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regole riguardanti la composizione del nome di genere e specie
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Autore:  Macaone73 [ 03/06/2010, 0:48 ]
Oggetto del messaggio:  regole riguardanti la composizione del nome di genere e specie

esempio: Zygaena (Mesembrynus) erythrus (Hubner,[1806])

in un topic che ho aperto chiedendo la determinazione di una larva, ho letto una cosa a me sconosciuta:
un 2' nome di genere, tra parentesi

mi spiegate cosa indica il 2' nome di genere (?) tra parentesi, o almeno il fatto per cui deve stare tra parentesi?


grazie innanzi tutto per l'attenzione
roby

Autore:  eurinomio [ 03/06/2010, 0:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e specie

Macaone73 ha scritto:
esempio: Zygaena (Mesembrynus) erythrus (Hubner,[1806])


Zygaena= genere
Mesembrynus= sottogenere

:ok:

Autore:  clido [ 03/06/2010, 11:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e specie

Ciao Roberto,
un po' di tempo fa ho cercato di rispondere a questa domanda su Natura Mediterraneo, lì si parlava di Zerynthia (Zerynthia) cassandra ovviamente il discorso non cambia, in termini di nomenclatura e lo si può applicare anche a Zygaena (Mesembrynus) erythrus, ma più in generale a tutte le specie.

Riporto di seguito quanto scritto:

---------------------------------------
Zerynthia (Zerynthia) cassandra significa che:

Zerynthia = Genere (iniziale maiuscola)
(Zerynthia) = Sottogenere (iniziale maiuscola)
cassandra = epiteto specifico (iniziale minuscola)


Questo tipo di nomenclatura si rende necessaria quando all'interno del genere vengono creati dei sottogeneri per motivi di sviluppo di studio e quindi di revisione.


Facendo sempre riferimento al genere Zerynthia, secondo Fauna Europea (il nostro riferimento), attualmente comprende due sottogeneri: (Zerynthia) e (Allancastria)
Per sottogenere si intende una categoria tassonomica intermedia tra genere e specie utile per sottolineare affinità e differenze:


Continuando l'esempio prendendo in cosiderazione queste tre specie (l'ultima non presente in Italia):

Zerynthia (Zerynthia) polyxena
Zerynthia (Zerynthia) cassandra
Zerynthia (Allancastria) cretica


Significa che tutte e tre queste specie hanno un'affinità tale da essere inserite nello stesso genere Zerynthia ma Zerynthia (Zerynthia) polyxena
e Zerynthia (Zerynthia) cassandra sono molto più affini tra loro rispetto a Zerynthia (Allancastria) cretica e quindi condividono lo stesso sottogenere.

Autore:  dorbodervus [ 04/06/2010, 15:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e

"Affondo il coltello nella piaga" dato che non ho mai approfondito i perché e i per come dei nomi dati agli insetti, e chiedo:
Quello del nome tra parentesi l'avevo intuito ... ma quello che non ho mai capito (e approfitto per chiederlo) è perché l'insetto venga determinato - Genere - (subgenere) - specie .... e quì casca l'asino: autore MA NON SEMPRE TRA PARENTESI! Perché?
Perché leggo ad es.: Onitis alexis Klug, 1835
e invece leggo : Onitis jon (Olivier, 1789)
??? Se qualcuno fosse così gentile da spiegarmelo forse - anche se la cosa mi costerà fatica - scriverò o riscriverò maglio i miei cartellini identificativi degli esemplari in collezione.
Anticipatamente: grazie
Alberto

Autore:  Apoderus [ 04/06/2010, 15:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e

Riprendendo il tuo esempio, Klug ha descritto la specie alexis (mi raccomando il corsivo, gli entomologi sono pignoli :bln: ) all'interno del genere Onitis. Olivier invece ha descritto jon attribuendolo ad un genere diverso; poi jon è stato compreso nel genere Onitis e di conseguenza il nome dell'autore va tra parentesi.
:hi:

Autore:  Velvet Ant [ 04/06/2010, 15:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e

La presenza delle parentesi indica che la combinazione originale data dall'Autore all'atto della descrizione non era quella odierna.
In altre parole l'Autore aveva assegnato la specie ad altro genere.
Esempio: Onitis ion (Olivier, 1789), in quanto la combinazione originale, assegnata da Olivier nel 1789, era: Scarabaeus ion.

P.S. - Mi accorgo che Silvano mi ha appena preceduto ;)

Autore:  clido [ 04/06/2010, 15:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e

Ciao Alberto,
ci sono nel forum persone estremamente competenti in termini di Nomenclature, Codici, ecc.. magari aggiungeranno o correggeranno quello che ho detto e sto per dire :)

Facciamo sempre un esempio e prendiamo in considerazione Cacyreus marshalli Butler, 1898, Lycaenidae

Questo modo di scrivere ci indica che la specie è stata descritta per la prima volta da Butler e la data di pubblicazione è 1898

Se per motivi di revisione o approfondimento di studi una specie viene trasferita ad un differente genere, l'autore originale e la data vengono posti tra parentesi tonde per segnalare che è avvenuta una revisione, ma l'autore e la data della revisione non vengono citati.

Questo è valido, se non sbaglio per la nomenclatura adottata in zoologia ma non è così in botanica.

Ho lanciato la pietra vediamo se qualcuno aggiunge qualcosa in più :oops:


P.S.: mi hanno anticipato sia Silvano che Marcello

Autore:  Apoderus [ 04/06/2010, 15:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e

Se non sbaglio questo è un raro esempio di tripla sovrapposizione.
:hi:

Autore:  Hemerobius [ 04/06/2010, 17:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e specie

Caso paranormale visto che Silvano e Marcello hanno usato il medesimo esempio. Adesso però chiaritemi se jon oppure ion :? Altrimenti chi dorme stanotte ? :gh:

Roberto :to:

Autore:  Apoderus [ 04/06/2010, 18:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e specie

I presunti casi di fenomeni paranormali hanno sempre una spiegazione razionale e, in questo caso, semplicissima: sia io che Marcello abbiamo ripreso l'esempio di Alberto. Di conseguenza, non avendo io nessuna competenza sugli scarabeidi, non so proprio se ion o jon. Prova con una buona camomilla :lol:
:hi:

Autore:  Hemerobius [ 04/06/2010, 18:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e specie

Quella sempre, la tisana pre-notturna per me è un must. Si dice così? :gh:

Roberto :to:

Autore:  dorbodervus [ 04/06/2010, 18:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e specie

Triplice ringraziamento!!!!
Più di così non potevo pretendere! Grazie.
Io avrei dormito lo stesso ... ma per essere sicuro di non far passare notti insonni a nessuno, confesserò che sopra pensiero (?) devo aver digitato jon al posto del giusto ion.
Buona notte sognj d'oro!
Alberto

Autore:  Livio [ 04/06/2010, 18:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e specie

Apoderus ha scritto:
I presunti casi di fenomeni paranormali hanno sempre una spiegazione razionale

:ok: :ok: :ok:

Autore:  Macaone73 [ 10/06/2010, 0:28 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e specie

grazie molte a tutti.
scusate per il ritardo, ma ho avuto bisogno di tutto il tempo necessario per assimilare bene ciò che mi avete scritto,... son ancora molto tardo a capire... però ci provo... trovo il tutto, molto interessante

quindi si inserisce tra parentesi la revisione, ma l'autore della stessa non viene citato, rimandendo tra parentesi si dà per scontato quindi, che a posteriori è stata effettuata una modifica.

immaginavo che la specie ( o sottospecie quando previsto ?!) fosse il tassello ultimo per indicare quando 2 esemplari di sesso opposto danno origine a prole fertile, ( forse ho detto una stupidaggine,.. come sempre correggetemi subito) quindi provo a fare un ulteriore domanda...la maggior affinità si riferisce a ciò?
grazie ancora clido, o chi altro voglia proseguire nella spiegazione.

se ci fosse qualche scritto per poter approfondire, suggeritemelo, correrò ai ripari.
roby

Autore:  Julodis [ 10/06/2010, 6:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: regole riguardanti la composizione del nome di genere e specie

Macaone73 ha scritto:
immaginavo che la specie ( o sottospecie quando previsto ?!) fosse il tassello ultimo per indicare quando 2 esemplari di sesso opposto danno origine a prole fertile, ( forse ho detto una stupidaggine,.. come sempre correggetemi subito) quindi provo a fare un ulteriore domanda...la maggior affinità si riferisce a ciò?

Quello che hai esposto è il concetto di specie biologica, che andrebbe seguito, per non incorrere in errori, in tutti i gruppi, eccetto le specie a riproduzione asessuata (leggi batteri e simili), ma che di fatto spesso è inapplicabile e sostituito da criteri morfologici, geografici, ecc. pensa altrimenti come faremmo a distinguere due specie di cui sono a disposizione solo esemplari conservati, magari raccolti 150 anni fa, che ovviamente non possiamo far riprodurre per vedere se sono in grado di dare prole fertile illimitatamente (per essere pignoli, due o più individui si dicono della stessa specie se tra loro c'è libero scambio genico).
Di conseguenza, soprattutto in entomologia, dove specialmente in passato si è lavorato quasi solo su materiale conservato, parliamo in genere di specie morfologiche, ovvero popolazioni che differiscono tra loro per un numero di caratteri, e di tale entità e costanza, che riteniamo si tratti di specie separate, anche se in diversi casi non ne abbiamo la certezza. Per esempio, ci sono problemi per le "specie" che non convivono in alcuna parte del loro areale. Pensiamo solo ai Carabus subgenere Orinocarabus, che presentano varie specie, alcune molto simili, distribuite su vari gruppi di montagne, in quota, sulle Alpi e rilievi del Centro Europa. Chi ci assicura (senza provare ad ibridarli in cattività, che comunque altera alcune barriere interspecifiche) che siano effettivamente specie diverse e non solamente sottospecie? Lo stesso vale per tantissime altre specie o presunte tali. All'opposto, ci sono popolazioni di aspetto molto simile, inizialmente ritenute solo variazioni della stessa specie, che poi si possono rivelare specificamente distinte. A riprova di questo, la sistematica dei vari gruppi subisce continue modifiche in base all'aumentare delle conoscenze e delle opinioni personali dei vari specialisti.

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