Cerco di rimettere un po' d'ordine, dopo il cas.., ovvero, dopo la confusione che ho creato a proposito di
questo smicromirmino, di cui arriveremo all'identità, e che nulla ha a che vedere con la
Physetopoda trioma, come da me, in un primo momento, erroneamente ipotizzato.
Vi mostro qui la
vera Physetopoda trioma, specie davvero inconfondibile tranne forse che ad una certa ora della sera, quando la mente si annebbia (come è successo a me (

)).
Ho scelto, fra i numerosi esemplari della mia raccolta, questo che vi mostro, raccolto da un certo P. Leo (qualcuno lo conosce?

) a Pabillonis (Medio Campidano): loc. Is Arenas, il 15.VI.1989.
Le dimensioni di questo esemplare sono di circa 7 mm.
Fra i caratteri più evidenti, che rendono questa specie immediatamente riconoscibile, ricordo la macchia di pubescenza aderente argentea molto densa, presente sul vertice ed estesa fino al margine interno degli occhi con il tegumento sottostante di colore rosso; il margine anteriore del mesosoma con un'ampia fascia di pubescenza nera; l'unguicolo scutellare molto evidente, largo e trasversale, fortemente rilevato a squama in tutta la sua larghezza e ombreggiato lungo l'orlo superiore. Sul secondo tergite sono presenti tre macchie ben marcate di pubescenza argentea.
Physetopoda trioma (Invrea, 1955), è un endemismo sardo-corso per il quale è ancora a tutt'oggi ignota l'identità del maschio, probabilmente da ricercare fra le specie già note dell'isola per il solo sesso maschile.