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Julodis
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Inviato: 14/02/2016, 20:38 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Visto che il primo post su questo argomento ha suscitato un discreto interesse, propongo un altro caso interessante. Famiglia e zona geografica totalmente diverse. Questa volta parliamo di un Buprestidae: Belionota prasinaPer farla breve, eccovi la mappa di distribuzione (è approssimativa, soprattutto per la distribuzione in Africa, probabilmente più ampia, ma credo anche in Indomalesia e Filippine). Io ho ovviamente una mia ipotesi, che credo fondata, ma mi piacerebbe sentire altri pareri.
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gomphus
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Inviato: 14/02/2016, 20:56 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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introdotta in africa orientale, e probabilmente altrove, da immigrati provenienti dalla regione indomalese, con legname o altro su che pianta/e si sviluppa?
_________________ ***************** maurizio
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hutia
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Inviato: 14/02/2016, 21:01 |
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e che distribuzione ha iil genere?
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hutia
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Inviato: 14/02/2016, 21:03 |
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è arrivata li dopo uno tsunami 
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f.izzillo
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Inviato: 14/02/2016, 21:08 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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L'hai introdotta tu quando eri bambino 
_________________ Francesco Izzillo
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Julodis
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Inviato: 14/02/2016, 22:44 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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gomphus ha scritto: introdotta in africa orientale, e probabilmente altrove, da immigrati provenienti dalla regione indomalese, con legname o altro E' una possibilità hutia ha scritto: è arrivata li dopo uno tsunami  Anche questa è una possibilità (immagino ti riferissi all'Africa Orientale, Seychelles, Mascarene) f.izzillo ha scritto: L'hai introdotta tu quando eri bambino  Proprio così, alcuni secoli fa. gomphus ha scritto: su che pianta/e si sviluppa? Bella domanda. Mi piacerebbe saperlo! hutia ha scritto: e che distribuzione ha iil genere? Il genere Belionota vive (con altre specie, oltre che con questa), nell'Africa subsahariana, soprattutto nella fascia equatoriale (abbastanza comune in posti come Togo, Rep. Centrafricana, Congo, ecc.), in Madagascar non ricordo se ce ne sono, e poi occupa tutta la zona dall'India all'Indomalesia, fino a PNG ad Est, e risale nelle Filippine, Indocina, sud della Cina. Quindi, un po' più esteso dell'areale di questa singola specie, ma sostanzialmente simile. La maggior varietà di specie è nelle isole dell'Indomalesia e Filippine.
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Julodis
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Inviato: 14/02/2016, 22:51 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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gomphus
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Inviato: 14/02/2016, 23:58 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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Julodis ha scritto: gomphus ha scritto: su che pianta/e si sviluppa? Credo sia una specie decisamente polifaga. Per l'isola di Cebu ho trovato indicate tre diverse piante ospiti, di tre diverse famiglie: Mangifera indica (Sapindaceae), Delonix regia (Caesalpiniaceae), Ceiba pentandra (Bombacaceae) quindi sta anche sul mango... ragione di più perché gente in viaggio alla ricerca di nuove terre, che porta con sé piante alimentari da mettere a dimora, se la porti dietro  ...
_________________ ***************** maurizio
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Maurizio Bollino
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Inviato: 15/02/2016, 1:03 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Visto quello che dici qui mi viene da pensare che in realtà Belionota prasina possa essere un complesso di specie tra loro estremamente simili e allopatriche. Circa l'ipotesi di Maurizio gomphus ha scritto: gente in viaggio alla ricerca di nuove terre, che porta con sé piante alimentari da mettere a dimora se consideriamo le dimensioni degli adulti, presumo che le larve debbano svilupparsi in rami discretamente spessi, per cui la gente in viaggio avrebbe dovuto portarsi dietro alberi decisamente ingombranti.
_________________ Maurizio Bollino
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hutia
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Inviato: 15/02/2016, 9:18 |
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e potrebbero essere giunte le Belinota in Africa anche in un secondo momento via terra dal Vicino Oriente (Medio oriente s.l.) anche se si addice piu a specie del Corno d'Africa
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Entoandrea
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Inviato: 15/02/2016, 9:56 |
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Iscritto il: 17/12/2015, 11:17 Messaggi: 195 Località: Manduria(TA)
Nome: Andrea Marino
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Maurizio Bollino ha scritto: se consideriamo le dimensioni degli adulti, presumo che le larve debbano svilupparsi in rami discretamente spessi, per cui la gente in viaggio avrebbe dovuto portarsi dietro alberi decisamente ingombranti. Potrebbe essere che le larve si sviluppino anche nel legno morto,e che quindi possono aver raggiunto l'Africa con legname 
_________________ Ciao  Andrea
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Daniele Maccapani
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Inviato: 15/02/2016, 10:30 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Domanda: che tu sappia, esistono differenze apprezzabili fra la popolazione africana e quella indomalese/filippina? Esistono sottospecie diverse, o è una specie monotipica? (giusto per farsi un'idea di quanto possa essere antica la separazione) In ogni caso... Giusto per dire una banalità  Ovviamente non poteva essere diffusa sia in africa sia nelle placche indiana e australiana prima che si separassero, dato che bisognerebbe ritornare al giurassico... Un pochino troppo in dietro Quindi deve avere un'origine più recente (in Africa o nella zona indomalese? Tu ne hai un'idea?) e essersi diffusa; le ipotesi credo siano solo due: 1) diffusione attiva, passando da India e Arabia, dove in seguito si sarebbe estinta per qualche cambiamento ambientale; vi risulta che in Arabia in tempi non troppo antichi vi siano state foreste adatte alla vita di questa specie, e che poi siano scomparse per qualche motivo? 2) diffusione passiva, tramite legname via mare, o spinto dai venti o portato dall'uomo; quest'ultima idea però mi lascia perplesso: non credo che qualcuno si sia portato appresso alberi di mango così grandi da essere infestati, e credo che il legname non mancasse né in Africa né in Malesia... Quindi perché trasportarlo via nave per così lunghe distanze?  Magari però mi sbaglio e invece trasporti di legname ve ne sono stati, non ne ho idea! 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Daniele Maccapani
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Inviato: 15/02/2016, 10:33 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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PS: trattandosi di un buprestide e quindi di un ottimo volatore, mi chiedo anche se sia possibile che sia stato trasportato da correnti aeree; mi pare che le ricerche sull'aeroplancton abbiano dato risultati incredibili, con insetti anche piuttosto grandi in alta atmosfera, a molti chilometri dalle coste (forse ne parlava Roberto-Hemerobius in qualche altra discussione, non ricordo  ). Pensate che questa specie sia troppo grande per essere trasportata in questo modo? Altrimenti potrebbe forse essere una buona spiegazione (ammesso che vi siano correnti adatte fra Africa e Indomalesia  ) 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Entoandrea
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Inviato: 15/02/2016, 10:59 |
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Iscritto il: 17/12/2015, 11:17 Messaggi: 195 Località: Manduria(TA)
Nome: Andrea Marino
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Daniele Maccapani ha scritto: Domanda: che tu sappia, esistono differenze apprezzabili fra la popolazione africana e quella indomalese/filippina? Esistono sottospecie diverse, o è una specie monotipica? (giusto per farsi un'idea di quanto possa essere antica la separazione)
Ho fatto una breve ricerca e a quanto pare non ha sottospecie, Secondo me questa specie ha origine in Asia ed è arrivata in Africa attorno al X secolo dC tramite un trasporto passivo da parte dell'uomo. Questo naturalmente è quello che penso io  Ciao Andrea
_________________ Ciao  Andrea
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f.izzillo
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Inviato: 15/02/2016, 11:12 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Signori direi, sommessamente, che si corre il rischio di fare discussioni interminabili proponendo ipotesi più o meno plausibili ma senza arrivare a conclusioni che abbiano un minimo di riscontro oggettivo. Faccio, sempre sommessamente presente, che non riusciamo neppure a capire fino in fondo la logica distributiva di tante specie italiane, figuriamoci le altre! Ovviamente liberissimo chi lo ritiene di continuare a fare le sue speculazioni intellettuali. 
_________________ Francesco Izzillo
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