Caro Roberto,
in questo caso, malgrado l'esemplare sia stato raccolto nella tua isola, possiamo dire che...gioco in casa

A questo maschio è legato un bellissimo ricordo sui luoghi in cui per la prima volta l'osservai e lo raccolsi nella tua isola.
Nell'estate del 1999 mi trovavo in vacanza con la famiglia a “Canneddi”, bellissima località costiera nel territorio di Trinità d’Agultu, in provincia di Sassari.
Proprio qui ebbi modo di osservarne per ore il volo radente di più di un esemplare.
Ne raccolsi diversi esemplari e lo riconobbi subito: erano
Smicromyrme agusii, un bell'endemismo sardo corso descritto nel 1884 da Achille Costa sul solo sesso maschile.
Il giorno prima, nella stessa località dove volavano i maschi, avevo raccolto numerose femmine di un altro bell'endemismo delle due isole, noto nel solo sesso femminile, la
Smicromyrme perisii (Sichel & Radoszkowski, 1870), inconfondibile specie che
ben conosci anche tu.
Era lecito supporre che le due specie potessero essere i sessi opposti di un'unica specie, ma fra il sostenere e il dimostrare c'era di mezzo...l'osservare un accoppiamento e raccogliere i due "amanti" proprio in quel momento.
Ero fortunatamente ai primi giorni di vacanza ed alloggiavo, guarda caso, in un villaggio turistico distante poce centinaia di metri dal luogo di osservazione, villaggio che casualmente (

) avevo proposto a mia moglie quell'anno per le vacanze in Sardegna (odio i villaggi turistici, ma in questo caso avevo fatto un'eccezione: mi ero reso conto già da casa che lo avevano costruito in un luogo magnifico per le mie mutille

).
Così ogni pomeriggio mi recavo sul posto e passavo un paio d'ore a osservare le diverse specie di mutillidi che vivevano in quell'area (peraltro molto ristretta).
La mia pazienza fu premiata e così, alla quarta o quinta volta che mi recavo in zona e seguivo, una da una, le femmine di
S. perisii nel loro muoversi incessante, un maschio, arrivato in volo, si posò poco distante da una di loro. Non era ancora sufficiente, dovevo avere ancora pazienza e aspettare che accadesse..., a rischio ovviamente di vederlo volare via: ma dovevo essere certo di non sbagliarmi.
Poi tutto avvenne in pochi secondi che ancora oggi ogni tanto rivivo: il maschio che dalle "avances" passava ai fatti e io che mi gettavo a pesce sui due malcapitati per imprigionarli fra le mie mani (non mi fidavo del retino, il terreno era troppo irregolare e il maschio avrebbe potuto fuggire via dai bordi). Non so come, ma riuscii nella folle impresa di raccoglierli con la mano: era fatta
Questa raccolta mi permise di stabilire la sinonimia di
S. agusii (Costa, 1884) con
S. perisii (Sichel & Radoszkowski, 1870).
I caratteri che permettono di riconoscere agevolmente questo maschio li trovi nell'articolo che in seguito pubblicai sul Bollettino SEI, articolo che qui ti allego.