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Produzione dei sessuati in Polistes gallicus



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MessaggioInviato: 26/08/2016, 15:22 
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Iscritto il: 25/08/2016, 19:53
Messaggi: 23
Nome: Roberto Grandisoli
Buon pomeriggio. Come ho accennato nella mia presentazione, spesso mi ritrovo ad osservare le colonie in natura di vespe del genere Polistes. La specie più quantitativamente rilevante nelle periferie di Catanzaro è indubbiamente Polistes gallicus, nonostante ovviamente P.dominula sia più facile da incontrare nei pressi delle abitazioni e dei manufatti umani.

Veniamo al punto: ho osservato numerose colonie di P.gallicus, notando che moltissime di esse (direi la maggior parte) presentano un numero di maschi molto elevato, poche operaie e nessuna fondatrice. Ciò in effetti suggerisce che la mortalità della regina in questa specie è decisamente alta.
Una colonia non orfana di Polistes Polistes, infatti, di regola dovrebbe produrre sia maschi che fondatrici circa in egual proporzione e raggiungere anche dimensioni maggiori. Tuttavia, ho spesso osservato colonie prive di maschi ma provviste di numerose fondatrici. Seguendole lungo tutto il ciclo vitale, mi sono accorto che molte di esse non producono nemmeno un maschio o, raramente, ne producono una piccola manciata in autunno (99% figli delle operaie).
Avendo chiaro il meccanismo che porta una colonia orfana a generare solo molti maschi nati dalle operaie stesse rimaste senza regina, mi chiedo tuttavia come una colonia sia in grado di produrre fondatrici ma nessun maschio. Può essere un fenomeno legato al fatto che alle operaie converrebbe crescere fondatrici, tecnicamente loro sorelle, piuttosto che maschi aploidi e figli di regina, e che di conseguenza eliminino la covata maschile della loro madre? Ma in questo caso, perché non ovideporre esse stesse generando maschi loro figli? (Anche se effettivamente succede in una modesta percentuale di colonie)
Oppure può essere possibile che la specie abbia imparato a generare talvolta solo fondatrici, dal momento che il numero elevatissimo di colonie orfane è in grado di compensare abbondantemente producendo maschi spesso in quantità industriali?


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MessaggioInviato: 27/08/2016, 7:19 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Premetto che di Imenotteri, ed in particolare di Vespoidei non so praticamente nulla. Sul Forum c'è però chi li conosce bene e probabilmente saprà risponderti in maniera esauriente.

Io mi limito a fare due ipotesi circa i motivi di queste diverse percentuali che hai riscontrato nelle varie colonie.

- Non potrebbe esserci una influenza dei fattori ambientali nel punto in cui è stata fondata la colonia (diversa esposizione al sole, quindi temperatura, umidità, ecc.), o di fattori interni, come le dimensioni della colonia?
- non potrebbe essere un adattamento per favorire il flusso genico tra maschi di colonie che ne producono molti e femmine di colonie che ne producono pochi o nessuno, riducendo il tasso di consanguineità?

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 27/08/2016, 9:00 
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Iscritto il: 25/08/2016, 19:53
Messaggi: 23
Nome: Roberto Grandisoli
Grazie per la risposta. Io propenderei più per il secondo punto, dal momento che ho riscontrato colonie anche a pochi metri l'una dall'altra che avevano queste differenze nella produzione dei sessuati, ma non mi sento di escludere nulla.
A farmi propendere sulla teoria sulla riduzione del tasso di consanguineità, è anche il fatto che il numero di colonie di questa specie che arriva a produrre solo maschi per via della scomparsa prematura della regina è davvero, davvero alto rispetto agli altri Polistes... direi la maggior parte delle colonie. Quindi potrebbe essere che in qualche modo la specie abbia imparato a sfruttare questo enorme surplus di colonie "fucaiole" in questo modo?


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MessaggioInviato: 27/08/2016, 13:55 
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03
Messaggi: 1214
Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
Ciao Roberto
Mi fa molto piacere leggere il tuo interesse per le vespe sociali. Ma sopratutto apprezzo il tuo interesse per il comportamento sociale di esse.
Leggo tra le righe delle tue osservazioni che ti sfuggono ancora alcune peculiarità, e per questo mi piacerebbe darti due informazioni preliminari sui Polistinae.
A differenza dei rimanenti Vespinae, nei Polistinae non si riesce a distinguere con certezza le caste. Quindi una "regina" o semplicemente una femmina fondatrice, non si distingue mai in modo certo dalle operaie.
E' noto che un singolo nido può contenere più di una femmina fondatrice. Questo succede perché frequentemente le femmine fondatrici durante le prime fasi della costruzione del loro nido si intromettono in nidi estranei, per predare la prole, per prendere possesso del nido, ecc. Durante queste missioni succede che si scatenano più o meno violente lotte affinché una delle due si sottomette e diventa membro del nido ma con rango di "femmina feconda" sottomessa, quindi tollerata per accudire la prole ma senza ulteriore autorità, o viene cacciata dal nido.
Insomma a farla breve, un nido di Polistes può essere occupato da una, due o più femmine feconde, oppure nessuna.

Le conseguenze in qualche modo le hai già fatte notare. Alcuni nidi presentano una visibile superiorità di sesso femminile, altre di sesso maschile. Frutto di ovo deposizioni di femmine non feconde (operaie) in nidi rimasti orfani.

Il perché intere colonie si trovino con abitanti prevalentemente di sesso maschile non mi è molto chiaro ma secondo me ha ragione Maurizio, quando dice che probabilmente contano aspetti di natura esterna quali densità di nidi in una data superficie, offerta e presenza di cibo, andamento climatico stagionale, interventi da parte del uomo, ecc.ecc.

Sarebbe molto interessante se tu scoprissi di più a riguardo, quindi posso solo incoraggiarti ad andare avanti con le tue ricerche. magari approfondendo in modo anche più sistematico. Contare fisicamente gli esemplari presenti e notarli in tabelle, misurare i diametri dei nidi, contare le celle ivi contenute, notare la direzione d'esposizione del favo, notare il numero di celle infette da parassiti, determinandone forse anche la specie.....ecc... In questo modo si possono stilare statistiche e spesso i risultati sono interessantissimi........

Buon lavoro

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Claudio Deiaco
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MessaggioInviato: 27/08/2016, 14:58 
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Iscritto il: 25/08/2016, 19:53
Messaggi: 23
Nome: Roberto Grandisoli
Grazie Claudio :D
Io escludo la poliginia perché in P.gallicus, nella mia zona, la osservai solo una volta (fondazione biginica poi naufragata con la morte di entrambe le fondatrici, marzo/aprile 2011) nonostante abbia osservato centinaia di colonie in tutte le loro fasi. Deduco quindi che almeno in questa specie, a differenza di altre, sia un fenomeno più casuale e raro.

Io identifico come fondatrici le grosse femmine che iniziano ad emergere in questo periodo ed hanno un addome tendenzialmente molto grosso, e che più in la con la stagione ho visto accumularsi sotto infiorescenze secche di ombrellifere o altre erbacee, in quelli che definirei i classici siti di "pre-ibernazione" tipici della specie. Ho pensato fossero operaie parassitate(strepsitteri?) ma le loro dimensioni decisamente costanti e grosse e la loro propensione a fuggire se il nido viene disturbato troppo, mi fanno pensare che siano decisamente future fondatrici. Me lo fa pensare anche il fatto che le ali violacee-traslucide e integre e le antenne arancio vivo dovrebbero indicare che si tratta di esemplari giovani, nati al massimo dai primi di agosto: periodo in cui i sessuati femminili di regola emergono.
Inoltre gli strepsitteri in P.gallicus non dovrebbero attecchire, a quanto mi risulta.

Ad ogni modo, vedrò di seguire la suddetta colonia ed altre che ho trovato in giro, cercando di raccogliere quante più informazioni possibile.

PS: ne approfitto per raccogliere qualche esemplare e controllare la mesopleura, non sia mai che mi trovi davanti una forma chiara di P.bischoffi :roll:


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MessaggioInviato: 27/08/2016, 16:02 
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03
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Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
Paperwasp ha scritto:

PS: ne approfitto per raccogliere qualche esemplare e controllare la mesopleura, non sia mai che mi trovi davanti una forma chiara di P.bischoffi :roll:


Beh....se fosse cosi attenzione.......potrebbe non essere P.bischofi ma P.hellenicus....
vedi qui la descrizione
:hi:

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Claudio Deiaco
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MessaggioInviato: 27/08/2016, 17:36 
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Iscritto il: 25/08/2016, 19:53
Messaggi: 23
Nome: Roberto Grandisoli
Ti ringrazio, ho già appuntato tutte le chiavi dicotomiche per distinguere P.gallicus, P.hellenicus e P.bischoffi :hp:


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