Forum Entomologi Italiani

Ho notato che questa specie non c'era ancora, quindi provvedo io ad inserirla nel Forum:

Il più grande Hydrophilidae, e coleottero acquatico in generale, d'Italia, e credo della regione Paleartica intera.

Lazio, Roma, Maccarese, 9.II.1985, M. Gigli legit
46 mm entrambi
Il maschio si riconosce dalle espansioni laminari sui tarsi anteriori.





Nota sul ritrovamento: trovati in una pozza semipermanente di circa 2 x 2 m per 20 cm di profondità, nella zona retrodunale tra Maccarese e Fregene.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Mi sono innamorato di questa specie quando l'ho vista da Marco Paglialunga!!!!

Devo assolutamente incontrarlo!!! Qualcuno sa se c'è di preciso dalle mie parti?

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Giacomo

Molti anni fa era comune nella mia zona, anche in città. Sono parecchi anni che non ne vedo più

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Silvano

Credo sia in fortissima rarefazione, come e più degli altri acquatici.
In questo caso particolare si sommano due fattori negativi:
1 - Le raccolte d'acqua adatte sono sempre più scarse. Infatti in parte scompaiono perchè drenate, interrate o per la riduzione della piovosità e l'aumento delle temperature (a parte quest'anno), in parte sono soggette a fattori di inquinamento, sia chimico sia organico. E questo è un fattore critico un po' per tutti gli insetti acquatici, anche perchè trovano i loro ambienti ideali dove non ci sono pesci (pozze temporanee, piccoli stagni isolati, ecc.) o dove comunque possono trovare riparo da essi
2 - Questa specie, come del resto altre, si sposta in volo di notte e mostra fototropismo positivo, quindi spesso viene attirata dalle luci artificiali. Considerando il diffusissimo inquinamento luminoso, molti esemplari vengono dirottati verso queste fonti luminose, col risultato di fare quasi sempre una brutta fine (chissà quanti ne sono stati schiacciati, scambiati per grossi scarafaggi).
Anche io non ne vedo più da tantissimi anni, anche se devo ammettere che non li ho più cercati.

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Maurizio Gigli
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Ci sono.....ci sono anche dalle tue parti Giacomo anche se come detto molto bene Maurizio sono diventati molto più rari, mentre per quanto riguarda la Lomellina......terra di risaie ed aironi ove risiedo è specie ancora molto abbondante.

Da noi la si rinviene nei fossi con acqua ferma- nelle campagne- ove vi sia la presenza di piante idrofite, bisogna lavorare molto con il retino da acquatici ma si riescono a catturare.

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Danilo

Immagino che sia una specie di paradiso per gli acquatici! Qui da noi, invece, la vita per loro è piuttosto dura, escluse poche aree superstiti. E pensare che una volta mezzo Lazio era una palude! (un secolo fa)

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Maurizio Gigli
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Anch'io è tanto che non vado a pesca di coleotteri; una volta ne trovavo parecchi. Se ad Ancona c'è sia il Dytiscus che il Cybister immagino che ci sia anche lui.
Ricordo che in acquario erano ghiotti di Spirogira. Con quei fili penzoloni dalla bocca sembravano lamantini.
luigi

Ma ora quindi è Hydrous e non Hydrophilus???

Bé Roberto, non è proprio dall'altro ieri...Sicuramente quando ha cambiato nome non eri ancora nato (magari ti è sfuggito proprio per questo motivo? ).

Ciao
Piero

allego mappe di CKmap2004 e Fauna Europaea
Perr confrontare la distribuzione con il H. pistaceus viewtopic.php?f=11&t=18722&p=106090#p106090

segnalo solo che, come detto anche qui, è tornato a chiamarsi Hydrophilus, mentre il vecchio Hydrophilus caraboides adesso è un'Hydrochara

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maurizio