Forum Entomologi Italiani

Oggi, durante una passeggiata sull'argine del Tesina, ho visto correre sulla terra un insetto che prima ho preso per una formica, poi per un piccolo mutillide, poi boh. A quel punto l'ho raccolto.
mm 4.5
E' un po' sghembo, non l'ho ancora preparato.

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Silvano

Visione ventrale:

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Silvano

Ciao.
Mutillidae Myrmosinae.

Ciao
Piero

E' arrivato prima Piero...

Penso sia una femmina di quegli imenotteri che una volta si chiamavano Myrmosidae e adesso sono, se non sbaglio, una sottofamiglia di Mutillidae. Aspettiamo Marcello o qualche altro esperto...!
Ciao
Maurizio

Grazie Piero e Maurizio. Alla mia tenera età credo sia il primo che vedo (e raccolgo).
Punge? (non avendo nè aspiratore nè pinzetta l'ho preso tra le dita e tenuto mentre con l'altra mano cercavo nelle tasche una provetta. Poichè avevo visto che aveva un aspetto da mutilla, mi attendevo una puntura che non è arrivata).
C'è modo di arrivare al genere o alla specie?

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Silvano

Mi pare molto simile alla Myrmosa atra, almeno a giudicare dalle foto sul Forum. (in cui sono presenti solo tre specie di altrettanti generi)

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Esatto
Si tratta proprio di una femmina di Myrmosa atra Panzer, 1801, ♀ - Mutillidae Myrmosinae.
Una specie presente in quasi tutta la nostra penisola e ampiamente distribuita in tutta Europa e nell'Asia centrale.
Le femmine presentano una certa variabilità nel colore dei segmenti addominali: in questo esemplare, per esempio, sono rossicci anche gli ultimi segmenti, che nelle altre due femmine presenti sul forum si presentano neri.
Viene riportata da Invrea, nella Fauna d'Italia (1965) come Myrmosa melanocephala (Fabricius, 1793).
Un buon disegno a colori della femmina si trova in André (1899-1903) "Species des hyménoptères d'Europe & d'Algérie.": Tavola VI, fig. 1.
Il maschio, alato e col tegumento totalmente nero, si può ammirare sul forum attraverso il magnifico disegno di Lea Grandi Fioresi.
Per quanto riguarda la puntura, sono bestiole così piccole che il loro aculeo riesce solo di rado a perforare la nostra pelle, almeno di non essere così sfortunati da essere punti sotto le unghie: ma sono casi assai rari e comunque si tratta di un dolore intenso, ma brevissimo!

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Marcello Romano