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Aracnidi - Amblipigidi



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 05/04/2010, 14:48 
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57
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Nome: Roberto Rattu
Julodis ha scritto:
Hemerobius ha scritto:
Stranamente su FaunEur sono segnalati sia Amblipigi che Uropigi senza però specie (si fermano alle famiglie).
Comincio a sospettare però che qualcuno abbia raccolto qualcosa ... :ok:


Roberto :to:

Purtroppo no, però "qualcuno" ha visto qualcosa!


Questo post è ricco di misteri :gh: !!


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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 12/04/2010, 0:14 
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Iscritto il: 08/02/2010, 19:11
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Nome: Carlo L.
Cita:
I maschi lasciano spermatozoi sul terreno e nel periodo riproduttivo conducono la femmina con i pedipalpi verso di loro in modo che si fecondano.


Non è precisamente cosi. Come gli scorpioni questi animali attuano una danza di corteggiamento (una sorta di balletto in cui i due esemplari si toccano e stimolano) durante la quale il maschio depone una spermatofora sulla superficie in cui si trovano (roccia, corteccia etc...) Questa dalla forma peculiare ha il compito di contenere lo sperma e posizionarlo sollevato dal substrato. A questo punto il maschio direziona la femmina in modo che possa posizionarsi sopra la spermatofora. Attraverso l'apertuna genitale della femmina lo sperma verrà assorbito.

Per quanto ne so io non sono segnalate specie europee ma come è stato detto niente è impossibile. Alcune famiglie o generi presenti nell'area mediterranea africana infatti sono riscontrabili anche nella penisola iberica e nelle isole mediterranee, e viceversa. Di certo sarebbe molto curioso (per non dire pazzesco) che un animale talmente vistoso nella morfologia e di dimensioni importanti non sia mai stato individuato in europa.
Sono animali che io reputo molto interessanti benche molto schivi, apatici e in definitiva dal comportamento molto simile anche tra famiglie diverse.

Il testo di riferimento per questi aracnidi è "Whip Spiders (Chelicerata: Amblypygi) - Peter Weygoldt - 2000"

Se avete domande sono a disposizione nei limiti delle mie capacità :D

:birra:

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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 12/04/2010, 20:51 
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Iscritto il: 05/07/2009, 12:23
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Nome: Vittorio Risoldi
perche' hanno il carapace cosi' resistente ? deduco che si dovra' difendere da predatori molto grandi,...quali ?

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Ciao
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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 12/04/2010, 21:38 
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Iscritto il: 08/02/2010, 19:11
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Nome: Carlo L.
Non so risponderti con precisione, visto che essendo sparsi per tutto il globo, a seconda dei casi, saranno predati da diversi animali, mammiferi insettivori come rettili, se non uccelli.
Non posso però affermare che questi animali abbiano una corazza eccezionalmente coriacea! Nella mia esperienza infatti non ho notato differenze eclatanti con gli altri ordini. Sia gli Scorpiones (che tra tutti gli aracnidi sono i piu corazzati ) che i Thelyphonida, nonche molti ragni di taglia paragonabile agli Amblypygi ( penso alle famiglie di migalomorfi piu massicce su cui non mi dilungo..oppure i piu primitivi Mesothelae) presentano un esoscheletro veramente duro e sclerificato. Secondo me quindi la questione "esoscheletro particolarmente sviluppato" è un discorso che riguarda tutti gli aracnidi invece che soltanto alcuni ordini.

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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 12/04/2010, 23:05 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Credo anche io che la robustezza dell'esoscheletro sia una caratteristica ancestrale, ereditata dai lontani antenati, come gli Euripteridi, e tramandata a molti degli aracnidi moderni, anche se in diversi gruppi, per svariati motivi, tende ad alleggerirsi. Anche se indubbiamente utile come protezione dai predatori, potrebbe però trovare una ragione anche nella capacità di resistere alla disidratazione, alle radiazioni solari o ad altri fattori ambientali.

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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 13/05/2010, 20:59 
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Iscritto il: 01/11/2009, 9:30
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Località: Brescia-Milano-Pavia
Nome: Arturo Bonometti
Carissimo collega ... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Dunque, vedo che le perplessità sono molte su questo interessantissimo ordine di Arachnida ma cercherò di andare con un poco di ordine. Innanzitutto consiglio vivamente a tutti gli interessati un libro del più grande conoscitore vivente in materia: Peter Weygoldt "Whip spiders, Their Biology, Morphology and Systematics" Apollo Books 2000 (pag. 163). So bene che è "datato" per un libro di entomologia e peraltro costicchia anche parecchio (€ 60,00) ma garantisco che ne vale assolutamente la pena.

Gli Amblypygi sono aracnidi per lo più tropicali e subtropicali dalla filogenesi ancora poco chiara (e tanto meno la sistematica ovviamente). Per alcuni autori (Weygoldt & Paulus 1979) sono legati agli Araneidi (sister-group) nella sezione (sottordine) Labellata, mentre per altri (Shultz 1990) sono più prossimi agli Uropygi e raggruppabili assieme a questi nel sottordine Pedipalpi. [N.B. il livello dei taxa in questa sede è da prendersi con le pinze perchè continuano ad essere modificate le gerarchie]
Se la sistematica è incerta è però chiara perlomeno l'origine: all'incirca nel carbonifero (come
tutte le altre viscide bestie che noialtri studiamo). Infatti si conoscono reperti paleotologici di un genere (Graeophonus) praticamente identico nella morfologia agli Amblypygi odierni (in particolar modo al genere Paracharon). Da questo si evince che non sono aracnidi molto evoluti e per questo c'è stata poca speciazione.

I 17 generi (divisi in 4 famiglie: Charinidae, Charontidae, Phrynidae e Phrynichidae) e le circa 140 specie sono diffusi principalmente in Africa (Paracharon, Xerophrynus, Phrynichodamon, Damon, Musicodamon, Phrynichus, Euphrynichus) ed in Asia (Sarax, Cratageus, Charon, Styophrynus). Per quanto riguarda l'Europa ( oooohhhhh :shock: ) l'unico paese che ospita di questi aracnidi è la Grecia, con Charinus ioanniticus, specie tra le più piccole, sulle isole Rhòdos e Kòs.

La morfologia generale è prossima al modello degli araneidi e le dimensioni variano dagli 0,7 ai 4 cm, tenendo conto però che l'apertura delle zampe raggiunge e supera i 50 cm).
Di peculiarità morfologiche ci sarebbe da parlarne per ore. Come avrai potuto già notare dalla foto postata i pedipalpi hanno una strana forma a doppia clava spinosa, sono adatti alla presa (infatti questi animali cacciano le loro prede zompando loro addosso :mrgreen: ) e costituiscono uno dei caratteri di identificazione delle specie. La cosa più sorprendente è però la morfologia del primo paio di zampe: antenniformi e spesso lunghe anche tre volte una zampa normale (il che per Euphrynicus amanica per esempio vuol dire quasi 40 cm). Queste strutture filiformi e apparentemente fragilissime, già a pochi ingrandimenti si dimostrano praticamente un laboratorio di analisi chimico-fisica, presentando fino a 10 diversi tipi di sensilla (dalle forme più strane: dal classico pelo all'organo a foglia all'organo piatto) disposti in modo da occupare tutta la superficie della zampa. Le zampe antenniformi sono così chiamate anche perchè divise in una moltitudine di segmenti (fino a 150) e utilizzate per l'orientamento e la percezioni di calore, umidità e movimenti nella caccia (come le antenne degli esapodi). Nella maggior parte delle specie non c'è alcun dimorfismo sessuale ad eccezione dei genitali interni.

Anchè nell'anatomia ci sono sorpresone inimmaginabili, come la presenza al posto delle solite trachee di veri POLMONI (!!!!!) ... beh non come i nostri però ... che passano l'ossigeno al pigmento respiratorio (emocianina con Cu come atomo trasportatore) dell'emolinfa. Per il resto sia la circolazione che gli altri apparati/sistemi sono circa simili a quelli dei ragni.

Per quanto riguarfa l'etologia, le varie specie sono essenzialmente solitarie o al massimo aggregate obbligatoriamente in spazi limitati (come caverne) ... evidentemente contro volgia data l'attitudine combattiva. Nella lotta come nell'accoppiamento tutte le specie seguono rituali precisi e danze prima di passare all'offesa (o alla copula :lol1: ). La copula in particolare è un processo bizzarro e simile a quello degli scorpioni. Infatti il maschio terminata la danza nuziale depone a terra o su una superficie uno spermatoforo (una sorta di coppa spermatica sorretta da un'alto e sottile gambo) che la femmina raccoglie in momenti diversi a seconda delle specie. Le uova sono prodotte da alcune settimane ad alcuni mesi dopo l'accoppiamento e sono trattenute dalla madre nella parte ventrale dell'opistosoma in una sorta di "sacco delle uova" una volta schiuse le uova le (pre-)ninfe permangono attaccate al corpo materno fino all'esaurimento del tuorlo embrionale (?! così cita il Weygoldt) e dopo aver compiuto circa tre mute. Gli individui anche una volta raggiunta la maturità continuano a mutare accrescendosi come nella maggior parte degli aracnidi e vivendo fino a 10 anni.

La maggior parte delle specie vive sulla (o sotto la) corteccia degli alberi nelle foreste pluviali, oppure in caverne (specie cieche). Alcuni taxa raggiungono i deserti e le zone antropizzate.

Gli Amblypygi (anche se sarebbe necessario) non sono protetti da alcuna legge o convenzione per la conservazione (nemmeno dalla CITES).

Mi rendo conto che le informazioni sono molto sommarie e mi dispiace, se c'è qualche informazione particolare che ti interessa domanda pure.
Ciao

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Jedermann kennt den Kohlweissling

(E.J. Reissinger, 1983 in prefaz. Eitschberger, 1984)


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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 13/05/2010, 22:25 
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Iscritto il: 14/03/2010, 1:25
Messaggi: 89
Località: Rovigo
Nome: Matteo Gallimberti
Julodis ha scritto:
Mi rendo conto che le informazioni sono molto sommarie e mi dispiace


informazioni sommarie Pieris?
alla faccia :ok:

mi sembra un bignami del Weygoldt!

informazioni molto interessanti e utili direi ;)

Racconto brevemente, di aver visto al tropico, uscire di notte, da tubazioni di sgrondo dell'acqua
queste solitarie ed affascinanti bestiole, al primo contatto mi sentii come raggelato poi ho capito dalle lunghe appendici
che era un Amblipigide, scattante ed eludibile! :bln:

_________________
Matteo

:hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 14/05/2010, 9:11 
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Nome: Francesco Izzillo
Ringrazio tutti per il contributo ed in particolate Pieris che ha trattato l'argomento con dovizia di dati. :hi:

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Francesco Izzillo


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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 03/07/2010, 19:10 
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Nome: Maurizio Gigli
Francesco, ora che ne sai di più, non hai più scuse. Datti da fare!

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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 19/08/2010, 22:27 
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11
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Nome: Gianpaolo Ruzzante
Vorrei fare alcune precisazioni basandomi sul testo del 2003 Catalogue of the smaller arachnid orders of the world: Amblypygi, Uropygi ... di Mark S. Harvey, le famiglie sono 5, bisogna aggiugere alle 4 citate la Paracharontidae, le specie 136.
Cosa più interessante bisogna aggiugere alla specie europee, oltre alla già citata Charinus ioanniticus Kritscher, 1959 con distribuzione:Grecia, Israele e Turchia; Sarax mediterraneus Delle Cave 1986 con distribuzione esclusiva di Grecia.

Ciao a tutti
Gianpaolo :hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 19/08/2010, 22:42 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Interessante. Quindi teoricamente non è impossibile che ci sia una specie in Italia, magari con distribuzione transionica o transadriatica?

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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 19/08/2010, 22:51 
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11
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Nome: Gianpaolo Ruzzante
Julodis ha scritto:
Interessante. Quindi teoricamente non è impossibile che ci sia una specie in Italia, magari con distribuzione transionica o transadriatica?


Non credo... siamo al limite della distribuzione.....
nei prossimi giorni posso postare una di queste simpatiche bestiole fotografata in Ecuador...aggiugerei anche un Uropygio con identificazione certa raccolto in Thailandia...
:hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 19/08/2010, 23:10 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
ruzzpa ha scritto:
Julodis ha scritto:
Interessante. Quindi teoricamente non è impossibile che ci sia una specie in Italia, magari con distribuzione transionica o transadriatica?


Non credo... siamo al limite della distribuzione.....
nei prossimi giorni posso postare una di queste simpatiche bestiole fotografata in Ecuador...aggiugerei anche un Uropygio con identificazione certa raccolto in Thailandia...
:hi:

E che aspetti? Credo che non ce ne siano ancora sul Forum.

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 Oggetto del messaggio: Re: Aracnidi - Amblipigidi
MessaggioInviato: 02/12/2020, 19:44 
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11
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Nome: Gianpaolo Ruzzante
ruzzpa ha scritto:
Vorrei fare alcune precisazioni basandomi sul testo del 2003 Catalogue of the smaller arachnid orders of the world: Amblypygi, Uropygi ... di Mark S. Harvey, le famiglie sono 5, bisogna aggiugere alle 4 citate la Paracharontidae, le specie 136.
Cosa più interessante bisogna aggiugere alla specie europee, oltre alla già citata Charinus ioanniticus Kritscher, 1959 con distribuzione:Grecia, Israele e Turchia; Sarax mediterraneus Delle Cave 1986 con distribuzione esclusiva di Grecia.

Ciao a tutti
Gianpaolo :hi:


Ora anche a Trieste...
https://www.researchgate.net/publicatio ... Charinidae


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