Confermo, con i limiti che l'osservazione di una foto consente, la tua determinazione.

Il gruppo "rufipes", a livello paleartico, costituisce un complesso specifico che abbraccia un insieme di elementi più numeroso di quello che fino a poco tempo fa si sospettava, ancora poco conosciuto e di sistemazione complessa, poiché risulta spesso difficile accertare il tipo di affinità che avvicinano o separano fra loro le sue differenti forme.
Il carattere che meglio definisce il gruppo risiede nella struttura dell' armatura genitale in quanto gli altri caratteri morfologici esterni non sempre sono presenti in ciascuna delle specie che lo compongono, almeno nella loro totalità.
Per quanto concerne la fauna italiana, l'unica specie con la quale S. rufipes può essere confusa è S. ruficollis.
Nel tuo esemplare le dimensioni degli ocelli (più piccoli rispetto a quelli di S. ruficollis), la forma del capo più esteso dietro gli occhi e il propodeo nero costituiscono tutti caratteri che portano a S. rufipes.
Abbi cura di preparare tutti i maschi con le mandibole ben aperte, per osservarne bene la forma e in particolare l'apice e anche per rendere ben visibile il clipeo, la cui morfologia è sempre di fondamentale importanza nella distinzione delle specie (anche in questo caso, per la distinzione di S. rufipes da S. ruficollis)
Se hai estratto questo esemplare (in ogni caso fallo sempre d'ora in poi perché è una struttura di estrema importanza diagnostica), prova a confrontarlo con questa mia foto, che raffigura la capsula genitale di S. rufipes in visione dorsale e laterale.