Questione spinosissima, soprattutto in Sicilia dove c'è un vero miscuglio di popolazioni, mentre altrove le due specie sono più differenziate. In linea generale è vero, la
catalaunensis è molto più contrastata con sagitte nere nel campo distale delle ali anteriori; inoltre il suo colore di fondo è in genere con alternanza di aree chiare, color sabbia o grigio chiari o addirittura biancastre, e scure, mentre quello di
puta è più marroncino omogeneo, quasi pastoso. Un piccolo aiuto lo danno in genere anche le posteriori, più candide in
catalaunensis e di solito con la linea terminale scura spezzata in tanti piccoli segmenti scuri dalle nervature, mentre in
puta questa è più continua, come una sottile orlatura beige dell'ala. La macchia claviforme può essere effettivamente meno espressa in
puta, ma comunque può esserci. Tutto questo comunque nei maschi; per quanto riguarda le femmine quelle di
puta sono tipicamente più scure di quelle di catalaunensis. Ricordo comunque che identificare singoli esemplari è sempre difficile e che si ragiona meglio con serie lunghe dello stesso posto. L'ecologia può anche rappresentare un indizio, in quanto
A. catalaunensis è più xerotermofila. Ad esempio nel Lazio
catalaunensis è esclusivamente litoranea e già a pochi chilometri dalla costa è sostituita da
puta. Naturalmente quanto più si va a sud tanto più
catalaunensis sale in quota e si infila nell'entroterra (ne ho viste di certe della Calabria raccolte a 1000 m), mescolandosi con
puta in un groviglio di popolazioni. In Sicilia poi si raggiunge il massimo perché si aggiungono delle forme, forse di "
puta", dal pattern contrastato che ancora oggi non so dire cosa siano e credo che saranno risolvibili solo con un'analisi genetica approfondita.
I tuoi esemplari direi che siano correttamente determinati, anche se l'ala anteriore della tua
catalaunensis potrebbe essere ancora meglio marcata (ma la posteriore come vedi è ok!), ma ripeto che è meglio ragionare su serie adeguate, soprattutto in Sicilia...
