elitre: ocra, ora e nero, e solo raramente completamente nero (come O. imperialis). - Al genere Neolucanus appartengono specie asiatiche poco conosciute, la specie più grande è proprio N. maximus. Il colore va al rossiccio al nero, al bruno scuro, ma non mancano anche specie con accostamenti dei colori su citati. Le mandibole, anche nei maschi, sono di taglia ridotta, molto più piccole rispetto ad altri lucanidi di dimensioni simili. Spero di esserti stato d' aiuto. 
_________________ "L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere" Sir Robert Baden Powell
Giovanni Altadonna
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Julodis
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Inviato: 05/12/2012, 22:48 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ti metto il link al libro citato da Giovanni, così puoi trovarlo più facilmente. Purtroppo, però, anche se è un bel libro, dubito che possa essere usato per identificare i generi del Sud-Est asiatico, eccetto forse qualcuno che c'è anche da noi, come Dorcus e Lucanus.
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Jacopo
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Inviato: 05/12/2012, 23:13 |
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Iscritto il: 13/09/2011, 15:57 Messaggi: 271
Nome: Jacopo Stefani
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Ti chiedo scusa Maurizio, non avevo visto il post. Mi era sufficiente capire qualcosa delle specie da me postate atteso che ho solo le chiavi di quelle italiane. Non pretendo il dettaglio anche perchè se mancano le fondamenta è inutile costruire la terrazza. Era, in altre parole, esattamente quel che volevo sapere. Grazie Giovanni
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Jacopo
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Inviato: 10/01/2013, 20:42 |
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Iscritto il: 13/09/2011, 15:57 Messaggi: 271
Nome: Jacopo Stefani
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Non ho inserito altre foto perché mi hanno fregato la macchina fotografica poco prima di Natale. Aggiungo ora un cerambicide lungo 50 mm circa ed un crisomelide di 20 mm circa. Grazie in anticipo. Jacopo
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Tenebrio
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Inviato: 10/01/2013, 21:17 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Il cerambice mi sembra Diastocera wallichii.  Ciao Piero
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