Autore |
Messaggio |
Chalybion
|
Inviato: 29/04/2014, 18:33 |
|
Iscritto il: 08/12/2013, 1:52 Messaggi: 7264 Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
|
Pongo un quesito ai tanti e valenti buprestidologi del forum in cerca di chiarimenti: Tra materiale datomi in determinazione dall'amico Remo DeTogni di Cerea (VR) vi erano delle Anthaxia s.l.; due hanno attirato la mia attenzione in quanto cartellinate entrambe Finale Ligure, SAVONA, 10.06.1998, leg. R. DE TOGNI. : esse sono: 1 ex di Anthaxia cyaenscens1 ex di [i]Anthaxia anatolica [/i](ssp. ferulae?) In Liguria la ferula è data, non so se in zona, ma al di là delle considerazioni sulle piante nutrici delle due specie (invero pare faccenda controversa almeno per cyanescens), le due specie non dovrebbero esserci in Liguria. Avete notizia di altre segnalazioni in zona? Remo mi ha detto che trattasi di catture su piante fiorite e non provenienti da allevamenti e da escludere assolutamente errori di cartellinatura. Si può ipotizzare importazione dalla Corsica/Sardegna piuttosto che dalla costa francese? Grazie. Giorgio. 
|
|
Top |
|
 |
Julodis
|
Inviato: 29/04/2014, 23:46 |
|
Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
|
Innanzi tutto, questa discussione non va in determinazioni e conferme, ma semmai in domande e risposte.
Quindi direi che è possibile che sia A. anatolica che A. cyanescens esistano in Liguria. Il motivo per cui potrebbero esserci, è un'altro discorso. Potrebbero far parte della fauna autoctona ligure, o potrebbero essere arrivate per importazione occasionale dalla Corsica, dalla Sardegna o dalla Sicilia/Tunisia, o ancora essersi estese verso Est lungo la costa francese.
Anthaxia anatolica, del resto, l'abbiamo trovata a Roma pochi anni fa, ed ora la conosco anche di un altro paio di posti, non lontani dal primo. Per cui sembra si stia diffondendo, ammettendo che in passato probabilmente a Roma non c'era (sembra strano che possa essere sfuggita per tanto tempo a cercatori del calibro di Luigioni, Tassi e Gobbi; e qualche anno dopo ho cominciato a cercare pure io, guardando anche sulle ferule, inutilmente, fino a pochi anni fa).
Per prima cosa, però, bisognerebbe vederle, almeno in foto, per determinarne l'identità con certezza (intanto, per capire se si tratta di A. anatolica ferulae, come probabile, ed in quel caso prende forza l'ipotesi di un arrivo dalla Francia o via traghetto, oppure se è simile a quelle della Penisola, ed in quel caso avrebbe potuto risalire seguendo le ferule che crescono lungo ferrovie e strade principali. Poi, per vedere se l'altra è veramente una cyanescens e non altro. Ad esempio, anni fa ho trovato qui nel Lazio delle Anthaxia mendizabali blu che potevano essere scambiate per delle cyanescens).
Dopo la tua risposta, è il caso di spostare la discussione in Domande e risposte.
|
|
Top |
|
 |
Chalybion
|
Inviato: 30/04/2014, 18:44 |
|
Iscritto il: 08/12/2013, 1:52 Messaggi: 7264 Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
|
Ok. Sposta: intanto cerco di fotografare i soggetti. 
|
|
Top |
|
 |
Chalybion
|
Inviato: 03/05/2014, 18:21 |
|
Iscritto il: 08/12/2013, 1:52 Messaggi: 7264 Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
|
Posto di seguito i due exx delle due specie: le foto sono quelle che sono purtroppo. Ecco A. anatolica cfr ferulae. mm 5.5
|
|
Top |
|
 |
Chalybion
|
Inviato: 03/05/2014, 18:43 |
|
Iscritto il: 08/12/2013, 1:52 Messaggi: 7264 Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
|
E questa la A. cfr cyanescens, mm 4.9
|
|
Top |
|
 |
Julodis
|
Inviato: 03/05/2014, 18:53 |
|
Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
|
La prima sembrerebbe più A. anatolica anatolica. Le implicazioni le vediamo poi.
La seconda sembrerebbe proprio A. cyanescens.
Due reperti molto interessanti, soprattutto il secondo. La fonte è sicura al 100%?
Meriterebbero un paio di foto migliori, soprattutto la cyanescens, e di essere messe come discussioni a parte (nonchè essere oggetto di una breve pubblicazione, una volta accertata la provenienza con sicurezza).
|
|
Top |
|
 |
Chalybion
|
Inviato: 03/05/2014, 19:04 |
|
Iscritto il: 08/12/2013, 1:52 Messaggi: 7264 Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
|
Ho preventivamente fatto un terzo grado all'amico Remo prima di parlargli della singolarità dei reperti (ci conosciamo da tanti anni) e come detto in apertura i reperti sono sicuri poichè non di allevamento e senza altri viaggi (ad es. in meridione): quindi errori di cartellinatura da escludere. Indubbiamente meritano una segnalazione scritta: quanto alle foto posso farle fare ad Augusto (Degiovanni) così vanno bene per la nota scritta che proporrò al raccoglitore. Poi posso anche seguire il tuo consiglio di postare le nuove foto in due discussioni separate. 
|
|
Top |
|
 |
Autarcontes
|
Inviato: 29/12/2019, 17:50 |
|
Iscritto il: 19/04/2012, 7:52 Messaggi: 1082
Nome: Gianfranco Curletti
|
Riprendo questo interessante post che ho riesumato lavorando sulla checklist della fauna italiana. E se la specie indicata come A. cyanescens fosse in realtà una A. bedeli? Ricordo che Cobos (1986), contraddicendo Obenberger che la escludeva dalla fauna italiana, ribadisce la sua presenza in Sicilia, Sardegna e N Italia appunto.
In conclusione Chalybion: è possibile intercedere presso il tuo amico Remo per studiare questo esemplare?
Grazie Gian
|
|
Top |
|
 |
Clickie
|
Inviato: 29/12/2019, 22:22 |
|
Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1986
Nome: Andrea Liberto
|
Cita: Anthaxia anatolica, del resto, l'abbiamo trovata a Roma pochi anni fa Armiamoci e partite. Maurizio, dài a Cesare quel poco che gli appartiene. Un tot di pugnalate, 23 o 33, secondo le fonti. A. anatolica un gruppo da riesaminare con estrema attenzione. Quelle recentemente arrivate a Roma e dintorni, da migranti al seguito delle Ferula e/o altre Apiaceae ospiti, disseminate di chilometro in chilometro, nei decenni, da Tir e treni lungo autostrade e vie ferrate, assolutamente indistinguibili da quelle di Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata. Quelle sarde ben diverse. Quelle greche ancor di più, ecc. Per quanto riguarda A. cyanescens e A.bedeli, c'è un lavoro relativamente recente di Bily che incasina tutto senza rimedio, invertendo il nome delle due specie, rivoluzionando il senso in cui era tradizionalmente considerato. Appena lo ritrovo, cercherò di essere più preciso. A.
|
|
Top |
|
 |
Clickie
|
Inviato: 30/12/2019, 1:26 |
|
Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1986
Nome: Andrea Liberto
|
|
Top |
|
 |
Autarcontes
|
Inviato: 30/12/2019, 10:48 |
|
Iscritto il: 19/04/2012, 7:52 Messaggi: 1082
Nome: Gianfranco Curletti
|
Clickie ha scritto: Lo conosco lo conosco... Proprio in base a questo lavoro che mi è nato il sospetto che l'es ligure possa in effetti essere una bedeli tipica confermando le segnalazioni di Schaefer e di Cobos. Spero che Chalybion si faccia vivo e batta un colpo. Approfitto per un ulteriore messaggio: se qualche collega ha delle cyanescens sarde potrebbe essere così gentile da contattarmi? Anche in mp. Grazie gian
|
|
Top |
|
 |
Daniele Sechi
|
Inviato: 30/12/2019, 11:21 |
|
Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5473 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
|
Autarcontes ha scritto: Approfitto per un ulteriore messaggio: se qualche collega ha delle cyanescens sarde potrebbe essere così gentile da contattarmi? Anche in mp. Grazie gian Io non ne ho mai viste...
_________________  Daniele
|
|
Top |
|
 |
Autarcontes
|
Inviato: 30/12/2019, 19:22 |
|
Iscritto il: 19/04/2012, 7:52 Messaggi: 1082
Nome: Gianfranco Curletti
|
Daniele Sechi ha scritto: Autarcontes ha scritto: Approfitto per un ulteriore messaggio: se qualche collega ha delle cyanescens sarde potrebbe essere così gentile da contattarmi? Anche in mp. Grazie gian Io non ne ho mai viste... Non mi stupisco. Nemmeno io ne ho viste nella decine di collezioni visionate...
|
|
Top |
|
 |
Clickie
|
Inviato: 30/12/2019, 22:51 |
|
Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1986
Nome: Andrea Liberto
|
Cita: Lo conosco lo conosco... E quei puntini di sospensione dicono molto. A.
|
|
Top |
|
 |
Julodis
|
Inviato: 01/01/2020, 0:48 |
|
Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
|
Clickie ha scritto: Cita: Anthaxia anatolica, del resto, l'abbiamo trovata a Roma pochi anni fa Armiamoci e partite. Maurizio, dài a Cesare quel poco che gli appartiene. Un tot di pugnalate, 23 o 33, secondo le fonti. Non ho mica scritto di averle trovate io. Il primo sei stato tu, poi ti abbiamo seguito Daniele ed io. Clickie ha scritto: A. anatolica un gruppo da riesaminare con estrema attenzione. Quelle recentemente arrivate a Roma e dintorni, da migranti al seguito delle Ferula e/o altre Apiaceae ospiti, disseminate di chilometro in chilometro, nei decenni, da Tir e treni lungo autostrade e vie ferrate, assolutamente indistinguibili da quelle di Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata. Anche io davo per scontato che fossero arrivate nel Lazio di recente, seguendo le ferule disseminate lungo ferrovie ed autostrade. Però ora non ne sono più molto sicuro, e mi è venuto il dubbio che possano essere qui nel Lazio da più tempo. Due o tre inverni fa sono andato, con Colonnelli e Casalini, a cercare curculionidi sul Monte Soratte, circa 40 km a Nord di Roma. Esattamente sulla punta di questo rilievo, che malgrado la modesta altezza svetta sul territorio circostante, c'è un vecchio monastero abbandonato, dietro al quale, sul versante SW, c'é una piccola scarpata in una posizione particolarmente ben esposta, in cui cresce una piccola popolazione di ferule. Ho raccolto il fusto secco di una di queste, e ad inizio primavera mi è uscito un esemplare di Anthaxia anatolica anatolica. Ora, questa popolazione è molto lontana da altre zone con ferule. Potrebbero esservene probabilmente lungo l'Autostrada A1 o la ferrovia Roma-Firenze, ma sono entrambe a parecchi km di distanza e qualche centinaio di metri più in basso, separate da ambienti inadatti. E' molto strano che in poco tempo una popolazione di queste Anthaxia sia riuscita a raggiungere quel posto ed a stabilirvisi. Mi sembra più probabile una colonizzazione più lontana nel tempo (sempre da Sud, visto che è decisamente affine, per non dire identica, a quelle pugliesi). O si potrebbe anche pensare che questa, e forse anche quelle di Roma (che non stanno solo vicino casa tua, ma anche nella zona di Via di Grottarossa e lungo la Cassia bis poco a Nord del GRA) appartengano a popolazioni autoctone del Lazio, ma in passato estremamente rare e presenti qua e là in numero così basso da essere sfuggite alle ricerche degli entomologi precedenti, e diventate più numerose ultimamente, magari favorite dalle recenti variazioni climatiche.
|
|
Top |
|
 |
|