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Esempi di longevità tra i Cerambici...



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MessaggioInviato: 24/04/2020, 11:39 
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Iscritto il: 08/11/2018, 0:02
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Nome: Tommaso Lisa
Buongiorno, sapete dirmi quale è il cerambice più longevo considerando tutto l'arco di vita e quale è la durata massima che conoscete per lo stato di immagine? In Italia ci sono Cerambici svernanti, capaci di vivere più anni? Non mi servono notizie esatte, solo ciò che vi viene in mente. È per un racconto sui cerambici, parodia delle "vite illustri" o dei casi mirabolanti degli antichi... Grazie

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Tommaso Lisa

"La realtà non è direttamente sé stessa, essa si presenta attraverso la sua incompleta o fallita simbolizzazione."
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MessaggioInviato: 24/04/2020, 11:57 
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Nome: Riccardo Poloni
Beh, considerando tutta la vita dell'individuo, da uovo ad adulto, ci sono alcune specie tropicali che impiegano diversi anni a svilupparsi. Tra le specie nostrane Tragosoma depsarium impiega 3-4 anni o più per svilupparsi. Molte specie svernano allo stadio adulto, nelle cellette pupali, come i Rhagium. Alcune specie deserticole, come i Polyarthron e le Apatophysis (meno) anche ci mettono diversi anni a svilupparsi.
Per quanto riguarda gli adulti, escludendo quelli che passano l'inverno in celletta, sono pochi, almeno nelle nostre specie, quelli che vivono più di un mese, una volta in attività. Un caso da discutere sono i Dorcadion: è capitato di trovare esemplari logori in luglio e anche in novembre. Penso sia inverosimile che siano sfarfallati in tarda estate, anche se in altre regioni i Dorcadion sfarfallano in agosto, perchè è troppo fuori dal periodo di sfarfallamento della maggior parte degli altri individui e perchè quelli sfarfallati in primavera non sono già pronti in celletta in agosto-settembre.

Queste alcune cose che mi vengono in mente subito, ma potresti anche documentarti tu stesso consultando pubblicazioni facilmente reperibili online come quelle di Svacha & Danilevsky ;)

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 24/04/2020, 16:09 
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Nome: Tommaso Lisa
Spiego meglio le ragioni e i presupposti. Sto scrivendo il resoconto delle mie "memorie" di allevamento dei Rhagium. Li ho svegliati a gennaio dalle cellette. Su sette, sei sono morti entro la metà di marzo. Uno però sopravvive ancora oggi e mi sembra davvero molto (si sta lentamente paralizzando però, perde progressivamente mobilità) soprattutto se si tiene conto che i Phyrridium sono durati dieci giorni, i Phymatodes (orribili) pochissimi giorni di frenetica e mutilante attività, la Saperda punctata cinque giorni.
Bello l'esempio dei Dorcadion, magari parto da lì. Però quindi non sembrano davvero esserci cerambici che si fanno a stecca, da adulti, due anni di fila.
Svacha & Danilevsky, perdonatemi, ma non li avevo mai sentiti nominare e senza segnalazione, per mia ignoranza, non li avrei saputi neppure individuare come fonte privilegiata.
Ripeto: non sono in cerca del caso specifico nuovo, sconosciuto ai più... domando solo al contrario se qualcuno è al corrente di qualcosa di notevole, eclatante, tipo "ma come! non conosci l'Ergates longevus del Canada settentrionale! che vive per otto anni allo stadio larvale e sverna per tre inverni consecutivi da adulto...". Non vorrei perdermi cose note a tutti gli specialisti, ma non a me. Tutto qui. :ok:

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Tommaso Lisa

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MessaggioInviato: 24/04/2020, 18:25 
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Nome: Tommaso Lisa
Mi do delle risposte, grazie all'aiuto dell'amico Enrico Ruzzier:
- Il ciclo di vita più lungo di un Cerambice pare essere quello della Eburia quadrigeminata (Say, 1826) del Nord America, fino a cinquanta anni.
- In merito alla longevità degli adulti, informazione più difficile da estrapolare, parrebbe non si vada oltre gli otto mesi di vita di una Batocera rufomaculata studiata da Beeson e Bhatia (1939). In allegato la fonte. Ovviamente computando solo lo sfarfallamento, senza tenere appunto conto dei mesi di ibernazione per gli svernanti, come i Rhagium.
Sapevatelo!


Life History and Population Dynamics of Cerambycids.pdf [1.56 MiB]
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MessaggioInviato: 24/04/2020, 21:47 
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Nome: Carlo Arrigo Casadio
Io qualche anno fa (7 o 8, non di più) raccolsi un maschio di Morimus asper sul muro di casa ad ottobre e lo tenni in terrario, nutrendolo con frutta, fino all'inverno successivo (quindi più di un anno). Presumo che fosse sfarfallato a primavera, quindi da adulto dovrebbe essere sopravvissuto per circa 18/20 mesi. Probabilmente in natura non avrebbe avuto altrettanta fortuna.

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Carlo Arrigo

"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti"
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MessaggioInviato: 24/04/2020, 21:54 
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Iscritto il: 08/11/2018, 0:02
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Nome: Tommaso Lisa
Grande Carlo!
Infatti proprio ora stavo guardando su Wikipedia il Morimus asper, e in Biologia riporta "in condizioni ottimali, può svernare ibernandosi, e superare i 400 giorni di vita (in cattività può raggiungere i 560)" e rimanda a "Monitoraggio di Morimus Asper su InNat...
Ottimo.

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MessaggioInviato: 24/04/2020, 22:08 
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Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
Giusto, dimenticavo il Morimus, molto longevo. Per quanto riguarda la vita da larva Polyarthron e Tragosoma sono tra quelli con vita molto lunga.

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MessaggioInviato: 28/04/2020, 10:05 
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Nome: Maurizio Gigli
Io so che in inverno sono stati trovati, sradicando alberi, dei Cerambyx (mi pare fosse il cerdo), svernanti nel terreno tra le grosse radici. E considerando che l'adulto sfarfalla in tarda primavera ...

Tommaso Lisa ha scritto:
Mi do delle risposte, grazie all'aiuto dell'amico Enrico Ruzzier:
- Il ciclo di vita più lungo di un Cerambice pare essere quello della Eburia quadrigeminata (Say, 1826) del Nord America, fino a cinquanta anni.

Queste segnalazioni di solito sono riferite ad esemplari in allevamento. A parte la possibilità di errori, c'è comunque da considerare che il ciclo di vita larvale in allevamento può allungarsi molto rispetto a quanto avviene in natura a causa delle diverse condizioni in cui si compie.

A me pure è successo qualcosa di simile. Ad esempio, una Acmaeodera che di solito impiega un anno a svilupparsi, mi è sfarfallata da un pezzo di leccio dopo 14 anni, e non ne erano mai uscite prima da quel prelievo.

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MessaggioInviato: 28/04/2020, 21:59 
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Julodis ha scritto:
Io so che in inverno sono stati trovati, sradicando alberi, dei Cerambyx (mi pare fosse il cerdo), svernanti nel terreno tra le grosse radici. E considerando che l'adulto sfarfalla in tarda primavera ...

I Cerambyx svernano come adulti in celletta, potrebbero essere esemplari sfarfallati in anticipo o "disturbati" da interventi di potatura/abbattimento degli alberi che li ospitano. A me è capitato diverse volte lavorando su vecchie querce.

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Nome: Marcello Benelli
Avrei citato anche io il morimus.
Allevo da anni e noto che la vita media è breve, al più due settimane. Nutrendoli qualcosa in più. LE specie che sfarfallano tardivamente vivono più a lungo e tendono a svernare, anche quelle che necessitano di maturazione gonadica. Ad es., ombrellando a ottobre in abetina raccolgo pogonocherus ovatus ed eugeniae. Quest'ultimo so per certo che nasce ora, ergo in media si possono ipotizzare vite di 3, 4 mesi. Ma non è escluso che qualche esemplare passi alla primavera successiva. Gli xylosteus spinolae ad es. li raccolgo come adulti a ottobre ma sfarfallano l'anno seguente, quindi 8 mesi di vita adulta e 2 anni da larva.
Tra i più longevi a livello larvale invece il discorso cambia: ho bestie che nascono tuttora da legna raccolta a Creta nel 2016 e non parlo di ex ovo. STromatium fulvum, hesperophanes, bestie da legno super secco ci mettono anche 6 anni a svilupparsi se non c'è umidità.
:hi:

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"S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo,
S'i fosse vento, lo tempesterei,
S'i fosse acqua, i' l'annegherei
s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).


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MessaggioInviato: 03/08/2020, 9:19 
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Nome: Marco Uliana
Entomarci ha scritto:
Ad es., ombrellando a ottobre in abetina raccolgo pogonocherus ovatus ed eugeniae. Quest'ultimo so per certo che nasce ora, ergo in media si possono ipotizzare vite di 3, 4 mesi. Ma non è escluso che qualche esemplare passi alla primavera successiva.

Dalle mie parti ho osservato più volte adulti di Pogonocherus hispidus svernanti sotto fasciature di cartone ondulato messe attorno ai tronchi.


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MessaggioInviato: 12/08/2020, 13:49 
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Messaggi: 924
Località: Osimo
Nome: Alberto Strocchi
Intervengo - un po' in ritardo, forse - ma vorrei esporre la mia esperienza. A volte vengo chiamato nelle scuole ad illustrare il mondo degli insetti ed è ovvio che, in stagioni fredde, reperire coleotteri non è proprio facilissimo. E siccome se si mostra qualcosa di "importante", la cosa fa più scena e stimola l'attenzione, specie nei più giovani (3-4-5 elementare ...) e io porto sempre qualcosa di "nostrano", raccoglievo il classico Cerambyx cerdo o il Cerambyx welwnsi. Bene: queste due specie tenute in capiente bacheca, con tronchi di quercia e alimentati a frutta, mi campavano tutta la stagione ... poi a fine agosto ... mi andavano in "letargo" ... ma se a Natale (per fare un esempio) mettevo della frutta profumata dolce (anche mele) ... uscivano dal letargo, mangiavano qualcosa e poi tornavano a nascondersi. Così potevo contare sulla loro "presenza" anche in periodi invernali! Per due anni andava bene ... poi soccombevano. Questa la mia esperienza, fatta - tra l'altro - anche con coleotteri scarabeidi Geotrupini (Geotrupes niger) e con scarabeidi Cetonini (Cetonischema speciosissima). Luogo di conservazione: garage non riscaldato.


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