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colori odonati .... http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=8&t=8581 |
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Autore: | majorgiglio [ 24/06/2010, 18:37 ] |
Oggetto del messaggio: | colori odonati .... |
scusate come si mantengono i loro colori, mi è stato detto che nn va bene neanche l'acetone, cosa posso fare? |
Autore: | cosmln [ 24/06/2010, 18:43 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: colori odonati .... |
majorgiglio ha scritto: scusate come si mantengono i loro colori, mi è stato detto che nn va bene neanche l'acetone, cosa posso fare? the only way to maintain the colours (partly) is to use acetone... but for example with mature specimens like Libelula depressa for example (the one that have that nice blue colour from wax) the acetone is not indicated because the wax will be disolved. just dry the specimens in that case, if you want to retain the blue/whitish color (depending on the species). cosmln |
Autore: | Julodis [ 24/06/2010, 22:24 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: colori odonati .... |
Normalmente non raccolgo libellule, ma una volta che ho preso un esemplare di Calopteryx (o genere simile) con le ali di un bel blu, che stava morendo per cause sconosciute sul suo posatoio, l'ho messo in una provetta vuota dove poi l'ho dimenticato. Ce l'ho ancora lì dentro sulla scrivania, e dopo qualche anno ha mantenuto perfettamente i colori. Forse si può provare col freezer? |
Autore: | Maurizio Bollino [ 24/06/2010, 23:24 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: colori odonati .... |
Maurizio, le Calopteryx sono un caso a parte. Il colore dell'addome è già molto scuro, quindi con la morte i colori chimici cuticolari non si modificano tanto. Inoltre, se ricordo bene, hanno anche una componente fisica che determina il riflesso metallico, e quello resta stabile nel tempo. Il problema del mantenimento dei colori dell'addome degli odonati è sempre esistito e mai risolto completamente. Se ne è già parlato, e l'immersione in acetone come fissativo dei pigmenti (preceduto dalla morte per inedia dell'esemplare, il che lo porta a liberare l'intestino dalle feci e quindi a ridurre i processi fermentativi post-mortem) sembra essere l'unica soluzione, peraltro neanche efficacissima, soprattutto con gli Agrionidae e Coenagrionidae. Per i grossi Aeschnidae addirittura c'è chi ha adottato un processo simil-tassidermico con eviscerazione tramite incisione sagittale ventrale e successivo inserimento nell'addome di uno stecco (in genere una paglia di calibro e lunghezza adeguate) su cui si avvolgeva a spire fitte un cotone dello stesso colore che si voleva ricreare, in modo da farlo trasparire attraverso la cuticola. Ho provato questo sistema, e, esteticamente, devo ammettere che funziona, ma è molto indaginoso e non applicabile su larga scala. |
Autore: | Julodis [ 24/06/2010, 23:37 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: colori odonati .... |
Maurizio Bollino ha scritto: Per i grossi Aeschnidae addirittura c'è chi ha adottato un processo simil-tassidermico con eviscerazione tramite incisione sagittale ventrale e successivo inserimento nell'addome di uno stecco (in genere una paglia di calibro e lunghezza adeguate) su cui si avvolgeva a spire fitte un cotone dello stesso colore che si voleva ricreare, in modo da farlo trasparire attraverso la cuticola. Ho provato questo sistema, e, esteticamente, devo ammettere che funziona, ma è molto indaginoso e non applicabile su larga scala. Senza contare che si potrebbero anche falsare le colorazioni usando un cotone di altro colore! Poi ti voglio a capirci qualcosa! Ammetto di conoscere meglio gli stadi di sviluppo acquatici degli odonati che gli adulti (retaggio di una tesi in idrobiologia). |
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