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Maw89
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Inviato: 02/08/2010, 8:47 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Volevo porvi una domanda visto che mi sto rendendo sempre più spesso conto che non ho neppure più voglia di preparare esemplari di molte famiglie... è grave? Sto quasi pensando di "eliminare" queste famiglie dalla collezione, in quanto non ho nemmeno stimolo di studiarle... Secondo voi è una scelta sensata? Già avevo ridotto quasi tutte le famiglie a semplice rappresentativa di 2 esemplari per specie... voi cosa fareste? Grazie!
_________________ Nicola Dal Zotto
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Daniele Sechi
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Inviato: 02/08/2010, 11:06 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5473 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Nicola, sei libero di fare ciò che vuoi  Se non ti interessano alcune famiglie eliminare pure dalla collezione. Io non l'ho ancora fatto e seppur di alcune famiglie raccolgo pochi esemplari all'anno per lo scarso interesse che suscitano in me, non me la sento ancora di elimininarle del tutto dalla collezione. Ma tu agisci come credi e in funzione degli spazi che hai 
_________________  Daniele
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Falconyere
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Inviato: 02/08/2010, 12:17 |
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Iscritto il: 15/04/2010, 20:20 Messaggi: 275 Località: Villafranca Tirrena (ME)
Nome: Fabio Camino
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Posso raccontarti la mia esperienza in merito. La voglia di preparare tutti i coleotteri raccolti, penso di non averla mai avuta. Ho sempre dato la priorità e la mia attenzione alle famiglie di cui nutro interesse scientifico, anche se il dubbio amletico sulla validità del mio sistema ogni tanto salta fuori.
Sono arrivato ad un compromesso dopo tante riflessioni.......
Raccolgo TUTTO o quasi, ma trattengo solo quello che mi interessa (nel mio caso Chrysomelidae, Cleridae, Cerambycidae, Cetoniidae e qualche volta Buprestidae), il resto lo dono ai colleghi specialisti o lo uso per scambi di materiale per studio.
Così facendo resta comunque un tracciato di tutta la coleotterofauna da me raccolta, anche se in altre collezioni, magari specialistiche e quindi maggiormente valorizzate.
Ciao ciao
_________________ “Allorquando si ha la facilità di determinare esattamente una specie animale, vegetale o minerale, si prova un godimento morale che non può comprendere chi non è addentro a questi studii......"
Fabio Camino Sicilia
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Maurizio Bollino
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Inviato: 02/08/2010, 12:34 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Caro Nicola, premesso che l'impulso ad eliminare alcune famiglie è sintomo comune che, credo, molti di noi hanno accusato, ed è segno che stai trovando la "tua strada entomologica", il problema in sè è "cornuto" o, se preferisci, ha due faccie. Da una parte è giusto sacrificare alcune famiglie a vantaggio di altre, dedicando energie mentali ed economiche a ciò che più soddisfa la nostra curiosità, il gusto estetico, o il nostro senso scientifico, ma non credo sia saggio disfarsi di ciò che suscita meno interesse, SE E' MATERIALE GIA' ACQUISITO E PREPARATO. Questo è comunque materiale che fa parte della nostra storia entomologica personale: è un pò come se cancellassi le foto di alcuni periodi della tua vita solo perchè ora vivi in un'altra città. Diverso è stornare le tue energie future verso ciò che ti attira a svantaggio di gruppi o famiglie che non ti stimolano. In quel caso una strada è quella scelta da Fabio: raccoglie tutto a prescindere, e cede ciò che non vuol tenere per se. L'altra strada è quella di ignorare i gruppi che proprio non ti "attizzano", dedicando il tempo sul campo a quelli di tuo interesse. E' difficile dire quale sia la scelta migliore, legata soprattutto al proprio modo di essere e pensare. Diciamo che io ho fatto una scelta .... intermedia (da buon bilancino  ): raccolgo soprattutto quello che mi interessa, ma, se mi capita, imbusto o flacono anche il resto, pronto a riciclarlo come materiale di scambio per ottenere materiale che sia di mio interesse.
_________________ Maurizio Bollino
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Maw89
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Inviato: 02/08/2010, 13:37 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Grazie mille per gli interventi Sentendo le vostre opinioni ho ragionato un poco e credo mi comporterò cosi: il materiale delle famiglie che meno mi interessano, quasi tutto da preparare, lo imbusterò e destinerò agli interessati, mentre il materiale già preparato,per fortuna poco, visto che raccolgo da solo 2 anni, l'ho messo in 2 scatole e lo conserverò a memoria di quando preparavo tutto. Sul campo raccoglierò invece tutto e poi smisterò cedendolo a specialisti o interessati, in quanto vorrei che la fauna della mia zona fosse conosciuta il più possibile. Mi sento mooooolto più leggero ora che ho preso questa decisione! Grazie! 
_________________ Nicola Dal Zotto
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Falconyere
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Inviato: 02/08/2010, 13:51 |
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Iscritto il: 15/04/2010, 20:20 Messaggi: 275 Località: Villafranca Tirrena (ME)
Nome: Fabio Camino
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Maw89 ha scritto: Grazie mille per gli interventi Sentendo le vostre opinioni ho ragionato un poco e credo mi comporterò cosi: il materiale delle famiglie che meno mi interessano, quasi tutto da preparare, lo imbusterò e destinerò agli interessati, mentre il materiale già preparato,per fortuna poco, visto che raccolgo da solo 2 anni, l'ho messo in 2 scatole e lo conserverò a memoria di quando preparavo tutto. Sul campo raccoglierò invece tutto e poi smisterò cedendolo a specialisti o interessati, in quanto vorrei che la fauna della mia zona fosse conosciuta il più possibile. Mi sento mooooolto più leggero ora che ho preso questa decisione! Grazie!  Sono quasi certo, visto che mi succede puntualmente anche a me, che il dubbio "amletico" tornerà a bussare presto alla tua porta! Tu per non sbagliare, non aprirgli!!!! 
_________________ “Allorquando si ha la facilità di determinare esattamente una specie animale, vegetale o minerale, si prova un godimento morale che non può comprendere chi non è addentro a questi studii......"
Fabio Camino Sicilia
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Maurizio Bollino
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Inviato: 02/08/2010, 13:54 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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_________________ Maurizio Bollino
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Maw89
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Inviato: 02/08/2010, 14:05 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Maurizio Bollino ha scritto: Direi proprio che non poteva essere descritta meglio la sensazione che provo! Falconyere ha scritto: Sono quasi certo, visto che mi succede puntualmente anche a me, che il dubbio "amletico" tornerà a bussare presto alla tua porta! Tu per non sbagliare, non aprirgli!!!! Grazie del consiglio! Ho appena installato una serratura a doppia mandata, accesso consentito solo per Cerambycidae, Chrysomelidae e per 2 esemplari per specie di Scarabeidi, elateridae e buprestidae !!!! tutto il resto...resta fuori dalla collezione:)
_________________ Nicola Dal Zotto
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Isotomus
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Inviato: 02/08/2010, 15:21 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Scusate, ma, come spesso mi accade, non sono del tutto daccordo. So per esperienza che raccogliere tutto, ma proprio (quasi) tutto, comporta "perdite di tempo" e problemi in tutte le fasi: raccolta, conservazione durante i viaggi, preparazione, smistamento. Tuttavia, se sono in Iran o nel Kurdistan turco come quest'anno, o in Turchia o in Algeria come negli anni dal1980 al 1990, non posso non raccogliere di tutto perché so bene che fra quello che raccolgo ci sono cose che serviranno agli amici specialisti di altri gruppi animali (negli anni '80 raccoglievo anche ragni, pseudoscorpioni, scolopendre, zecche, ecc.) che in tali regioni non possono o non vogliono andare per problemi di vario genere. Non per niente ci sono oltre 20 specie di famiglie (o addirittura di ordini) diversi dai Cerambycidae che mi sono state dedicate, per non parlare dei generi nuovi da me scoperti. Quindi continuerò a raccogliere Carabidi, Crisomelidi, Alleculidi, Meloidi, Cleridi, Diversicornia, ma anche Emitteri e Ortotteri, quest'anno anche Dermatteri, Crisope e Mosche scorpione, fra l'altro. Il problema è trovare qualcuno a cui queste cose interessino. Certamente è inutile raccogliere animali per poi gettarli perché non c'é uno specialista a cui interessino. Diverso è il discorso se si caccia prevalentemente in zone (in Italia o in Europa) battute da generazioni di Entomologi. Salvo poi, come è stato dimostrato a più riprese, effettuare, casualmente, reperti di grande interesse anche in regioni (anche in Italia) apparentemente ben conosciute. 
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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Maurizio Bollino
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Inviato: 02/08/2010, 15:33 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Isotomus ha scritto: Scusate, ma, come spesso mi accade, non sono del tutto daccordo. So per esperienza che raccogliere tutto, ma proprio (quasi) tutto, comporta "perdite di tempo" e problemi in tutte le fasi: raccolta, conservazione durante i viaggi, preparazione, smistamento. Tuttavia, se sono in Iran o nel Kurdistan turco come quest'anno, o in Turchia o in Algeria come negli anni dal1980 al 1990, non posso non raccogliere di tutto perché so bene che fra quello che raccolgo ci sono cose che serviranno agli amici specialisti di altri gruppi animali (negli anni '80 raccoglievo anche ragni, pseudoscorpioni, scolopendre, zecche, ecc.) che in tali regioni non possono o non vogliono andare per problemi di vario genere. Non per niente ci sono oltre 20 specie di famiglie (o addirittura di ordini) diversi dai Cerambycidae che mi sono state dedicate, per non parlare dei generi nuovi da me scoperti. Quindi continuerò a raccogliere Carabidi, Crisomelidi, Alleculidi, Meloidi, Cleridi, Diversicornia, ma anche Emitteri e Ortotteri, quest'anno anche Dermatteri, Crisope e Mosche scorpione, fra l'altro. Il problema è trovare qualcuno a cui queste cose interessino. Certamente è inutile raccogliere animali per poi gettarli perché non c'é uno specialista a cui interessino. Diverso è il discorso se si caccia prevalentemente in zone (in Italia o in Europa) battute da generazioni di Entomologi. Salvo poi, come è stato dimostrato a più riprese, effettuare, casualmente, reperti di grande interesse anche in regioni (anche in Italia) apparentemente ben conosciute.  Caro Gianfranco, nulla da obiettare al tuo discorso, ma attore e contesto sono diversi. Una cosa è Gianfranco Sama, con 40 anni di esperienza entomologica alle spalle, che va a caccia in Iran o Turchia, ed altra cosa è un ragazzo che da due anni, e con poca esperienza (spero non me ne voglia Nicola), cerca di ottimizzare le proprie raccolte locali. Nessuno gli ha detto peraltro di abbandonare totalmente la caccia dei gruppi che non gli piacciono, ma devi ammettere che, prima di decidere di catturare ANCHE Alleculidi, Meloidi, Emitteri, Ortotteri, Dermatteri, Crisope e Mosche scorpione, sarà bene che si concentri a fare esperienza sui gruppi a lui preferiti. L'alternativa potrebbe (condizionale obbligatorio) essere solo una enorme confusione mentale, o alzare tanta polvere senza concludere nulla.
_________________ Maurizio Bollino
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Falconyere
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Inviato: 02/08/2010, 15:42 |
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Iscritto il: 15/04/2010, 20:20 Messaggi: 275 Località: Villafranca Tirrena (ME)
Nome: Fabio Camino
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Isotomus ha scritto: Scusate, ma, come spesso mi accade, non sono del tutto daccordo. So per esperienza che raccogliere tutto, ma proprio (quasi) tutto, comporta "perdite di tempo" e problemi in tutte le fasi: raccolta, conservazione durante i viaggi, preparazione, smistamento. Tuttavia, se sono in Iran o nel Kurdistan turco come quest'anno, o in Turchia o in Algeria come negli anni dal1980 al 1990, non posso non raccogliere di tutto perché so bene che fra quello che raccolgo ci sono cose che serviranno agli amici specialisti di altri gruppi animali (negli anni '80 raccoglievo anche ragni, pseudoscorpioni, scolopendre, zecche, ecc.) che in tali regioni non possono o non vogliono andare per problemi di vario genere. Non per niente ci sono oltre 20 specie di famiglie (o addirittura di ordini) diversi dai Cerambycidae che mi sono state dedicate, per non parlare dei generi nuovi da me scoperti. Quindi continuerò a raccogliere Carabidi, Crisomelidi, Alleculidi, Meloidi, Cleridi, Diversicornia, ma anche Emitteri e Ortotteri, quest'anno anche Dermatteri, Crisope e Mosche scorpione, fra l'altro. Il problema è trovare qualcuno a cui queste cose interessino. Certamente è inutile raccogliere animali per poi gettarli perché non c'é uno specialista a cui interessino. Diverso è il discorso se si caccia prevalentemente in zone (in Italia o in Europa) battute da generazioni di Entomologi. Salvo poi, come è stato dimostrato a più riprese, effettuare, casualmente, reperti di grande interesse anche in regioni (anche in Italia) apparentemente ben conosciute.  Falconyere ha scritto: Raccolgo TUTTO o quasi, ma trattengo solo quello che mi interessa (nel mio caso Chrysomelidae, Cleridae, Cerambycidae, Cetoniidae e qualche volta Buprestidae), il resto lo dono ai colleghi specialisti o lo uso per scambi di materiale per studio. Ciao Gianfranco, sbaglio o la pensiamo allo stesso modo?  Su cosa non sei daccordo? 
_________________ “Allorquando si ha la facilità di determinare esattamente una specie animale, vegetale o minerale, si prova un godimento morale che non può comprendere chi non è addentro a questi studii......"
Fabio Camino Sicilia
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Maw89
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Inviato: 02/08/2010, 16:13 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Maurizio Bollino ha scritto: è un ragazzo che da due anni, e con poca esperienza (spero non me ne voglia Nicola), cerca di ottimizzare le proprie raccolte locali. Ma figurati, sono il primo a dire che sono inesperto e alle prime armi:)
_________________ Nicola Dal Zotto
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Mr. Anthaxia
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Inviato: 02/08/2010, 16:57 |
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Io credo che quando ci si avvicina ad un qualsiasi argomento, questo argomento, se lo si vuole affrontare, deve essere “capito”. Nel nostro caso capire verso cosa si è più portati, significa andare in giro a raccogliere materiale da studiare e comunque “collezionare” (senza una buona collezione di base e di riferimento non si approda a nulla). Capire verso quale famiglia di artropodi si è più portati è questione di tempo e di pratica, ma bisogna tenere presente che comunque è anche una questione di gusti, ed i gusti cambiano, con il tempo, con l’età, con la logistica della nostra situazione famigliare e lavorativa ecc. Quindi secondo me, è giusto avere preferenze ed antipatie e quindi prediligere alcuni gruppi, ma senza tuttavia perdere l’occasione di fare ritrovamenti importanti nell’ambito di altri gruppi, volendo anche catture casuali, ma che potremmo non avere più occasione di fare, e che potrebbero comunque ricadere nella nostra sfera di interesse, in un prossimo futuro. Il fatto è che bisogna vedere quanta voglia ha uno di “sacrificarsi”, perché alla fine, anche se comincia come passione ed hobby, l’impegno probabilmente sarà sempre maggiore e diventerà pesante come un lavoro, ed il lavoro è fatica; Gianfranco ed io, ed altri come noi, lo sappiamo bene. Certo se uno affronta la cosa come una passeggiata di salute va bene comunque, ma non pensate di poter avere poi la soddisfazione che si prova quando una cosa la si capisce a tavolino, e la si conferma sul campo; sto parlando di evoluzione mentale, di capire l’insieme delle cose, di capire l’ambiente, qualsiasi ambiente. L’ambiente non si capisce selezionando a priori quello che ci piace di più o di meno come al supermercato, ma si capisce osservando l’insieme, e nell’ambiente tutto è strettamente collegato. Dopo tanti anni di raccolta nei più diversi ambienti ci si ritrova, a volte all’improvviso, a capire dove volgere lo sguardo quando si è in un bosco, in un prato di montagna, nel deserto. Sempre con Gianfranco, per esempio, ci siamo ritrovati ancora una volta, a fare 8000 km in tre settimane, su e giù per montagne e deserti dell’Iran. Sveglia alle 6:30, colazione rapida (quando si può) e via in macchina a cercare posti buoni, sino a sera e quasi sempre senza pranzare per non perdere tempo e concentrazione. Poi in albergo, dopo aver passato la giornata sotto il sole a cacciare, camminare ed arrampicarsi, rivoltare pietre, e soprattutto a segare legno da portare via, arrivi stanco morto, e che fai? ti riposi? macchè! subito a svuotare provette, smistare insetti, insaccare e cartellinare il legno (che a volte poi va riguardato tutte le sante sere perché le bestie sfarfallano durante il viaggio e se non le togli di mezzo si schiacciano...), insomma a parte la pausa per la cena, si va avanti sino a mezzanotte o l’una, e poi... si ricomincia. E’ un lavoro pesante, però che soddisfazione se le bestie te le sudi, le scovi, le trovi…. ed è per questo che quando noi partiamo, voi tutti aspettate con ansia che torniamo con le cose mitiche. Ma le cose mitiche non stanno li ad aspettare… a volte spariscono, temporaneamente o definitivamente. Quando si ha occasione di andare in posti difficili o lontani non ci si può moralmente “tirare indietro”. Non tutti hanno la fortuna di viaggiare in “ certi posti” e chi ce l’ha non dovrebbe tirarsi indietro. Ma se non hai l’esperienza non combini nulla. Conosco gente che si è trovata in posti fantastici ma non ha preso che banalità. Quando gli si domanda che cosa ha preso ti risponde: Mah! non c’era molto… Poi vai lì e scopri specie rare e specie nuove… Quindi se non si comincia bene, è meglio pensare a qualche altro tipo di hobby.. Carpe Diem.
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Isotomus
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Inviato: 02/08/2010, 17:08 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Caro Fabio, non era rivolto a te, ma a quello che ha scritto Nicola.
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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Maurizio Bollino
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Inviato: 02/08/2010, 17:14 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Mr. Anthaxia ha scritto: Io credo che quando ci si avvicina ad un qualsiasi argomento, questo argomento, se lo si vuole affrontare, deve essere “capito”. Nel nostro caso capire verso cosa si è più portati, significa andare in giro a raccogliere materiale da studiare e comunque “collezionare” (senza una buona collezione di base e di riferimento non si approda a nulla). Capire verso quale famiglia di artropodi si è più portati è questione di tempo e di pratica, ma bisogna tenere presente che comunque è anche una questione di gusti, ed i gusti cambiano, con il tempo, con l’età, con la logistica della nostra situazione famigliare e lavorativa ecc. Quindi secondo me, è giusto avere preferenze ed antipatie e quindi prediligere alcuni gruppi, ma senza tuttavia perdere l’occasione di fare ritrovamenti importanti nell’ambito di altri gruppi, volendo anche catture casuali, ma che potremmo non avere più occasione di fare, e che potrebbero comunque ricadere nella nostra sfera di interesse, in un prossimo futuro. Il fatto è che bisogna vedere quanta voglia ha uno di “sacrificarsi”, perché alla fine, anche se comincia come passione ed hobby, l’impegno probabilmente sarà sempre maggiore e diventerà pesante come un lavoro, ed il lavoro è fatica; Gianfranco ed io, ed altri come noi, lo sappiamo bene. Certo se uno affronta la cosa come una passeggiata di salute va bene comunque, ma non pensate di poter avere poi la soddisfazione che si prova quando una cosa la si capisce a tavolino, e la si conferma sul campo; sto parlando di evoluzione mentale, di capire l’insieme delle cose, di capire l’ambiente, qualsiasi ambiente. L’ambiente non si capisce selezionando a priori quello che ci piace di più o di meno come al supermercato, ma si capisce osservando l’insieme, e nell’ambiente tutto è strettamente collegato. Dopo tanti anni di raccolta nei più diversi ambienti ci si ritrova, a volte all’improvviso, a capire dove volgere lo sguardo quando si è in un bosco, in un prato di montagna, nel deserto. Sempre con Gianfranco, per esempio, ci siamo ritrovati ancora una volta, a fare 8000 km in tre settimane, su e giù per montagne e deserti dell’Iran. Sveglia alle 6:30, colazione rapida (quando si può) e via in macchina a cercare posti buoni, sino a sera e quasi sempre senza pranzare per non perdere tempo e concentrazione. Poi in albergo, dopo aver passato la giornata sotto il sole a cacciare, camminare ed arrampicarsi, rivoltare pietre, e soprattutto a segare legno da portare via, arrivi stanco morto, e che fai? ti riposi? macchè! subito a svuotare provette, smistare insetti, insaccare e cartellinare il legno (che a volte poi va riguardato tutte le sante sere perché le bestie sfarfallano durante il viaggio e se non le togli di mezzo si schiacciano...), insomma a parte la pausa per la cena, si va avanti sino a mezzanotte o l’una, e poi... si ricomincia. E’ un lavoro pesante, però, che soddisfazione! Se le bestie te le sudi, le scovi, le trovi…. ed è per questo che quando noi partiamo, voi tutti aspettate con ansia che torniamo con le cose mitiche. Ma le cose mitiche non stanno li ad aspettare… a volte spariscono, temporaneamente o definitivamente. Quando si ha occasione di andare in posti difficili o lontani non ci si può moralmente “tirare indietro”. Non tutti hanno la fortuna di viaggiare in “ certi posti” e chi ce l’ha non dovrebbe tirarsi indietro. Ma se non hai l’esperienza non combini nulla. Conosco gente che si è trovata in posti fantastici ma non ha preso che banalità. Quando gli si domanda che cosa ha preso ti risponde: Mah! non c’era molto… Poi vai lì e scopri specie rare e specie nuove… Quindi se non si comincia bene, e meglio pensare a qualche altro tipo di hobby.. Carpe Diem. A parte un offtopic per una mozione d'ordine del tipo: Mr. Anthaxia for President!!! il mio Maurizio Bollino ha scritto: L'alternativa potrebbe (condizionale obbligatorio) essere solo una enorme confusione mentale, o alzare tanta polvere senza concludere nulla. era dettato da considerazioni personali molto simili a quelle di Daniele, ma applicate ad un giovane che si è avvicinato da poco al nostro piccolo, meraviglioso mondo. Lasciamo che maturi le sue scelte senza suggerirgli un'ottica generalista che, mi ripeterò fino alla noia, può essere adottata da chi ha già molta esperienza. Per usare una metafora (mi piace utilizzarle per esemplificare ciò che penso): lasciamo che impari a guidare bene l'auto, concentrandosi sul volante e sulla strada. Quando sarà bravo come Schumacher, gli suggeriremo anche di godersi il panorama.
_________________ Maurizio Bollino
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